Dorian Gray - la recensione

Trasferire su pellicola un classico della letteratura mondiale, letto e riletto, come il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, non è impresa da poco e con questa doverosa premessa mi accingo a scrivere la recensione della settimana, che, come prevedibile da queste prime righe, riguarda "Dorian Gray" .
Trascuro di entrare nei particolari della trama perchè immagino sia nota ai più, così come tralascio di soffermarmi sul confronto fra lo scritto di Wilde ed il film, confronto che rischierebbe di apparire impietoso...

Il regista O. Parker tende a soffermarsi non poco - forse un po' troppo - sulle voluttuosità di Dorian sui suoi vizi, sul suo passare, in un vortice di "piaceri" che aumenta velocità ad ogni giro, dalle timide carezze alle scene orgiastiche con madri e figlie, prostitute e prostituti, amanti di vario genere, razza, età e religione...
Ad ogni giro di vortice, ad ogni passaggio temporale, l'anima  di Dorian diventa sempre più putrida e lurida, a dispetto dell'aspetto esteriore sempre perfetto, mentre acquista sempre maggior peso agli occhi dello spettatore la figura del suo mentore, Henry Wotton, interpretato magistralmente da Colin Firth.
L'arrivo inatteso di una figura salvifica (la figlia di Lord Henry Wotton, interpretata da Rebecca Hall, vista nel recente passato in Vicky,Cristina,Barcelona )  scatenerà in Dorian una serie di rimorsi e nella trama quella scossa che porterà all'inevitabile confronto finale fra Dorian e lord Wotton, troppo prematuramente bollato dallo spettatore in sala come "diavolo tentatore", e sopratutto  fra il Dorian ritratto  ed il Dorian personaggio reale.
La scena conclusiva del film necessita di una rielaborazione successiva, potendosi prestare a diverse interpretazioni.
La descrizione accurata dei vicoli della decadente Londra di fine secolo diciannovesimo può sviare l'attenzione dal filone narrativo e far soffermare lo spettatore non sui protagonisti ma su alcune figure di contorno e su alcuni particolari dello sfondo.
Alcune scene un po' troppo  da "horror" forse potevano essere evitate, dato che nulla aggiungono o tolgono al film, che nel suo complesso è discreto e raramente annoia, mentre  è poco al di sopra della sufficienza il Dorian interpretato  da  Ben Barnes, noto sopratutto per aver dato il volto al principe Caspian. 



Non adatto ai bambini per due scene di sangue e le scene di sesso.


Visto al Filangieri, sala 1: schermo grande ma non immenso, posti  numerati e molto comodi, ottimo audio.

Il trailer:




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2 commenti:

Giso ha detto...

Mai stato tanto daccordo con te, Fabri ;)
magistrale la prova di Firth, bellissime le scenografie,non male il protagonista.
Purtroppo la mia visione di questo film è stata penalizzata dalla scelta di averlo visto all' Happy di Afragola, che si è inventato un intervallo inesistente credo tagliandomi 5 minuti buoni di film.
Ahh e come dicevi giustamente, forse eccessivo il trattenersi cosi tanto su alcol, sesso, vizi e scene quasi horror mentre forse i vari personaggi avrebbero meritato qualche approfondimento psicolgico in piu.
Comunque buon film, nel complesso

Unknown ha detto...

Fabri concordo pienamente con te su tutto (strano). L'ho visto al med (sala3) e voglio solo aggiungerti un aneddoto della proiezione a cui ho assistito: durante la scena del bacio omosessuale oltre ad alzarsi un brusio generale in sala, un ragazzo ha "alluccato": << UAGLIç NO!!! IAMMUNCENN'>>....e tutti a ridere.
Ottima recensione

Tuo omonimo Foroni

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