Disastri naturali, azioni umanitarie... raccogliere i cocci di bottiglia andati in frantumi



Cocci di bottiglia per le vie napoletane, Ottobre 2009

Troppe volte, in troppe occasioni, in un numero eccessivo di casi che spaziano dalla vita privata a quella lavorativa per i singoli, dalle piccole battaglie sociali alle grandi problematiche mondiali per quanto riguarda la società, ci si trova a far fronte all'emergenza da impreparati, a raccogliere cocci di bottiglie che difficilmente potranno essere riassemblati per creare strutture simili a quella precedente.  L'ultimo caso riguarda Haiti.  Il mondo si è ricordato di Haiti allorquando uno dei terremoti  (clicca per vedere video) più disastrosi degli ultimi anni ha deciso di far tabula rasa di uno Stato, abbattendo in un solo colpo i simboli del potere e quelli del viver sociale, palazzi imperiali ed ospedali, chiese e scuole, distruggendo quel poco di "moderno" che c'era e radendo al suolo tutte le catapecchie in cui i poveri haitiani erano costretti a vivere.  Un terremoto non può mai essere annunciato, i cocci ci sarebbero stati ma quel che è assurdo è che SOLO dopo che decine di migliaia di persone hanno trovato una morte atroce, in parte dovuta ad un terremoto catastrofico, in parte causata dalla povertà, dall'imperizia costruttiva, dall'assenza di una rete stradale e di comunicazione efficiente, di una struttura sanitaria efficace, il Mondo si è ricordato di Haiti ed ha iniziato ad "elargire" ingenti quantitativi di denaro per ricostruire.  Fino a ieri l'altro Haiti era quel pezzo di isola caraibica - la stessa su cui il buon Colombo issò la bandiera spagnola un bel po' di anni fa, la stessa la cui metà "meno povera" è meta di turismo da ogni parte del globo- dimenticata dagli uomini...  un Paese che le statistiche indicano fra i più poveri del mondo, con un PIL procapite superiore solo a stati come l' Afghanistan o Uganda e Ruanda (158mo su 181)... eppure... raramente sui nostri telegiornali apparivano appelli ad aiutare la popolazione haitiana... inviti a donare denaro per favorire la costruzione di ospedali, di strade, di quanto fosse indice di "civiltà".   Delle decine di migliaia di persone morte a causa del sisma, una percentuale NON irrilevante avrà trovato la sua fine a causa proprio della povertà in cui versa lo stato caraibico e quelle migliaia di persone saranno morte anche un po' a causa della nostra  ignoranza e inconsapevolezza.
Adesso è giunto il momento di raccogliere i cocci...  inviate quanto più denaro possibile attraverso i canali più adatti ( link all'elenco di enti umanitari presenti sul posto da Repubblica.it ), inviate messaggini SMS al 48541 (due euro per sms, da cellulari Telecom e Vodafone... non da Wind...), collegatevi ai siti di agenzie ed enti umanitari (AGIRE.it ) e donate, creando i presupposti affinchè quei cocci di bottiglia possano essere rimodellati fino a creare una realtà nuova, nella speranza che l'emergenza faccia sì che fra due mesi, fra un anno, fra cinque anni il mondo non torni ad essere colpevolmente dimentico di quanto accade ad Haiti !!!


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