Tessera del tifoso: un modo per far tornare allo stadio le famiglie ed allontanare i violenti

Tessera del tifoso - fonte Osservatorio sport

Cosa c'è di tanto ostativo nella creazione della tessera del tifoso da scatenare il tifo organizzato? Me lo chiedo da diverso tempo e noto che gran parte dell'informazione sportiva sembra schierarsi, per ovvi motivi commerciali o perchè forse ha più conoscenza del problema rispetto ad un profano come il sottoscritto, a favore dei contrari.
A leggere la scheda riguardante la tessera del tifoso presente sul portale dell'Osservatorio dello Sport, sembra si tratti di una novità interessante, in linea con le tante schede di fidelizzazione presenti oramai da anni nei nostri portafogli: funzionerà infatti nè più nè meno come una tessera a punti di quelle offerte dai gestori delle pompe di benzina o dai supermercati ed offrirà notevoli vantaggi in prossimità degli stadi per i possessori.
A prescindere dal fatto che il ministero dell'interno ha previsto l'obbligatorietà della tessera del tifoso per gli abbonati a partire da quest'anno, chi sarà in possesso di tale carta di feedelizzazione potrà evitare le file, non subirà eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti, avrà accesso a sconti e raccolte punti.
In più - ed è la notizia di maggiore interesse per quanti, come il sottoscritto, auspicano un ritorno allo stadio da parte delle famiglie con bambini e la possibilità di riavvicinarsi in tal senso agli standard europei -  chi rovina le partite di calcio, chi è contro il bene della propria squadra, ovvero tutti quei personaggi violenti che negli ultimi cinque anni hanno subito procedimenti di DASPO o sono stati condannati per reati da stadio, saranno finalmente allontanati dagli stadi in quanto non potranno ottenere tale tessera.

Insomma... una carta di fedeltà, come ne abbiamo a bizzeffe nei nostri portafogli (alzi la mano chi non ne ha almeno una), che in più garantirà a chi si reca allo stadio che i delinquenti non avranno possibilità alcuna di accedervi.... perchè la tifoseria è contraria? perchè tanto rumore per nulla?

Forse i quotidiani sportivi, i siti on line dedicati al calcio e sopratutto le società calcistiche di serie A dovrebbero prendere una posizione ben definita e delineata in  favore di tale carta, in modo tale da eliminare una volta per tutte il problema violenza dagli stadi di calcio ed al contempo creare opportunità commerciali ed aumentare lo standard di qualità della partecipazione alle partite per quanti adotteranno tale tessera.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti, non hai capito proprio niente della tessera...

Fabrizio Reale ha detto...

Spiegami allora meglio... la premessa infatti è che probabilmente sono io a non aver capito nulla...

mi sembra una scheda di fidelizzazione come ce ne sono a migliaia... con l'unico ulteriore pregio che non può essere data a chi ha subito condanne per reati da stadio o daspo negli ultimi anni.

Anonimo ha detto...

Le altre qualsiasi tessere non sei obbligato a farle, volente o nolente, per fare spesa, benzina, ecc., non sono una carta di credito/debito e non contengono al loro interno la tecnologia RFID (googla e informati) che mi spia ad ogni mio passo. Ogni piccola cessione di un diritto (perché checché se ne dica anche la privacy è un diritto) comporta un abbassamento generale del livello di libertà.
Tra l'altro, la tessera non è sottoscrivibile da chi ha ricevuto un daspo nei 5 anni precedenti (che è una sanzione amministrativa e non penale, va ricordato) e se anche in sede di ricorso l'eventuale "daspato" dovesse aver ragione della legge (cosa che succede nel 45% dei casi, se vuoi informati) non potrebbe comunque sottoscrivere la tessera. Paradossalmente, un condannato in sede penale per qualsiasi altro reato verso il patrimonio o la persona, indi un criminale vero e acclarato, può tranquillamente sottoscriverla.
In ultimo, se vogliono far tornare le famiglie allo stadio, abbassassero i prezzi piuttosto che fare tutta questo populismo spicciolo: una famiglia delle più piccole, quella composta da 3 persone, per andare allo stadio, nello stadio meno costoso, spenderebbe 60 € al colpo...
E poi, storicamente, quando mai ci sono state "le famiglie" allo stadio che le si devono far tornare? Sarebbe più corretto dire "portarle" e non farle tornare. Vista la crisi evidente del calcio, è più plausibile che puntino ad un nuovo target...

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