La luna piena in città e la luna di Gianni Togni - laboratorio fotografico

luna piena dal balconcino di casa mia - marzo 2010
Dopo aver ricevuto oltre 1400 visite in soli due giorni a causa di due interventi legati alle consultazioni elettorali, si torna a "parlare per immagini"...   La luna piena ha un fascino irresistibile ed il fatto che possa essere ugualmente ammirata nel suo splendore dalla città e dalla campagna, dal mare e dalla montagna, contribuisce a riportare ciascuno di noi coi piedi per terra, ricordandoci quanto la nostra presenza qui, su questa Terra, sia effimera, fugace e passeggera e, contemporaneamente, preziosa, intensa e e passionale.



Gianni Togni - Luna - esibizione dal vivo da youtube

N.B.
fotografia scattata con cavalletto ed autoscatto, lunghezza focale 300 mm,  tempo 1/800,  f/5.6, iso 200. 

Chi ha vinto e chi ha perso in Campania: i dati finali e gli eletti (elezioni regionali 2010)

A prescindere da quanto scritto durante la giornata di ieri riguardo le elezioni regionali in Campania, pur restando dell'idea che l'alto astensionismo in città di fatto fa sì che sconfitta sia l'intera classe politica napoletana, vanno fatte delle valutazioni su chi, fra i candidati,  abbia vinto e chi abbia perso nel confronto elettorale di ieri.

A scrutinio ultimato, sono 38 i seggi che vanno allo schieramento di centro destra Pdl-Udc-Mpa-Destra che ha sostenuto Caldoro contro i 21+1(De Luca stesso) che verranno assegnati allo schieramento Pd-Idv-Sel . Il centrodestra ha vinto in quattro province su cinque, dato che Salerno, come prevedibile, si è espressa in maggioranza a favore di De Luca.

Solo in serata sono stati pubblicati i dati definitivi in quanto non tutte le sezioni di Napoli  città erano pervenute. ( link a Il Mattino)
Per quanto riguarda i candidati in provincia di Napoli, la più votata è stata, come prevedibile, Mara Carfagna, che ha superato le 50000 preferenze personali. Nel PDL, che ha portato a casa 13 consiglieri in provincia, al di sotto delle aspettative la Mussolini, che risulta comunque eletta con oltre 15000 preferenze, ed incredibilmente fra gli ultimi  l'ex candidato a sindaco di Napoli Franco Malvano.  Nel PD, che può contare su 7 consiglieri in provincia,  Raffaele Topo ottiene oltre 26.000 preferenze.  Nell' UDC  sono stati eletti Sommese, Iacolare e Vessella mentre, nonostante abbiano superato le 10.000 preferenze, restano fuori da questa prima lista Mocerino ed Alvino, che avevano tappezzato la città di manifesti elettorali.  In provincia di Napoli la lista capitanata dall' MPA strappa due seggi, mentre il redivivo UDEUR ne prende uno solo.  Va sottolineato che per poco Sandra Lonardo Mastella è seconda, anche se entra in consiglio regionale comunque in quanto eletta in provincia di Benevento.  Nessun seggio in provincia di Napoli per Sinistra Ecologia e Libertà, nonostante tre candidati , fra cui l'ex presidente della Provincia Dino di Palma, abbiano superato le 5000 preferenze  (ne prende 2 in totale in Campania, uno a Salerno ed uno a Caserta) e Alleanza per l'Italia, che cede il proprio seggio a beneficio del candidato sconfitto Vincenzo De Luca.  Per poche decine di voti non entra in consiglio regionale  Francesco Barbato, classe 1987 (poco più che ventenne), nonostante le oltre 5000 preferenze,  nella lista  LIBERTA' E AUTONOMIA NOI SUD . Va sottolineato che Barbato stesso ha annunciato ricorso. Non ottengono seggi in quanto non hanno raggiunto il minimo delle preferenze necessarie per entrare in consiglio sia la lista Cinque Stelle ( in provincia Roberto Fico prende oltre 2500 voti personali ) che la lista di Rifondazione Comunista.

Voglio sottolineare che buona parte dei personaggi che avevano imbrattato la città di manifesti elettorali affissi ovunque, per le strade, sui muri, in maniera illegale, non è stata eletta.

edit definitivo: 22.01

Elezioni regionali in Campania: chi ha vinto e chi ha perso.

Questo intervento è stato aggiornato il 30 marzo.  

Comunque vada a finire il conteggio delle schede elettorali, dai primi dati  riguardanti l'affluenza alle urne che arrivano direttamente dal Viminale appare evidente che da questa tornata l'intera classe politica italiana, campana in particolare, esca sconfitta: il messaggio degli elettori è chiaro, semplice, cristallino... non si fidano dei politici e politicanti di turno. Già diversi giorni fa avevo sottolineato quanto il risultato elettorale fosse incerto a causa dell'alto numero di indecisi (dal 30 al 35% nei sondaggi), dai dati diffusi ieri sera risulta che meno del 43.4% dei cittadini residenti in Campania si è recato alle urne nel primo giorno disponibile, mentre dai primi dati pubblicati dopo le 15.00 sul sito del Viminale pare che poco più di un napoletano su due abbia votato.


Edit serale: qualche considerazione sul voto in Campania
Nel corso del pomeriggio si sono alternati exit poll (l'unico, dell'IPSOS, aveva previsto un distacco di soli 3 punti percentuali fra Caldoro e de Luca) e diverse proiezioni, dalle quali si è fin dalle ore 17.00 compreso che il candidato del centro destra avrebbe vinto e che il divario fra i due principali contendenti sarebbe stato superiore a dieci punti percentuali, sulla falsariga dei risultati delle ultime elezioni politiche del 2008 e di quelle europee dell'anno scorso. 

Va sottolineato che in Campania si è recata a votare pressochè la stessa percentuale di elettori che a giugno aveva espresso una propria preferenza per le elezioni al parlamento europeo, in genere cenerentola elettorale per quanto riguarda l'affluenza alle urne.   Lo schieramento che appoggiava Caldoro allora prese il 56.3% nel suo complesso, mentre quello che appoggiava De Luca si fermò a 38.3%.  Oggi, a  un terzo dello scrutinio completato ( 1414/5800 sezioni) le percentuali riguardanti i candidati principali non si discostano di molto da quelle raggiunte nel giugno scorso: 53.9 % per Caldoro e 43.5% per De Luca, anche se alla fine dei conti, conterà molto anche quanti elettori di pdl o udc avranno optato per il voto disgiunto.  Che il grande vincitore di questa tornata elettorale sia Caldoro e che lo schieramento di centro destra abbia la maggioranza assoluta è evidente, anche se solo domani potranno essere fatte considerazioni su quali siano i partiti che hanno perso, quali hanno sostanzialmente "mantenuto la posizione" e quali abbiano ottenuto un incremento di preferenze.

Edit 30 Marzo -->  clicca qui per proseguire la lettura con l'analisi su chi ha vinto e chi ha perso in provincia di Napoli, con i nomi dei candidati eletti


NB
Quanto segue fa parte della prima versione di questo intervento, letto da oltre 750 persone, pubblicata nel primo pomeriggio.

Per quanto riguarda i primi exit poll e le prime proiezioni, appena saranno disponibili dati che abbiano un valore statistico, provvederò ad aggiornare questa pagina ed a indicare, al di là di quanto asserito poco più sopra, una valutazione su chi ha vinto e chi ha perso in questo weekend di fine marzo.

Primo exit poll IPSOS : Caldoro 49.6 % , De Luca 46.5%
Prima proiezione EMG-RAI (ore 17.00)  Caldoro 55.7% , De Luca 41.7%
Ultima proiezione  EMG-RAI  Caldoro 57.4% , De Luca 39.5%

In base ai numeri sopra esposti, si sta delineando un'ampia vittoria di Stefano Caldoro ai danni di Vincenzo de Luca.
A fine spoglio questo post verrà aggiornato con valutazioni sui dati finali.


Riporto di seguito alcuni link utili per seguire lo spoglio in diretta e l'aggiornamento delle proiezioni:

Aggiornamenti in diretta (dalle ore 15.00):

I dati riguardanti l'affluenza alle urne (ufficiali - Viminale)

happy family - recensione e trama dell'ultimo film di Salvatores

Happy family, ultimo lavoro di Gabriele Salvatores,  racconta  in maniera irreale la genesi di un film attraverso le parole e le idee di uno sceneggiatore in erba.  Lo spettatore, già pochi minuti dopo l'inizio, comprende che il film che sta guardando altro non è che quello che il protagonista, interpretato da un bravo Fabio De Luigi, sta faticosamente completando al computer, un film la cui trama è ancora avvolta in parte nella nebbia e che viene interrotta dai dubbi e dai ripensamenti dello sceneggiatore.  Più volte la pellicola pare interrompersi a causa delle pause di riflessione di chi sta scrivendo la trama, più volte sono gli stessi protagonisti del film ad uscire dal computer ed a cercare di comprendere quale direzione stia prendendo la pellicola...  Fra la narrazione primaria, incentrata sulla figura dell'autore, e quella riguardante il film vero e proprio, i punti di incontro sono diversi ed a un certo punto le due storie sembrano curiosamente mescolarsi, creando un senso di incertezza in chi guarda, preso a comprendere dove il regista - quello vero - voglia andare a parare.  
Piacevole è la fotografia e l'ambientazione, dato che in ogni scena, in ogni stanza, è dominante una tinta, un tono, un colore, che avvolgono pareti e suppellettili, personaggi ed animali. La Milano descritta da Salvatores,  nei non rari momenti in cui la città stessa diventa protagonista  del film per immagini e suoni, è una metropoli multiculturale e multirazziale, piena di persone indaffarate a svolgere i più svariati lavori, fra il grigiore dei mezzi di trasporto immersi nella nebbia ed i colori dei tanti locali situati sui navigli, una città con tanti pregi e tante contraddizioni.   

Passeggiata da Nerano a Jeranto - Giornata FAI di primavera

In occasione dell'oramai tradizionale weekend di primavera dedicato alla visita del patrimonio di proprietà del FAI ( Fondo Ambiente Italiano), voglio proporre quella che è una delle più belle passeggiate non troppo impegnative che è possibile fare in penisola sorrentina:  il percorso che dal paesino di Nerano porta fino alla baia di Jeranto, in piena area protetta, vietata alle barche, buona parte della quale è di proprietà proprio del FAI.
L'accesso al sentiero, che porterà fino ad una piccola spiaggia dopo circa 30-40 minuti, è poco dopo la piccola piazzetta del borgo di Nerano, nel comune di Massa Lubrense, lungo la via che da Sant'Agata o da Termini porta giù a Marina del Cantone. Una parte del percorso è al sole e pertanto si consiglia di partire di buon mattino e di ritornare nel tardo pomeriggio, onde evitare, sopratutto in stagione estiva, la calura.  
Durante la prima parte del tragitto, camminando all'ombra, è possibile fermarsi più volte per ammirare il panorama che offre la costiera, dalla vicina Marina del Cantone fino a Praiano.  Le numerose agavi, le torri di avvistamento (la torre di Montalto) e la macchia mediterranea offrono diversi spunti per scattare fotografie belle ed originali.  Non è raro notare delfini che solcano il mare, ovviamente utilizzando lo zoom delle macchine fotografiche o un binocolo.
Il sentiero è abbastanza agevole per un sessanta/settanta per cento.  L'unico vero tratto insidioso consiste nella discesa fin giù alla spiaggia. Come facilmente comprensibile dalla prima fotografia, la "scalinata" che porta giù a tutto è un insieme di massi posizionati alla rinfusa, il che fa sì che sia necessario dotarsi di scarpe adatte, possibilmente da trekking. Durante il weekend FAI (27-28 marzo), come appreso navigando sul sito web e leggendo dai siti internet di informazione locale, sarà possibile approfittare di visite guidate e - probabilmente - percorrere anche i tratti del sentiero normalmente chiusi all'accesso di turisti e bagnanti. 
Doppiata la punta di Montalto la vista sulla baia di Ieranto è fenomenale, con diverse insenature, macchia mediterranea, acqua cristallina ed i faraglioni di Capri come sfondo.  Appare subito evidente che questo angolo di paradiso sia stato fortemente danneggiato nel corso del secolo scorso, a causa della presenza di una cava che ne ha modificato l'aspetto. I ruderi degli insediamenti industriali sono visibili in fotografia sulla sinistra e sono di proprietà del FAI.  Si tratta di una cava collegata agli stabilimenti ILVA di Bagnoli.  La piattaforma che veniva utilizzata per l'attracco delle navi ed  il carico e scarico del materiale è oggi utilizzata dai bagnanti per prendere il sole in estate. 
La spiaggia accessibile da terra, attraverso il sentiero, è piccola e spesso curiosamente affollata in estate. E' attivo infatti un servizio di navetta che dalla vicina marina del cantone porta una decina / ventina di bagnanti in questa località.  Il mare, essendo l'intera area protetta, la pesca e la navigazione di imbarcazioni non autorizzate vietate, è cristallino e ricco di fauna e flora.

Un messaggio in bottiglia nel mare del web ... cosa è per me un blog

Marina del Cantone - Febbraio 2010
Prendo come al mio solito carta, penna e calamaio e comincio a scrivere... una volta terminato arrotolo il foglio, inumidisco con la saliva il bordo per farlo aderire, faccio attenzione a non rovinarlo e piano piano lo infilo all'interno della bottiglia di vetro. Una volta sigillata quest'ultima, affido le poche parole in libertà appena scritte al mare... qualcuno...forse... riceverà il mio messaggio in bottiglia, conoscerà i miei pensieri e rifletterà, decidendo se condividerli o meno, se varrà la pena iniziare una discussione in merito con qualche amico o parente o se sarà il caso di cestinare il messaggio e riciclare la bottiglia. 
Accendo il computer ed accedo alla solita pagina di gestione del blog, inizio a scrivere... una volta terminato salvo la bozza, riapro, rileggo e, con attenzione, piano piano, impagino e correggo gli errori. Una volta pubblicato il post, in automatico affido le mie poche parole in libertà al mare della rete... qualcuno...forse... arriverà sul mio blog, conoscerà i miei pensieri e le mie opinioni e rifletterà, decidendo se condividere o meno quanto da me scritto su social network con un click o, facendo copia/incolla del link, su skype o msn, o se sarà il caso di cestinare quanto scritto ed andare altrove, cambiando pagina.
Un intervento scritto su un blog è un messaggio in bottiglia....  a chi scrive, a chi lancia la bottiglia in mare non interessa l'identità di chi legge,  quel che davvero preme è se qualcuno riceverà il messaggio e se quel che leggerà comporterà in lui qualcosa, un sentimento di approvazione o di disapprovazione, un impeto, una riflessione...  

Nello stupore di notare che solo in queste tre settimane e mezzo di marzo siete passati quasi in 2500... auguro una buona giornata a quanti si troveranno, per caso o per scelta, a leggere queste poche parole in libertà.

è complicato - recensione e trama dell'ultimo film con Meryl Streep

L'ultimo lavoro di Nancy Meyers, è complicato (it's complicated), fa parte delle commedie incentrate sull'amore a cinquant'anni, tanto amato da Hollywood negli ultimi anni, probabilmente a causa dell'età anagrafica di buona parte delle star del cinema americano. Il triangolo amoroso vede ai tre vertici artisti del calibro di Meryl Streep, la cui interpretazione le è valsa una candidatura ai Golden Globes 2010, Alec Baldwin e Steve Martin,  da poco visti come presentatori della cerimonia Oscar 2010.  E' evidente che un trio del genere garantisca al contempo qualità alla pellicola e spunti comici notevoli, così come è evidente che spalmare la storia su due ore piene può sembrare leggermente eccessivo, con il rischio che alcuni passaggi possano risultare meno frizzanti ed alcune pause evitabili. 
Di seguito è in parte enunciata la trama del film.
 La storia è incentrata su Jane e Jake Adler, due ultracinquantenni  di Santa Barbara divorziati da oltre dieci anni,  realizzati nei propri rispettivi lavori - lei è proprietaria di un ristorante / caffetteria, lui è un avvocato -, con tre figli, che, per una serie di casualità si trovano da soli, a New York, seduti su due sgabelli al bar di un hotel, in attesa di festeggiare la laurea dell'unico figlio maschio.  Con l'aiuto di qualche bicchiere di troppo i due protagonisti si ritrovano a rinverdire i fasti di un tempo nella stanza d'hotel ed a diventare, loro malgrado, al contempo divorziati ed amanti.
 L'inversione dei ruoli,  al di là dell'aspetto irreale ed a tratti fantascientifico nella società odierna, con la donna "attempata" che ruba il marito alla "giovane e bela" e diventa così l'amante del proprio ex marito, genera una serie di equivoci ed eventi che sostengono il film e garantiscono al pubblico attimi di puro divertimento. 
Al contempo il contrasto fra l'armoniosa famiglia di origine di  Jake/Alec, con i figli ormai grandi e quella attuale ,con la moglie che istericamente cerca una nuova gravidanza ed il figlioletto di questa che tende a comandare a bacchetta il patrigno,  diverte il pubblico e offre spunti sia di riflessione che di  ilarità.
L'entrata in scena di Steve Martin, che da architetto con il compito di ristrutturare la casa di Jane/Meryl si trasforma presto in comico corteggiatore, completa la pellicola. 
Pur essendo assicurato il lieto fine, trattandosi di una commedia leggera, va sottolineato che durante la visione del film sono due i "finali" previsti dallo spettatore, in quanto si confrontano  la necessità e la voglia da parte di chi ne è uscito anzitempo di ricostruire il gruppo familiare, con tutte le consuetudini ad esso legato, ed il desiderio di riappropriarsi della propria vita e di credere nella possibilità di rivivere esperienze d'amore dopo un matrimonio fallito. 
Le due ore passano abbastanza velocemente ed ottima, come sempre del resto, è l'interpretazione di Meryl Streep, che non abbandona i fornelli dopo Julie&Julia e dà vita ad un personaggio credibile nelle proprie debolezze e proprie indecisioni.  Alec Baldwin riesce a scherzare con la propria stazza e Steve Martin è una valida spalla per gag comiche e momenti di riflessione, come sempre dai tempi di Roxanne.   Divertente e valida è l'intepretazione di John Krasinski, uno dei protagonisti della serie tv "The Office", il quale non  sfigura dinanzi ai tre mostri sacri protagonisti.
Il film è vedibile nel suo complesso ed in un paio di scene si ride a crepapelle

Giudizio globale: @@@

Film adatto ai bambini in quanto non vi sono scene particolarmente spinte nè presenza di linguaggio volgare e scene violente. E' evidente che probabilmente un pubblico troppo giovane si potrebbe annoiare, nonostante gli spunti comici. 

Visto al Martos Metropolitan, sala 3.  La sala, come già scritto più volte, è ampia, comoda, con posti riservati ed ottimo audio e video.  L'unica pecca del Metropolitan al momento è l'impossibilità di utilizzare bancomat o carte di credito... pagare solo in contanti è qualcosa di anacronistico.

Il trailer:

Un anticipo di primavera - laboratorio fotografico

camelia rosa - 20 marzo 2010
...20 marzo...
...Ultimo giorno di inverno...
la primavera è nell'aria
anche se non ci sono ancora rondini in giro,
nella speranza che le tanto vituperate mezze stagioni
possano tornare ad allietarci ed a sollevarci dal grigiore
a cui oramai sembriamo essere tristemente destinati.

Ritorno allo zoo di Napoli: la strada è ancora lunga

tigre in gabbia - zoo di Napoli - Marzo 2010

Continuerò a recarmi allo zoo di Napoli perchè ritengo sia importante che la città ed i cittadini riescano a  riappropriarsi di uno spazio verde  fondamentale, continuerò a riportare qui per immagini e testo le sensazioni che la vista degli animali in gabbia, così come quella di quelli ospitati in spazi ampi e decorosi, comporta. Continuerò ad essere favorevole alla presenza dello zoo in città, per il bene dei nostri bambini, affinchè crescano con una coscienza ambientale tale da capire come l'uomo può essere cattivo e come le "bestie" possono, viceversa, essere meravigliosamente buone nel loro essere fiere feroci.  
Con queste doverose premesse, va scritto che  sono passati alcuni mesi dalla mia ultima visita ed ho trovato diverse novità, alcune piacevoli, altre meno, oltre ad  un certo immobilismo per quanto riguarda la condizione dei grandi felini.
La zona dedicata ai bambini, semplice e popolata dagli animali della fattoria, continua a riscuotere grande successo fra i più piccoli, grazie alla possibilità di interagire direttamente con caprette, agnellini ed oche.  La presenza dei tanti pavoni, fra cui anche un esemplare albino,  dà gioia ai bambini, che amano guardare le belle code degli esemplari maschi, pronte ad aprirsi al passaggio di una femmina.   Non è raro, inoltre,  incontrare qualche coniglio che saltella fra gli sguardi stupiti ed attoniti dei piccoli spettatori.  A turbare questa bella passeggiata,  esclusivamente ed ovviamente negli occhi e nella mente degli adulti, sono le condizioni di vita dei grandi felini, così come la vista di un'otaria in evidente convalescenza post-operatoria, che langue triste su un appoggio di cemento, con acqua bassa per non invogliarla a muoversi. 
Otaria in convalescenza
Comprendo che quelle gabbie siano là da sempre - dal 1949 -, così come è evidente che uno zoo senza tigri sia uno zoo monco e attiri poca gente....ma.... riadattare uno dei tanti spazi vuoti per ospitare in maniera più decorosa questi bei giganti dovrebbe essere una priorità.    Tigri, orsi, l'unica otaria ed anche i leoni dovrebbero essere ospitati in ambienti che ricordano il loro habitat, con spazi più ampi e senza cemento per potersi muovere, per la gioia loro e di chi li guarda.  Per quanto riguarda i leoni, lo spazio c'è, andrebbe ristrutturato, così come gli spazi dedicati ai due orsi bruni ed ai due orsi dal collare andrebbero riorganizzati in modo tale da riqualificarli.   Per quanto riguarda tigri e leopardi, andrebbero spostati in altre zone dello zoo, più ampie ed adatte. 
emù
A far da contraltare a quanto su scritto, ho notato che hanno ripulito lo spazio attiguo a quello dedicato all'unico elefante: al momento c'è  un cigno nero che approfitta del laghetto limpido, probabilmente ciò è indice di un futuro arrivo di qualche altro elefante che possa rendere meno malinconica la presenza dell'anziana ospite.  Allo stesso modo, nella zona degli erbivori, sono in corso dei lavori per destinare uno spazio abbastanza vasto a qualche nuovo arrivo.  Sono questi segnali positivi ed incoraggianti che non vanno trascurati: la volontà di migliorare le cose pare ci sia, speriamo che accanto a questa ci siano anche i fondi ed i permessi necessari per trasformare l'attuale zoo in una struttura moderna e maggiormente confacente agli standard qualitativi necessari per garantire agli ospiti del giardino zoologico una vita tranquilla e piacevole. 

Manifesto selvaggio a Napoli: chi vincerà il premio del peggior candidato al consiglio regionale?


Nonostante se ne sia già ampiamente parlato sui quotidiani nazionali e locali, i candidati alle elezioni regionali continuano, in barba ad ogni buon senso ed alle leggi, ad imbrattare qualsiasi superficie verticale che possa sembrare adatta per affiggervi un manifesto elettorale.  In questa battaglia bipartisan che vede protagonisti quasi tutti i candidati di punta di quasi tutte le liste presentate per le elezioni regionali in Campania, stravincono, per ora, la Carfagna e la Mussolini, seguite a ruota da Martusciello e dai candidati "principali" De Luca e Caldoro, oltre che  dai centristi Alvino e Mocerino, i cui manifesti da qualche giorno sono stati tristementi appesi ai bei lampioni liberty di Corso Umberto ed a altezza variabile su diversi muri della città.  Fra i candidati del PD segnalo i manifesti abusivi della Cortese, che deturpano la via che collega gli uffici della Federico II di via G.C. Cortese e la sede di Giurisprudenza di via Porta di Massa.
A prescindere dal fatto che  appare vergognoso che in un periodo di crisi i candidati spendano  decine di migliaia di euro, se non centinaia di migliaia, per manifesti che deturpano la città, a prescindere dal fatto che buona parte di tali manifesti diventa carta straccia in poche ore e giace per terra in attesa dell'intervento dell'ASIA, come si può immaginare che gente che spreca così denaro proprio e del proprio partito possa gestire con saggezza la cosa pubblica, una volta eletto?

NON VOTATE chi acconsente che i propri manifesti vengano abusivamente affissi ovunque !!! NON VOTATE chi sporca la nostra città ! NON VOTATE chi contribuisce alla distruzione di migliaia di alberi per una campagna pubblicitaria!  Se avete una preferenza ideologica, una simpatia verso questo o quel partito o schieramento, limitatevi a votare per il simbolo o scrivete il nome di persone che siano state alle regole e che non abbiano sporcato la nostra città... i nomi di chi imbratta i muri e le strade della città li conosciamo... 

Edit: la foto principale è stata pubblicata anche sul corriere.it nella sezione dedicata ai manifesti elettorali

Una discarica in pieno centro di Napoli a due passi dalla Provincia e dalla Questura




E' assurdo che una foto come quella sopra pubblicata possa essere scattata in pieno centro storico della città di Napoli, a due passi (meno di cento metri) dalla sede del consiglio provinciale, dalla sede della Provincia e dalla questura.  Dalla piantina qui accanto appare evidente che questa discarica a cielo aperto è in Vico Santa Maria la Nova,  piccolo vicolo che costeggia la bella chiesa omonima e porta in Via Sanfelice, all'altezza della caserma della guardia di finanza.  Non posso pensare che nessuno dei consiglieri provinciali, sopratutto di quanti  in questi giorni si vantano di aver risolto la crisi rifiuti, si sia accorto che quel cumulo di rifiuti giace là... in piena campagna elettorale pare che l'interesse di tutti i candidati sia quella di lordare i muri della città con i manifesti abusivi piuttosto che girare per le vie del capoluogo per cogliere i veri e reali problemi di noi cittadini.  E' davvero questa l'imbarazzante e vergognosa immagine che noi napoletani vogliamo dare ai tanti turisti che passano di là?


Chi vincerà le elezioni in Campania? Nei sondaggi tanti indecisi

Grafico riassuntivo sondaggi Campania 2010
A prescindere da chi vincerà le prossime elezioni regionali  2010 in Campania, è interessante notare come la percentuale di indecisi o di non votanti dichiarati in tutti i sondaggi commissionati dai principali quotidiani e siti web sia enorme e quasi sempre preponderante.  In tutti i sondaggi almeno il 30% degli intervistati dichiara di essere ancora indeciso su chi votare o che non si recherà alle urne.  Le percentuali di preferenze che vengono pubblicate sui quotidiani non tengono conto di questo enorme fattore, il che comporta forchette fortemente differenti rispetto alle reali risposte degli intervistati. Uno dei pochi sondaggi in cui appare una tabella riassuntiva globale, con le risposte non al netto degli indecisi /non votanti è quella di Ipsos: il risultato reale del sondaggio è 30% indecisi/non votanti, 30% Caldoro, 36% De Luca, 4% Ferrero.  Come evidente, il popolo degli indecisi, qualora decida di recarsi alle urne, potrà far pendere la bilancia verso un candidato o l'altro.  A parte il sondaggio Ipsos, in tutti gli altri casi la maggioranza relativa degli intervistati dichiara di non sapere per chi votare o di non sapere se si recherà a votare !!!!  Di seguito sono riportate due tabelle, la prima con i dati delle preferenze al netto degli indecisi, come appaiono sui quotidiani, la seconda con i dati reali delle interviste, tenendo conto che il classico "non so" o "non voto" è una risposta importante.
I dati dei sondaggi sono presi da "Sondaggi Politico elettorali.it", organo di informazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.


SWG 11/03 DIGIS  IPSOS Spincon Crespi 4/3
Indecisi 21.0% 35.0% 30.0% n.p 35.0%
Non voto 13.0%

n.p
100% su  66.0% 65.0% 70.0% n.p 65.0%
Caldoro 48 - 51% 50.5% 44.0% 49.5% 53.0%
De Luca 43 - 46% 45.0% 51.0% 47.1% 47.0%
Ferrero 2.5 - 3.5% 3.0% 5.0% n.p n.p
Fico 2 - 3% 1.5% n.p n.p n.p
Giliberti 0.3 - 0.8% n.p n.p n.p n.p

Volendo fare le cose per bene, a differenza dalla prassi, il risultato reale dei sondaggi è quello seguente: (in quasi tutti i casi stravince il "non so"). Nel caso del sondaggio SWG sono stati presi i dati medi della forchetta.



SWG 11/03 DIGIS  IPSOS Spincon Crespi 4/3






Indecisi 34.0% 35.0% 30.0% n.p 35.0%
Caldoro 32.7% 32.8% 30.8% 49.5% 34.5%
De Luca 29.4% 29.3% 35.7% 47.1% 30.6%
Ferrero 2.0% 2.0% 3.5% n.p n.p
Fico 1.7% 1.0% n.p. n.p n.p
Giliberti 0.3% n.p n.p n.p n.p

edit 29 Marzo:
questa pagina era stata oscurata nei giorni scorsi in quanto i sondaggi presenti sul portale dei sondaggi italiani erano stati oscurati, come da legge riguardante  la presenza di sondaggi elettorali nelle due settimane precedenti  le elezioni nei mezzi di informazione.

Aggiornamento: chi ha vinto e chi ha perso in Campania (diretta elettorale attraverso i vari siti di informazione)

Una tranquilla giornata in autobus a Napoli

Autobus di linea anni '50 - Malta, Ottobre 2007
Alla fermata accanto a me c'è un signore che attende con pazienza l'arrivo dell'autobus, ha quattro o cinque ombrelli in mano ed aspetta che scenda dal bus qualche cliente, che possa comprare per pochi euro un sicuro riparo dalla pioggia. Alla fermata accanto a me c'è un vecchietto che fuma il sigaro... anche lui attende l'arrivo del sospirato numero.  Per quanto mi riguarda, a differenza di quanto accaduto nei giorni scorsi, adesso ho una certezza: il bus che attendo si fermerà ad un mio cenno e non farà finta di non vedermi come ieri mattina... la fermata degli automezzi EAV ex-Sepsa, durante questo caotico periodo di lavori in corso lungo tutta via Marina, è stata infatti spostata dall'incrocio di Portosalvo alla fine di via De Gasperi, all'altezza della caserma della gdf. Passa un 601 affollatissimo... per questa volta non mi tocca... arriva il mio Napoli-Torregaveta, insolitamente affollato... probabilmente a causa della pioggia...  mi rintano nel mio angolino, la Repubblica resta sotto al braccio...verrà sfogliata in un'altra occasione...magari al ritorno...   
Il pomeriggio prevede una sosta obbligata a mezza via, in piazza Sannazaro. Non è un errore, anzi... ho scoperto da poco che quella che per tutti, compresa la toponomastica ufficiale, è piazza Sannazzaro, in realtà ha una sola z... vabbè... classici problemi legati alla dizione napoletana probabilmente. Dopo un'attesa di dieci minuti alla fermata di via Giulio Cesare opto per il più sicuro treno metropolitano... in pochi minuti passo da Campi Flegrei alla stazione di Mergellina.  La ripartenza è da Via Giordano Bruno, nota ai più come via Mergellina.  Mi servirebbe un 152 o uno degli autobus ex-sepsa, ma non passa nulla... arriva un Cqualcosa... porta a piazza Vittoria, lo prendo al volo.  Arrivato in piazza devo scegliere a quale delle tre fermate di piazza Vittoria attendere il mio prossimo autobus...  arriva un 601... si svuota e si riempie in un nonnulla... si riparte... il pullman è  nuovo, nuovissimo, di quelli con computer di bordo e centraline anti inquinamento sul tetto. Nel giro di due fermate il bus è pieno, alla terza è stracarico ma la gente si ostina a voler salire...alla quarta fermata si assiste a qualche scena tragicomica, con gli ultimi arrivati che iniziano una danza propiziatoria con la porta automatica... chiude...salgo...apre...scendo... danza che dura un paio di minuti fra le voci stizzite delle altre sardine, degli altri passeggeri già all'interno del bus. Alla quinta scendo... è la mia fermata...probabilmente sarei sceso comunque... Insieme a me scende il tizio degli ombrelli, non è quello della mattina, è più organizzato, ha una ventina di ombrelli montati su un passeggino usato... si becca qualche improperio da parte di qualche fruitore del bus esausto... e l'autobus riparte con il suo carico di meraviglie... in un tranquillo giorno di pioggia napoletano

L'energia del futuro è rinnovabile e pulita, altro che nucleare...

Centrale solare fotovoltaico di Serre (SA) - 2004

Il progresso continuo dell'umanità porta ad una sempre più crescente richiesta di energia e di conseguenza ad affrontare in maniera più o meno diretta tutte le problematiche riguardanti la trasformazione di fonti di energia primaria in energia elettrica e termica adatte ai nostri scopi.  Se il presente, a meno di scellerate azioni politiche, si chiama generazione distribuita di energia, il futuro ha dalla sua parole chiave come energia solare, energia eolica, energia maremotrice, energia pulita dalle biomasse e dai rifiuti solidi urbani.   E' evidente infatti che solo investendo in fonti rinnovabili e pulite sarà possibile garantire un futuro a noi ed alle nuove generazioni, alle quali dovremo consegnare un pianeta vivo e vivibile.   E' pazzesco pensare che si voglia tornare ad investire sul nucleare nel XXI secolo,  senza che siano ancora stati risolti i noti problemi relativi allo stoccaggio delle scorie radioattive, per il cui smaltimento pagheremo noi, i nostri figli ed i nostri pronipoti . Sfruttare la fissione atomica è un concetto arretrato, che comporta enormi spese che raramente vengono conteggiate dai politici, i quali decidono pensando al massimo alla legislatura in corso ed a quella successiva: come molti non sanno ancora oggi paghiamo (e pagheremo per decenni ancora) le spese di dismissione e messa in sicurezza delle quattro centrali nucleari che erano attive in Italia fino alla metà degli anni '80. Come molti non sanno chi investe nel nucleare ha a disposizione terreni sconfinati e desertici, lontani centinaia di miglia dalle abitazioni civili, dove stoccare le scorie nucleari. In Italia, che per conformazione geografica e per l'alta densità abitativa non ha  luoghi adatti allo stoccaggio, chi mai vorrebbe avere a poche centinaia di metri  da casa propria o da una falda acquifera un deposito radioattivo?

8 Marzo, giornata internazionale della donna... che senso ha oggi in Italia?

camelia bianca - Marzo 2010
A oltre cento anni dalla prima giornata internazionale della donna gli spunti di riflessione sul se sia ancora sensata questa giornata, al di là dei festeggiamenti commerciali che portano tanti euro nelle tasche dei fiorai di mezzo mondo, sono tanti.  Da una parte le tante conquiste ottenute con sudore e fatica nel corso del XX secolo, a partire dal diritto di voto fino ad arrivare alle vittorie referendarie su aborto e divorzio, il fatto che tante donne in carriera hanno ricoperto e ricoprono ruoli cardine nella politica, nella cultura, nell'economia, sono la dimostrazione di un processo di emancipazione che almeno in Europa ed in America procede con velocità sempre più spedita verso la tanto sospirata "uguaglianza fra i sessi". Dall'altra quanto sta accadendo in Italia in questo scorcio di XXI secolo dimostra che per buona parte dell'opinione pubblica, non solo maschile, la donna resta un oggetto, qualcosa che si può agevolmente comprare con un po' di soldi o qualche candidatura politica,  merce di scambio fra uomini alla pari di una bustarella di tangenti.  Se in buona parte del mondo Occidentale la donna diventa sempre più pari dell'uomo, in alcuni casi di fatto soppiantando il sesso maschile, in Italia stiamo assistendo ad un ritorno al passato e ad una sbagliata consapevolezza che la donna è solamente un oggetto sessuale, che può avanzare in carriera concedendosi sessualmente e non per merito.  Non per nulla le ragazzine non sognano di diventare una Margherita Hack o una Rita Levi Montalcini, ma di diventare modelle, veline più o meno svestite senza alcuna competenza artistica o culturale,  perchè il messaggio che chi governa e la televisione danno oggi è che la donna ha successo se è bella, piacente e  sopratutto disponibile.  In quest'ottica l'8 Marzo ha ancora un senso, nella speranza che chi ha un minimo di cervello capisca che la strada che stiamo prendendo non porterà a nulla di buono e che le nuove generazioni cresceranno senza alcuna morale, nè laica nè religiosa... 

Ecomostro di Alimuri : il peggior biglietto da visita per la penisola Sorrentina

Ecomostro di Alimuri - Marzo 2010
E' assurdo immaginare che da oramai quarantatre anni il biglietto da visita per il turista che arriva in penisola sorrentina, la prima immagine di chi scende dagli autobus turistici per fare la foto "di rito" lungo le curve di punta Scutolo, sia lo scempio edilizio che ancora oggi occupa la parte finale della spiaggia di Alimuri.  La storia dell'ecomostro di Alimuri  è ben riassunta in un articolo uscito sul Fatto Quotidiano l'estate scorsa. Sarebbe auspicabile che i candidati alle prossime elezioni regionali, qualora non l'abbiano già fatto, si impegnassero, a prescindere dall'appartenenza politica, a far sì che si proceda quanto prima con l'abbattimento di questo enorme, evidente e pericoloso abuso edilizio. Sorrento, Meta di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello e Massa Lubrense non meritano di avere questa immagine come biglietto da visita.

Elezioni in Campania: rifiuti e nucleare - due domande a V. De Luca

Come già accaduto per l'intervista che ha avuto per protagonista il candidato del centro destra, On. Caldoro, anche oggi, in occasione della seconda videochat che il corriere.it ha dedicato ai candidati alla presidenza della Regione Campania, ho inviato alcune domande su rifiuti e nucleare al sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.  Al di là della stringata sintesi riportata dal corriere.it, di seguito sono riassunte le posizioni  emerse durante la videointervista relative alle due problematiche.

Anche in questo caso la domanda sul nucleare è stata letta:
energia e ambiente: il nucleare in Campania
Qualora, come già accaduto in passato, vengano individuati siti adatti alla costruzione di una centrale termonucleare in Campania, lei come si porrà? E' favorevole o contrario? Come pensa di gestire in caso in cui sia favorevole il problema enorme dello stoccaggio delle scorie?
La risposta del candidato di PD, IdV, SEL ed altre liste di centrosinistra è stata sicuramente più completa rispetto a quella dell'on. Caldoro, in quanto Enzo De Luca ha dimostrato di conoscere meglio l'argomento, indicando come siti "possibili" per la costruzione di nuove centrali nucleari, oltre a quello nel comune di Sessa Aurunca, lungo il Garigliano, anche un altro  in provincia di Salerno, lungo il Sele.   De Luca, come i partiti che compongono lo schieramento che lo sostiene, si è  detto contrario ad un  ritorno al nucleare, ipotizzando, di contro, investimenti ed incentivi regionali riguardanti le fonti rinnovabili. 

Per quanto riguarda la gestione del problema rifiuti ed i modi di incentivare la raccolta differenziata, il candidato ha risposto alle tante domande in merito - non mi pare sia stata letta quella da me posta - ricordando l'esempio della "sua" Salerno, che risulta essere il capoluogo di provincia con la maggiore percentuale di differenziata (oltre il 70%), e che una efficiente rete di raccolta differenziata potrebbe rendere inutile - a detta sua - la costruzione di ulteriori termovalorizzatori oltre a quello già attivo di Acerra ed a quello già progettato di Salerno.

Se per quanto riguarda il tema rifiuti, la posizione dei due candidati è sostanzialmente simile, al di là delle dichiarazioni politiche su come sia stata gestita l'emergenza, in quanto in entrambi i casi, come auspicato, la direzione è quella di spingere fortemente verso una raccolta differenziata efficiente, per quanto riguarda il nucleare le posizioni sono diametralmente opposte, in quanto S. Caldoro è favorevole al ritorno al nucleare ed alla costruzione di centrali in Campania, mentre V. De Luca è fortemente contrario.  Stupisce ancora il fatto che, a differenza del sindaco di Salerno, l' on. Caldoro non fosse a conoscenza che in Campania per oltre venti anni è stata operativa una centrale nucleare.

Anatra in villa Pignatelli - laboratorio fotografico

Anatra in Villa Pignatelli - Febbraio 2010


Era da un po' di tempo che il laboratorio fotografico non veniva aggiornato.  L'anatra in questione, molto simile al selvatico germano reale, è ospite della fontana-laghetto di Villa Pignatelli e condivide lo spazio 'palustre' con diversi pesci rossi, qualche tartaruga ed un'altra anatra. Ovviamente, come ci si può aspettare, è la beniamina di tutti i bambini piccoli che giocano sul bel prato del parco.

Elezioni regionali in Campania: rifiuti e nucleare, due domande all'on. Caldoro

In occasione della videochat andata in onda su corriere.it,  ho posto due domande su temi ambientali all'onorevole Caldoro, candidato alla presidenza della Regione Campania di un ampio schieramento di centro destra.  Essendo, per ovvie ragioni, il sottoscritto molto legato alle tematiche energetiche ed ambientali,  le due domande poste riguardavano da una parte la gestione dei rifiuti e dall'altra la scelta del governo di tornare al nucleare.

La prima domanda era:
Energia e ambiente: rifiuti e termovalorizzatori
Il problema della gestione dei rifiuti è ancora lontano da una soluzione, essendo operativo un solo termovalorizzatore ed essendo state riaperte durante l'emergenza diverse discariche. Come prevede di incentivare la raccolta differenziata e dove pensa che debbano essere costruiti nuovi termovalorizzatori?
La risposta data dal candidato è sintetizzata così nell'articolo del corriere:
«Siamo usciti dall'emergenza grazie alla faccia di Berlusconi. Termovalorizzatori? Forse ci sarà bisogno di altri impianti. Uno a Salerno, poi forse a Napoli e Caserta. La differenziata: bisogna prendere le migliori esperienze locali e dire ai sindaci: fate come questi comuni».
La seconda domanda fatta è stata:
energia e ambiente: il nucleare in Campania
Qualora, come già accaduto in passato, vengano individuati siti adatti alla costruzione di una centrale termonucleare in Campania, lei come si porrà? E' favorevole o contrario? Come pensa di gestire in caso in cui sia favorevole il problema enorme dello stoccaggio delle scorie?
La risposta, in sintesi, relativa solo alla prima parte della domanda, dato che non è stata letta la seconda parte:
«È una scelta strategica europea. Le centrali sono già sulle Alpi, quelle francesi, non controllate da noi. Il nucleare lo abbiamo già in casa. Poi la Campania è sempre stata scartata per ragioni sismiche. Ma è una questione da affidare ai tecnici».
Sinceramente per quanto riguarda la gestione del problema rifiuti, mi sarei aspettato qualcosa di più di un " cari sindaci fate come quelli virtuosi", ovvero proposte valide in termini di incentivi per quei comuni che riescano in breve tempo ad incrementare notevolmente la raccolta differenziata in termini di percentuale sul totale dei rifiuti prodotti.  Che siano poi necessari altri termovalorizzatori, penso sia ovvio e condiviso da tutte le parti politiche, in quanto trasformano la "monnezza" in fonte energetica con risparmi in termini economici e di inquinamento.  
Per quanto riguarda il nucleare, le idee del candidato, già espresse sul proprio sito, sono del tutto differenti da quelle del sottoscritto.  Innanzitutto non è vero che la Campania "è sempre stata scartata" in quanto è noto che fino agli inizi degli anni '80 era operativa nel comune di Sessa Aurunca una delle quattro centrali nucleari italiane, la centrale elettronucleare del Garigliano.   Che poi sia una scelta strategica europea, questo è opinabile almeno per quanto riguarda il futuro e non il passato. I costi di realizzazione e di messa in sicurezza di una centrale nucleare sono enormi, così come enormi sono i costi di dismissione delle centrali vetuste e di  stoccaggio delle scorie nucleari, che restano radioattive e fortemente inquinanti per centinaia di anni.  Del resto è noto a tutti che ancora oggi paghiamo i costi di dismissione di centrali chiuse oltre venti anni fa nella nostra bolletta energetica (componenti A2 e MCT, pari a circa il 22% del totale degli oneri di sistema per l'utente domestico tipo).   L'Italia, a differenza di altri paesi europei, per conformazione geografica e demografica non ha luoghi dove stoccare in sicurezza e lontano da centri abitati le scorie nucleari ( il caso recente di Scanzano Ionico lo dimostra).
Mi ripropongo di riproporre le stesse domande anche agli altri candidati, allorquando vengano proposte altre videochat utili ed interessanti come quella proposta dal  Corriere.it.

Panoramio: contest CSP marzo: Lampioni - Streetlamps (le foto in gara)

Di seguito sono riportate le miniature  di tutte le fotografie in gara per il contest "CSP" di Marzo 2010 del forum italiano di panoramio.com, la cui pagina ufficiale è raggiungibile cliccando qui
E' possibile visionare le immagini nelle loro dimensioni originali, cliccando sulle singole foto per accedere alle pagine dei singoli autori o utilizzare la galleria pubblicata su picasaweb.  E' possibile commentare le singole fotografie oppure utilizzare la pagina dedicata ai commenti del contest.  Ricordo che per quanto riguarda la fase di votazione, è disponibile il tool realizzato da robstamp. (Seguirà versione in inglese).
Aggiornato al 15 Marzo.
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