Napoli: vuoi visitare la chiesa? Chiama la cioccolateria

il cartello affisso all'interno della chiesa di San Francesco delle Monache a Napoli
Esistono situazioni al limite del paradosso che trovano efficace manifestazione solo all'interno dei confini della città di Napoli. Accade, ad esempio, che prima di Natale sia stata restituita alla cittadinanza, in pompa magna, con intervento sia del cardinale Sepe che del sindaco Iervolino, una chiesa antichissima, chiusa da tempo immemore.  La chiesa di San Francesco delle Monache  in via Santa Chiara, di fronte all'ingresso laterale che porta al celeberrimo chiostro maiolicato, è quel che resta di un complesso conventuale istituito ai tempi degli angioini e profondamente modificato nel corso degli anni fino ad assumere l'attuale aspetto: un monumento di grande importanza storica ed architettonica.  La chiesa risulta, leggendo l'articolo del corriere del mezzogiorno,  essere al momento utilizzata come parrocchia universitaria  in attesa che venga riaperta al culto la chiesa di San Pietro Martire.
Chi voglia visitare la chiesa, stando almeno al volantino scritto a penna presente all'interno della chiesa, chiusa dalla pesante cancellata di ferro battuto, deve contattare una cioccolateria, sita a pochi metri dall'ingresso.  Probabilmente sarà anche un ottimo metodo per rispondere in maniera celere alle richieste di turisti e cittadini appassionati delle bellezze di Napoli, ma non si può negare che un volantino del genere stona non poco con la speranza da parte di chi scrive che la chiesa fosse stata davvero restituita alla cittadinanza, aperta e visitabile senza dover contattare Tizio o Caio. 
Una spiegazione parziale al volantino potrebbe essere il fatto che la cioccolateria risulta essere anche sede di un'associazione culturale, va comunque scritto che il messaggio di quel cartello può essere fuorviante, facendo immaginare al turista che i monumenti siano affidati a commercianti e negozianti e non ad istituzioni religiose o laiche che siano.

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