Referendum: quorum ovunque ma NON a Napoli

Unica fra le principali città italiane, Napoli non partecipa alla festa referendaria. Il quorum in città non è stato raggiunto, complice anche l'assurda decisione di obbligare i cittadini napoletani a recarsi per tre volte alle urne nel giro di un mese.  Stando ai dati pubblicati sul sito del Comune di Napoli, l'affluenza è stata del 49,26%, essendosi recati alle urne poco più di 385.000 elettori, ancora meno di quanti avevano due settimane fa scelto Luigi de Magistris come sindaco, confermando il trend negativo che aveva visto la percentuale di votanti scendere dal 60% circa del 15 e 16 maggio al 50,4% del 29 e 30 maggio, fino al 49,26% odierno. 
In particolare, solo in due municipalità su dieci è stato superato lo scoglio del 50%+1 degli aventi diritto, ovvero nella quinta municipalità (Vomero-Arenella) e nella decima (Fuorigrotta-Bagnoli) rispettivamente con oltre il 59% e il 55% degli elettori recatisi alle urne. 
Al di là di tutto primo compito del nuovo sindaco Luigi de Magistris sarà quello di far riavvicinare i napoletani alle istituzioni, far affezionare nuovamente i cittadini alla cosa pubblica, rendendoli -sarebbe l'ideale - partecipi di tutte le novità necessarie per migliorarne la qualità della vita.

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