Elezioni 2013: manifesto selvaggio a Napoli - le foto


Con l'avvicinarsi delle elezioni politiche, torna a Napoli la pessima abitudine del manifesto selvaggio. Nonostante gli spazi dedicati ai manifesti elettorali siano installati ed in buona parte vuoti, gli attacchini dei partiti hanno iniziato a sporcare la città con manifesti abusivi, collocati negli spazi normalmente destinati alle pubblicità o - peggio- direttamente sui muri o financo su contenitori della spazzatura.   Per ora il fenomeno è limitato ed i manifesti abusivi vengono rimossi con discreta celerità.  Il timore è che con l'avvicinarsi del 24 febbraio possano solo aumentare i comportamenti illegali.
Chi scrive ha finora visto manifesti abusivi di  Grande Sud, FLI, PLI, UDC, Rivoluzione Civile, Fratelli d'Italia, PDL, Liberi Italia Equa.  Al limite dell'assurdo i manifesti di Grande Sud, che chiedono più "scupature pe' strade" e meno carte sporche, ma che vengono abusivamente affissi lontano dai tabelloni elettorali.  Anche "Rifondazione c'è", insieme alla lista di Ingroia, fra i "cattivi" che affiggono manifesti su muri e contenitori per la raccolta differenziata.    Da notare anche l'orrore di grammatica del manifesto di Angelo Pisani, "per un Italia equa", tristemente senza l'apostrofo.
Le fotografie sono state scattate fra Fuorigrotta e la riviera di Chiaia.  In questi giorni verranno aggiunte fotografie scattate da lettori del blog in diverse zone della città.
Aggiornamento: Nonostante i manifesti possono solo generare confusione (è vietato indicare il nome di un candidato) continuano a fioirire manifesti abusivi soprattutto nelle gallerie, sui contenitori dei rifiuti ed in luogo degli spazi pubblicitari.









Aggiornamento: immagini scattate e pubblicate su facebook da Loretana Rosso (pubblicate qui previa richiesta di autorizzazione).



2 commenti:

Giosuè ha detto...

https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=-jsaHdr5bNI

fritz ha detto...

Eh già, Ingroia pensa di giustificarsi con un bel video. E intanto continuano i manifesti abusivi, i bigliettini negli edifici pubblici, gli adesivi attaccati ai paletti in strada. Meno chiacchiere e più fatti, signor "rivoluzionario" uguale agli altri!

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