Napoli e gli acquisti di lusso da parte di extracomunitari - le polemiche sui dati positivi pubblicati in rete

Dalla pagina facebook del gruppo Ufficio Stampa del Comune di Napoli
 Nel clima infuocato di una campagna elettorale che non ha risparmiato nemmeno Napoli e l'amministrazione comunale di De Magistris, può accadere che una notizia abbastanza positiva riguardante il commercio partenopeo abbia scatenato una marea di polemiche in rete.
E' stato infatti pubblicato su facebook questa mattina dall'ufficio stampa del comune di Napoli, con toni forse un po' troppo trionfalistici, un rapporto privato di Global Blue, società leader nel campo del rimborso IVA negli acquisti TAX FREE, in base risulta un ottimo ed incoraggiante incremento nel corso del 2012 degli acquisti a Napoli nella categoria "tax free, scontrini al di sopra dei 155 €" del 53% rispetto al 2011.
Se Napoli è stata infatti la città che è cresciuta di più in questo particolare mercato fatto di danarosi cittadini extracomunitari, i cui scontrini medi sono superiori agli 800 €, scorrendo le pagine del rapporto pubblicato si evince però che irrisoria è la quota di mercato che Napoli occupa. Quello "zero per cento" che campeggia alla voce % sul totale a fronte di un 33% di Milano, 20% di Roma e 9 e 7% rispettivamente di Firenze e Venezia rende infatti ben meno alto qualsiasi tono ultra positivo.
L'unica analisi realmente oggettiva possibile, come del resto confermato leggendo il reply di Attilio Fioritti, area manager Sud Italia della Global Blue, chiamato in rete a chiarire il dato si presume direttamente da Mimmo Annunziata, capo ufficio stampa del comune di Napoli, è che nonostante la crisi, Napoli ha avuto una crescita in proporzione enorme in un settore in cui era praticamente assente.  Un dato positivo, che però è fortemente ridimensionato dall'esiguità del valore che questa tipologia di acquisti ha sia sul dato nazionale (lo 0% indicato nelle tabelle equivale si suppone ad un valore inferiore allo 0.5%) sia ovviamente sul totale del fatturato del settore commerciale, dato che in massima parte i clienti dei negozi partenopei sono cittadini comunitari.  La notizia è l'ingresso di Napoli in questo settore, non tanto la percentuale di incremento, nè quel triste zero accanto al nome Napoli.  Sarebbe comunque interessante conoscere, a questo punto, quanto la provincia di Napoli riesca ad essere presente nel settore degli acquisti di lusso da parte di persone non comunitarie, in quanto di sicuro l'apporto delle perle turistiche (Sorrento, Ischia, Capri) non può essere "zero".

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