La storia di Napoli su ruote e rotaie, dagli omnibus alla metropolitana: una mostra al PAN da non perdere


Napoli su ruote e rotaie, dagli omnibus alla metropolitana collinare: dal 2 all'7 aprile 2014 chi visiterà il PAN potrà immergersi nel fantastico mondo della storia del trasporto pubblico napoletano, un percorso che attraverso 18 pannelli per oltre 50-60 immagini permetterà di ricordare e riscoprire che Napoli era quasi interamente servita dai tram fino agli anni '50 del XX secolo o che la circumvesuviana altro non è che la versione moderna della prima ferrovia mai realizzata in Italia.  La mostra è stata curata da appassionati di tram e mezzi pubblici, che son soliti riunirsi in rete su alcuni dei più importanti forum on line dedicati ai trasporti pubblici, come mondotram, che risulta fra i promotori della mostra.  
Napoli su rotaie e ruote potrebbe essere solo il principio, in quanto non è detto che a valle di tanto lavoro fatto per ripercorrere la storia della città su rotaie non si possano individuare forze e competenze per la costituzione di  un comitato che si propone ufficialmente di salvaguardare la storia dei trasporti a napoli. E' quanto auspica Augusto Cracco, uno dei curatori della mostra, notissimo ai frequentatori dei social network e dei forum specializzati su Napoli per la conoscenza profonda della storia dei mezzi pubblici di Napoli, sia da un punto di vista tecnico che per quanto riguarda l'evoluzione storica delle singole linee, siano esse ferrate o su gomma.  Proprio a lui chi scrive ha chiesto di descrivere in un breve testo cosa abbia spinto a realizzare questa mostra e quali emozionanti immagini attendono lo spettatore che si recherà al PAN dal 1 all'8 aprile 2014:
Con questa mostra il nostro intento è quello di mostrare al pubblico l'evoluzione di un settore di importanza fondamentale nella vita di ogni cittadino napoletano, in quanto non è possibile alcuna attività senza mobilità, ma ponendo l'accento sugli aspetti tecnici ed anche - se vogliamo - estetici, perchè dietro ad ogni mezzo c'è uno studio, un design, una bellezza che ai più forse sfugge, ma che fra gli appassionati del settore coinvolge alla stessa maniera di come può fare il parlare di una bellissima automobile da corsa o di una elegante e costosa imbarcazione. Il fascino che il buon vecchio tram o un filobus d'epoca può suscitare può far scoprire mondi inesplorati, in quanto un curato interno in legno di un tram a carrelli o l'allestimento spartano ma affascinante di un mezzo di quasi un secolo fa raccontano in maniera imperitura la storia di una città: i mezzi trasportano la vita delle persone, e con essa tutto ciò che ha caratterizzato le loro esperienze. Momenti belli come manifestazioni pubbliche, o bruttissimi come la guerra, sono stati caratterizzati dalla possibilità o meno di spostarsi, ed ognuno di noi probabilmente associa un periodo della propria vita ad un determinato mezzo di trasporto. Chi andava a fare i bagni a Posillipo in gioventù magari prendeva l’autobus 140 a due piani oppure andava a lavoro all’alba prendendo “il tram col rimorchio” fino a Bagnoli, e oggi sospira perché quei momenti non ci sono più. Parimenti i ragazzi di oggi racconteranno ai loro figli di quando “andavano a fare la passeggiata a via Toledo prendendo la metropolitana”. L’obiettivo, al di là dell’esposizione di immagini d’epoca, è quello di fare sempre di più per salvaguardare virtualmente (con le testimonianze inconografiche) ma anche praticamente (riuscendo a sensibilizzare la città per conservare vetture d’epoca) quella che è stata non solo la storia dei trasporti napoletani, ma anche la storia della città stessa

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