I cavalli di bronzo a Napoli, simbolo dell'amicizia fra Russia e Regno delle Due Sicilie

Cavalli di bronzo: Il palafreniere di sinistra

Noti alla maggioranza dei napoletani come "i cavalli di bronzo", le due statue dei palafrenieri posti all'ingresso del parco del palazzo reale di Napoli sono dei veri e propri capolavori dell'arte scultorea del XIX secolo, opera di quel Peter Clodt (Pyotr Klodt) Von Jurgensburg, autore di numerose statue equestri a San Pietroburgo, fra cui, appunto i celebri palafrenieri che adornano il ponte Anichkov, uno dei simboli della splendida ex capitale russa, dei quali le statue napoletane sono una riproduzione originale.  Le due statue equestri, note anche come "i cavalli russi", furono infatti dono dello zar di Russia Nicola I nel 1846, come segno di gratitudine nei confronti dell'alleato Ferdinando II di Borbone per aver ospitato lui e la moglie nel 1844, per permettere alla zarina di riprendersi grazie all'aria salubre partenopea.  Le statue, come recitano le epigrafi poste alla base delle statue, sono "pegno di fedelissima e perpetua amicizia"


Le statue si trovano nell'attuale posizione, in prossimità delle scuderie, da fine XIX secolo, mentre all'inizio erano state poste in altra collocazione, presso l'ingresso del San Carlo. Dopo anni in cui si trovavano in stato di degrado, nel 2002 furono restaurate e da allora fanno bella mostra di sè.

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