Agosto a Napoli: strade sporche ed inefficienze di ASIA intollerabili, il "j'accuse" del presidente della Seconda Municipalità

Aiuola di piazza Santa Maria la Nova (foto di archivio,  maggio 2014)
Sotto il sole cocente di questo agosto napoletano sta accadendo qualcosa di nuovo nel panorama politico-sociale partenopeo: finalmente si è capito che criticare una carenza dell'enorme apparato comunale non è una critica diretta a De Magistris bensì un gesto sano e valido, quando fatto senza alcun secondo fine.  Negli ultimi giorni, nonostante la mole di lavoro sia di gran lunga inferiore a causa del periodo estivo, le insufficienze di ASIA sono divenute ancora più evidenti, con spazzamento quasi assente nel centro storico, rifiuti in varie zone della città raccolti dopo le nove del mattino o per nulla, stato di degrado delle aiuole nel centro antico imbarazzante, al punto da costringere due fedelissimi di De Magistris come il consigliere della II Municipalità con deleghe al patrimonio UNESCO Pino de Stasio prima e Francesco Chirico, presidente della stessa municipalità, poi, a tuonare contro ASIA per chiedere un servizio migliore, a maggior ragione in quella parte della città di Napoli che è patrimonio dell'umanità.  Pino de Stasio era intervenuto alcuni giorni fa denunciando prima su facebook e poi attraverso media locali lo stato vergognoso in cui si trovavano i giardinetti di Santa Chiara, Francesco Chirico oggi ha scritto su facebook un commento che è insieme un atto di denuncia ed una richiesta di un miglioramento immediato della qualità del servizio di ASIA (cliccare per commentare direttamente su facebook):
Non ho mai visto le strade così sporche, l'ASIA non può continuare a spazzare con questa inutile e offensiva frequenza
Se Napoli vuole essere, come giustamente merita, una città d'arte, non può permettersi che la gestione del rifiuto venga fatta, ad ogni livello, come oggi.  Inutile cercare scuse, ASIA è inefficiente soprattutto nel gestire lo spazzamento, fondamentale per il decoro della città. Va poi aggiunto, per quanto concerne i rifiuti sul verde pubblico, che vi è l'aggravante dell'assenza di comunicazione fra chi al comune cura il verde pubblico e chi dovrebbe raccogliere i rifiuti, con l'effetto ben noto a chiunque passeggia per il centro antico di Napoli, di fioriere ed aiuole invase da bottiglie di vetro, cartacce e - novità di questo 2014 - coppetielli di patatine fritte unti e sporchi.

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