Edenlandia: è finalmente il momento del rilancio?

Edenlandia in degrado, come appare oggi

Finalmente una buona notizia per il futuro di Edenlandia, lo storico parco divertimenti di Napoli - Fuorigrotta, abbandonato dal 2011. E' notizia di oggi che il CdA dell'ente Mostra d'Oltremare ha  definito l'accordo di contratto con la New Edenlandia srl,  società che riunisce numerosi imprenditori guidati da Mario Schiano.  Spetterà al tribunale fallimentare decidere domani se aggiudicare o meno la gestione di quello che per anni fu il primo parco divertimenti in Italia, uno dei primi in Europa, alla nuova società creatasi dopo il fallimento di altre trattative.   Si tratterebbe di una grande novità per Fuorigrotta, a un anno dal rilancio dello zoo di Napoli, che prosegue a gonfie vele. 

Bike sharing a Napoli: ecco le bici test


Sono oramai pronte le ciclostazioni per il bike-sharing a Napoli: sono state installate le colonnine e liberate le postazioni. In piazzetta Nilo, proprio di fronte alla sede di CleaNap, sono apparse da qualche giorno anche le prime "test bike". Proprio la ciclostazione del centro antico era stata nelle settimane scorse oggetto di critiche da parte di alcune associazioni perché installate in una zona antica. Va sottolineato che, come mostrato in foto, stonano e sono fuori luogo più i tanti scooter parcheggiati in area pedonale delle ciclostazioni o della colonnina.

Campanile di Santa Chiara: iniziano i lavori per renderlo accessibile ai turisti


Come già anticipato qualche mese fa, stanno per iniziare i lavori per il restauro del campanile di Santa Chiara e di riqualificazione dei vicini giardinetti, che fanno da spartiacque fra l'insula conventuale e Spaccanapoli.
Secondo quanto riportato da La Repubblica Napoli domani inizieranno i lavori per un investimento da parte della seconda municipalità di Napoli, guidata da Francesco Chirico,  previsto di oltre 150.000 euro.  La parte più interessante riguarderà il concorso di idee per realizzare la nuova scala (53.000 euro) che dovrà permettere l'accesso al campanile di Santa Chiara. Una volta realizzata la scala esterna, sarà possibile utilizzare l'antica scalinata interna per salire sul tetto del trecentesco campanile, uno dei più antichi della città, per ammirare un panorama unico ed emozionante del centro antico di Napoli, di piazza del Gesù e di Spaccanapoli, come mostrato nelle fotografie pubblicate qui e gentilmente concesse da uno dei pochi fortunati che, per sopralluoghi tecnici, è potuto  nei mesi scorsi salire sul campanile.  Se i tempi previsti verranno rispettati, nella primavera 2015 sarà possibile accedere al campanile.

Va scritto che proprio oggi son caduti dei calcinacci proprio dall'ingresso di Santa Chiara (la cosiddetta "unghia" che fa da portale d'ingresso e divisione con spaccanapoli).

Zoo di Napoli: sabato 27 gratis tutti i bambini per l'inaugurazione della nuova fattoria


Sabato 27 settembre verrà inaugurata la nuova fattoria dello zoo di Napoli. Come anticipato dalle fotografie pubblicate a fine agosto, si tratta di un grande passo in avanti nel processo di trasformazione del vecchio zoo partenopeo in un moderno e funzionale bioparco.  Guardando le fotografie, infatti, tutto sembra fuorchè di trovarsi nel giardino zoologico di Napoli, il che fa ben sperare per tutte le altre grandi novità che dovrebbero essere realizzate nei prossimi mesi.   Va ricordato che in meno di un anno sono state recuperate diverse zone prima abbandonate, realizzate due aree giochi per bambini, riaperto dopo decenni il rettilario, creati spazi ampi per le scimmie (ritornate anche loro nello zoo dopo decenni).
Il 27 settembre tutti i bambini saranno ospiti dello zoo di Napoli e pertanto non pagheranno alcun biglietto di ingresso.

Questa ed altre fotografie realizzate dal sottoscritto sono state utilizzate dallo zoo di Napoli per lanciare il nuovo spazio dedicato alla fattoria. 

Ancora e sempre rifiuti accanto alla facoltà di Lettere


E' una battaglia persa: da anni oramai il piccolo tratto di marciapiede fra quelle che un tempo si chiamavano facoltà di Lettere e di Giurisprudenza diventa una maleodorante discarica a cielo aperto. Oggi il turista  sceso dalla Oasis of the Seas per recarsi a Spaccanapoli, domani mattina i tanti studenti universitari troveranno questo fantastico biglietto da visita per il centro storico di Napoli.
Eppure basterebbe poco per far sì che questo come altri luoghi di sversamento abusivo abituali tornasse ad essere normale:  istituire dei controlli o più semplicemente installare telecamere indirizzate verso i contenitori dei rifiuti e risalire così ai colpevoli di questo quotidiano spettacolo indegno di una città il cui centro storico è patrimonio mondiale dell'umanità.

A Napoli la nave da crociera più grande del mondo: le foto


Questa mattina la Oasis of the Seas (Royal Caribbean) ha attraccato al porto di Napoli poco prima delle sette, mostrando tutta la sua imponenza di gigante dei mari. Si tratta infatti della nave da crociera più grande al mondo, primato che condivide con la nave gemella Allure of the Seas. Ha una stazza lorda di 220.000 tonnellate, è lunga 362 metri ed alta 72 metri (difatti è possibile vederla già da lontano, prima di giungere in zona porto, in mezzo ai palazzi della città), può ospitare oltre 5000 passeggeri ed oltre 2000 membri di equipaggio. A confronto la Norwegian Epic, che abitualmente passa per Napoli, con le sue 155.000 tonnellate di stazza lorda sembra davvero piccola, nonostante sia di fatto la terza nave da crociera più grande al mondo.  Chi vorrà ammirarla da vicino per intero dovrà recarsi al porto di Napoli, affacciandosi dal varco Immacolatella Vecchia, punto in cui sono state scattate queste fotografie.
Va sottolineato che oggi attraccate al molo Beverello ci sono due delle tre navi da crociera più grandi al mondo, la Oasis of the Seas e la Norwegian Epic.




Oggi in porto di Napoli c'è anche la Norwegian Epic (foto di archivio da www.fotografiareale.com )

Il san Carlo seconda Opera House al mondo per National Geographic

Il teatro San Carlo, visto dall'interno della Galleria Umberto I
Dalle liste TOP10 pubblicate dalla National Geographic sul proprio sito, estratto del libro edito da National Geographic The 10 Best of Everything, la classifica delle principali "opera house" al mondo vede trionfare l'Italia, con la Scala di Milano al primo posto seguita dal regio teatro di San Carlo di Napoli.  In particolare, per quanto concerne il teatro partenopeo,l'autore della top10 ricorda che si tratta del più antico teatro al mondo ancora in funzione e che è stato il più prestigioso in Italia fino alla costruzione de la Scala.

Built by King Charles of Bourbon and inaugurated in 1737, the magnificent red-and-gold theater is the world’s oldest working theater, and until La Scala, it was the most prestigious in Italy. Some of Gioachino Rossini’s most popular operas premiered on its stage.
La classifica presente sul sito del NG è tratta da un libro edito un paio d'anni fa, non sarà recentissima ma è pur sempre una bella soddisfazione per il San Carlo che negli ultimi tempi era apparso in prima pagina più che per i tradizionali meriti e per descriverne la magnificenza, per problematiche di gestione.  La classifica è stata "twittata" stamattina dal profilo ufficiale del teatro.

Napoli: Tutte le strade rifatte negli ultimi tre anni, l'elenco pubblicato da De Magistris

Un manifesto di protesta sullo stato di via Leopardi, era l'inizio del 2011

Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris questa mattina ha pubblicato sul proprio profilo facebook un interessante post in cui aggiorna l'elenco delle strade di Napoli che in questi anni sono state oggetto di ripavimentazione o posa di asfalto nuovo. Si tratta, va scritto, solo di quelle strade di competenza del comune di Napoli, eccezion fatta pertanto le strade secondaria la cui manutenzione è di competenza delle singole municipalità.  Dovrebbe essere la normale amministrazione per un sindaco di una grande città, eppure in una città come Napoli in cui i problemi di manutenzione ordinaria diventatano troppo spesso criticità che necessitano di manutenzione straordinaria, c'è da rallegrarsi di un elenco che, seppur non vastissimo, mostra un passo in avanti in tal senso rispetto al periodo della Iervolino. La speranza è che in un prossimo futuro si riesca davvero a raggiungere una "normalità", programmando in maniera efficace ed efficiente la manutenzione ordinaria (strade, caditoie, verde pubblico) e che il prossimo sindaco (sia lo stesso Luigi de Magistris o un altro) non debba gloriarsi di qualcosa che dovrebbe essere normale amministrazione.

Luigi de Magistris ha scritto (link al post su facebook):
Come promesso vi aggiorno con l’elenco delle strade che abbiamo completamente o parzialmente rifatto e con quelle che stiamo per fare. Non siamo ancora soddisfatti. C’è ancora tanto da fare ed i prossimi mesi saranno molto importanti. Con i grandi progetti per il Centro Storico Unesco, per Napoli Est e per Napoli Occidentale investiremo centinaia di milioni di fondi europei per il rifacimento ed il decoro urbano di tantissime strade della nostra città.
Strade già rifatte in toto o in parte:
Corso Umberto I; Via Manzoni; Via Arenaccia; Via Santa Maria a Cubito; Via Nicolardi; Corso Secondigliano; Discesa Coroglio; Via Cupa Imparato; Via Sartania; Viale Fulco Ruffo di Calabria; C.so Ponticelli; C.so Lucci; Via Velotti; Via Diocleziano; Rampe uscita tangenziale zona Ospedaliera; Rampe uscita tangenziale Via Pigna (dal civico 108 al 198 e svincolo tangenziale); Piazza Muzij; Via E.Cortese; Via M. Palermo; Corso IV novembre; Via Repubbliche Marinare; Via Leopardi; Via C. Duilio; Via G. Cesare; Via dei Ciliegi; Via Cilea (ponte); Via Sandro Botticelli, Via Pallucci; Via Montagna Spaccata; Calata Capodichino; Vico Cacciottoli; Via G. Serra; Via Orazio, Via Caruso; Via Minichini, Via Cavalleggeri d'Aosta, Via Imparato, Via Reggia di Portici; Via Giustiniano, Via Padula; Via delle Scuole Pie; Via Jacopo De Gennaro; Via Gaurico; Via Argine, Via Ponte dei Granili, Via Nuova Agnano, Perimetrale di Soccavo (tratto Pianura-Vomero); Rampe di collegamento Corso Malta-Centro Direzionale
Le prossime strade che faremo o in via di completamento:
Via Marina, Piazza Carlo III°, Via Camaldolilli, Via Don Bosco, Via Epomeo, Via Saverio Altamura, Via Gemito, Via Pietro Castellino, Via Bernardo Cavallino, Via Michelangelo Schipa, Via Emilio Scaglione, Via Nuova San Rocco, Via Cassiodoro, Via Santa Maria della Libera, Via Camillo Guerra, Via Orsolone ai Guantai, Via Ponti Rossi, Via Masoni, Via Santa Maria ai Monti, Via del Riposo, Via Santa Maria del Pianto, Via Umberto Maddalena, Via Taverna Rossa, Rampe Zuccarini.
A questo elenco mancano tutte le strade secondarie che sono competenza esclusiva delle Municipalità

Galleria di Milano o di Napoli? Quale preferire fra la galleria Umberto I e quella Vittorio Emanuele II?


E' più bella la galleria Vittorio Emanuele II di Milano o la galleria Umberto I di Napoli? Il confronto fra le due strutture realizzate con meravigliose strutture in ferro e vetro, entrambe diventate simbolo delle rispettive città, non è semplice.  Se la galleria milanese è più lunga, la struttura della copertura di quella napoletana, realizzata venti anni dopo, ha  sicuramente giovato dei progressi tecnologici e l'altezza è maggiore per quella partenopea.  Per quanto riguarda gli interni, la galleria napoletana ha già numerosi influssi liberty, mentre nell'immaginario collettivo la presenza di famosi caffè e griffe in quella milanese contribuisce non poco a darle grande importanza.  La scelta non è facile...chi scrive preferisce quella partenopea, per una questione di gusto, anche se probabilmente quella milanese ha negli anni conservato maggiore appeal commerciale.

Fotografie realizzate con fish-eye (anche sul blog fotografico).

La teoria delle finestre rotte e l'esempio di Napoli


la fontana di Monteoliveto devastata dagli incivili - fra poco inizieranno finalmente i lavori di restauro
 Chi scrive ha sempre sostenuto su questo blog che per combattere l'inciviltà bisogna innanzitutto rimuovere sporcizia e/o graffiti, in quanto c'è grande differenza fra sporcare laddove già è sporco od essere i primi a farlo.  In realtà quanto sopra scritto è il concetto basilare di una teoria risalente ad oltre 30 anni fa avanzata dai sociologi e criminologi James Q. Wilson e George Kellin, la teoria delle finestre rotte ( broken windows theory).   L'articolo pubblicato nel 1982 è stato citato oltre 3000 volte  ed è stato oggetto di discussione per anni, divenendo fonte ispiratrice di numerose campagne contro i murales/graffiti in USA. Tale teoria trova infatti la migliore applicazione nell'ambito del teppismo urbano: se si va a riverniciare una parete subito dopo un primo graffito si avrà un risultato del tutto differente rispetto al lasciare là quel primo graffito, dato che nel secondo caso in breve tempo ne compariranno tanti altri.  Parimenti, se in una città come Napoli non si interviene subito nel ripulire una zona, ben presto quel luogo diventerà una piccola discarica abusiva, sia se si tratta di un reperto archeologico che un angolo di strada. 
Per questo motivo accanto all'impegno (attualmente quasi inesistente) per prevenire e controllare episodi di vandalismo ed inciviltà (educazione civica nelle scuole, stand in piazza sull'importanza della salvaguardia nostro patrimonio, controlli e multe a chi sporca/inquina/vandalizza) è importantissimo che la città di Napoli sia dotata di un efficiente servizio di rimozione dei rifiuti e di rimozione delle scritte vandaliche. Attualmente il primo è mediocre ed il secondo del tutto assente, rimandando di volta in volta a costose opere di restauro una volta che il monumento sia del tutto imbrattato oppure non facendo assolutamente nulla.


Fuorigrotta nel degrado fra rifiuti, incuria e pessima gestione del verde pubblico


Alberi caduti, tronchi recisi e mai raccolti, resti di potatura rimasti per strada, rifiuti un po' dappertutto, erbacce diventate piccole foreste: è quel che c'è a Fuorigrotta intorno a piazzale Tecchio in questo inizio di settembre 2014.  E' intollerabile che uno dei luoghi più frequentati di Napoli, a causa della presenza contemporanea di mostra d'Oltremare, Università degli studi di Napoli Federico II e stadio san Paolo, debba trovarsi in condizioni di enorme degrado, fra cumuli di rifiuti agli angoli delle strade (tantissimi dietro le panchine nei pressi della stazione della metropolitana, un po' ovunque lungo la strada che collega le varie sedi di ingegneria.  Tutte le foto sono state scattate nei pressi di piazzale Tecchio tranne una in via Leopardi, di fronte alla stazione della cumana di Fuorigrotta. Aggiornamento: I rifiuti in via Leopardi son stati rimossi fra il 5 ed il 6 settembre.

Una palma marcia, uccisa dal punteruolo rosso, caduta su strisce blu

Rifiuti in via Leopardi, di fronte alla stazione della cumana di Fuorigrotta
Tronchi d'albero sui marciapiedi e resti di potatura per strada, via Marconi (ancora ieri erano là)

Napoli vista dal mare: il giro sul bateau mouche in salsa partenopea, poco prima della diffida da parte dei parigini all'uso del marchio

Villa Mazziotti e villa Roccaromana, Posillipo

Napoli dal mare, è quel che promette di mostrare il bateau mouche in salsa partenopea nato da un'idea del comune di Napoli (il consigliere Attanasio in particolare) con la collaborazione di Alilauro (cliccare per prenotare). 
Se è vero che il nome è un po' troppo esagerato (la Calypso -Capitan Morgan non ha nulla del bateau mouche parigino), è pur vero che l'iniziativa, dopo una fase di test iniziata l'anno scorso, quest'estate ha ottenuto un buon successo (per non dire ottimo), con navi spesso piene per ammirare quel che oggettivamente è uno dei panorami più belli e variegati al mondo.  
Il successo del resto è stato tale da valicare i confini nazionali e spingere la società francese proprietaria del marchio bateaux mouches a diffidare Alilauro ed il comune di Napoli dall'utilizzo improprio del marchio (notizia di poche ore fa).   Di sicuro anche un semplice "Napoli vista dal mare, tour costiero della città di Partenope" o qualcosa di simile renderebbe ottimamente l'idea per un giro che unisce Gaiola a Megaride, le antiche e sontuose ville di Posillipo ai reperti archeologici, alle grotte scavate nel tufo ed agli stabilimenti balneari arroccati su scogliere e rocce, tralasciando almeno per una volta l'orrore dei palazzi costruiti sulla collina di Posillipo nella seconda metà del XX secolo.   La voce della guida indicherà al turista tutti i nomi delle ville che si vedranno dal mare, a partire da palazzo Donn'Anna passando per villa Martinelli, villa Rosebery ed altre splendide costruzioni, soffermandosi su Marechiaro e la Gaiola (ad opportuna distanza, considerato che l'area della Gaiola è protetta), fino ad arrivare al largo di Nisida, per poi rientrare verso Napoli portandosi fino al borgo marinari, per ammirare Castel dell'Ovo da una prospettiva insolita.
Il tour dura circa tre quarti d'ora. 
Segue galleria fotografica, che verrà in parte ripubblicata anche su http://www.fotografiareale.com

Palazzo Donn'Anna


Da sinistra: villa Mazziotti, villa

Villa Martinelli
 

villa Matilde

Villa Volpicelli

Villa Rosebery, residenza napoletana del presidente della Repubblica ITaliana

Villa degli spiriti, l'antico ninfeo della villa imperiale

Marechiaro

Villa Volpicelli

Villa Mazziotti e villa Roccaromana

Villa Doria d'Angri, sede della UniPartenope

villa Pavoncelli

Villa Gallotti, fu dimora di Gorkji
Castel dell'Ovo visto dal mare, all'altezza del borgo marinari

La villa degli spiriti come sempre trampolino per i tuffi degli incivili


L'estate per la villa degli spiriti, imponente struttura di epoca romana che fa parte del parco archeologico di Pausylipon,  sta fortunatamente per terminare ed il prezioso reperto archeologico smetterà di essere trampolino per tutti quei bagnanti che lo utilizzano per fare tuffi. Se ne parlò anche un anno fa su la Repubblica, ma come al solito accade in una città particolare come Napoli, senza sufficienti controlli le persone incivili continuano a far quel che vogliono, non rispettando la "sacralità" del luogo nè le più elementari norme di sicurezza.

Calcio Napoli: il museo del calcio in una chiesa di via Medina

La chiesa di San Giorgio dei Genovesi in evidente stato di abbandono legato alla lunga chiusura

La SSC Napoli avrà finalmente il suo museo. Unico particolare è che non sarà allestito all'interno od in prossimità dello stadio San Paolo, come auspicabile e come è ad esempio a Barcellona in prossimità del camp nou, ma lontano circa otto chilometri dallo stadio, in pieno centro storico, all'interno di una chiesa, San Giorgio dei Genovesi, nota per ospitare diverse tele di importanti artisti fra cui Battistello Caracciolo.
La scelta della chiesa posta accanto a santa Maria Incoronata, chiusa da anni ed in passato utilizzata come cappella universitaria dell'Istituto Navale poi divenuto Università Parthenope (la utilizzavano anche come aula per sedute di laurea), non è facilmente comprensibile in quanto all'interno di una chiesa monumentale i cimeli del calcio stonano non poco. Il museo del calcio Napoli, che verrà inaugurato a dicembre 2014, avrebbe potuto avere migliore collocazione, più consona e senza scomodare facili battute sulla commistione fra sacro e profano.  

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