Vietato ai venditori di commestibili ingombrare il passaggio di Port'Alba nel 1796 l'epigrafe di Port'Alba


A Napoli fra il XVII ed il XIX secolo si era soliti affiggere sui muri dei palazzi lapidi ed iscrizioni a testimonianza della promulgazione di banni od editti, che dovevano in tal modo essere resi noti all'intera popolazione. Fra questi uno dei meglio conservati e più noti è quello che si trova a Port'Alba. Affisso nel gennaio del 1796, a cura del tribunale della fortificazione, mattonata ed acqua, il bando riguardava il passaggio di cittadini e carrozze sotto la porta.   In particolare era fatto divieto ai venditori di commestibili di ingombrare il passaggio.  Considerato che ancora oggi sotto quella lapide vi sono i tavoli dell'antica pizzeria Port'Alba e che nel XVIII secolo le pizze erano vendute direttamente in strada da ambulanti, si potrebbe immaginare che fra gli ambulanti ai quali si chiedeva di liberare la  strada vi erano anche quelli della storica pizzeria, la più antica di Napoli. Da notare poi che port'Alba nel documento ufficiale era definita "porta suscella", perché il bando era destinato al popolo e questo era il nome popolare della porta, "suscella" o "Sciuscella" ovvero carruba, dal  numero di frutti dei tanti carrubi che crescevano nei vicini orti. 

Ecco il testo completo della lapide posta a Port'Alba

Bando da parte degli ecc.mi signori deputati del tribunale della Fortificazione, mattonata ed acqua di questa fedelissima città convenendo al comodo e buon servizio publico che l'atrio di porta suscella sia sgombro e sbarazzato affatto di tale che sia sempre libero il passaggio de cittadini, delle carrozze, e delle altre vetture, perciò avendo avuta notizia, ch'esso atrio continuam venga ingombrato da venditori de' commestibili, quindi ciè paruto di fare il presente bando col quale ordiniamo a tutt e qualsivog persone che non ardiscano da oggi in avanti tenere nel suddetto atrio posti, sporte ed altri simili imbarazzi, sotto pena di duc.ti 24 da esigersi irremisibilm. da controventori ed acciò l'ordine venga a notizia di tutti, né possa allegarsi causa di ignoranza, vogliamo che il presente nostro bando si publichi in d.o luogo, e poi si affigga in S. Lorenzo, Li 19 gennaro 1796.
Li deputati del tribunale della fortificaz mattonata ed acqua di questa fedelis. città
Il duca di Bagnoli
Vincenzo Spinelli
Giuseppe Serra
Gio Lonardo Mascia
Girolamo Vassallo Seg.

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