Palazzo Doria d'Angri allo Spirito Santo, Napoli


Palazzo Doria d'Angri è probabilmente uno dei più noti della città. Il motivo è semplice e noto: il 7 settembre 1860 Giuseppe Garibaldi si affacciò dal balcone di questo palazzo per annunciare l'annessione del regno delle Due Sicilie al regno d'Italia.  Il palazzo fu realizzato, come ricorda wikipedia, nel XVIII secolo a partire dalla demolizione delle costruzioni preesistenti ed al cui progetto lavorarono nomi del calibro di Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Carlo Vanvitelli.  All'interno vi è un bel cortile esagonale.  La facciata fu fortemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale e le statue ed il grande stemma distrutti non furono mai ripristinati (si può fare il confronto con il celebre dipinto riguardante l'arrivo di Garibaldi a Napoli, conservato al museo civico di Castel Nuovo). Gli interni, invece, come visibile dalle immagini pubblicate sul Corriere del Mezzogiorno in occasione dell'annuncio della vendita del piano nobile del palazzo, hanno conservato la magnificenza di un tempo.




Palazzo Trabucco, uno dei più belli del Settecento napoletano


Palazzo Trabucco è uno dei più celebri palazzi settecenteschi napoletani ed è situato all'inizio di via San Liborio, dal lato di piazza Carità, proprio accanto a palazzo Mastelloni.   L'aspetto attuale dei due palazzi è dovuto a Nicola Tagliacozzi Canale, poliedrico artista che fu sia architetto che incisore e che fu attivo a Napoli per alcuni decenni nel XVIII secolo.  Il palazzo fu restaurato a partire da quel che restava dell'ediliza preesistente, gravemente danneggiata durante il terremoto del 1732. Splendida è la scalinata, aperta, su tre livelli di archi e ricca di stucchi e decorazioni.  Il portale d'ingresso in piperno è di Antonio Saggese.


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