Che i quesiti referendari fossero tutt'altro che semplici da comprendere è cosa risaputa, che la semplificazione dei concetti posti alla base dei quesiti referendari durante la campagna pro referendum fosse d'importanza fondamentale per spingere gli italiani al voto anche, che all'uscita dai seggi sarebbero stati in tanti a non comprendere a fondo alcuni passaggi dei complessi quesiti era qualcosa di atteso. Dal video (cosa hanno compreso gli italiani dei 4 referendum) realizzato da Claudio Dominech,giornalista professionista napoletano, direttore responsabile della testata online OutNow, si evince facilmente come siano in pochi ad aver compreso tutti gli aspetti dei singoli quesiti, sopratutto per quanto riguarda i due sull'acqua, a dimostrazione dell'assenza totale o quasi di una giusta e corretta campagna di pubblicizzazione dei referendum sui principali canali televisivi italiani. Fortunatamente oltre venticinque milioni di italiani, nonostante il vuoto mediatico creato appositamente per confondere e spingere all'astensione, hanno compreso i principi di base dei quesiti referendari e sono andati alle urne per esprimere il proprio parere sull'abrogazione delle leggi sulla privatizzazione ( e non liberalizzazione) dell'acqua, sul ritorno al nucleare e sul legittimo impedimento. Proprio questi ultimi due quesiti erano quelli più semplici da comprendere nel silenzio dell'urna.
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