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Sulla manifestazione anti-ztl di oggi 10 aprile 2013


Non ho partecipato alla manifestazione di oggi. Ho letto molti interventi, ascoltato diverse persone fra conoscenti ed amici presenti alla manifestazione. Ho guardato le foto, i filmati, letto gli articoli apparsi su testate giornalistiche più o meno influenti.
Non ho partecipato alla manifestazione di oggi perchè non ritengo sia il momento storico di chiedere le dimissioni del sindaco e perchè i segnali lanciati in questi giorni dall'amministrazione comunale sono, finalmente, di una (seppur piccola) apertura al dialogo per quanto riguarda la mobilità. 
Inoltre, al di là delle giuste polemiche legate alla ZTL del mare nata male, come straordinaria ed imposta chiedendo sacrifici temporanei, ritengo che le zone a traffico limitato nei centri antichi e nelle zone commerciali siano di fondamentale importanza, a patto di essere sostenute ed affiancate da un servizio efficiente di trasporto pubblico locale. 
Per quanto riguarda la manifestazione odierna, che in queste ore è "letta" da decine di punti di vista differenti, spesso contrapposti, sono tre i punti da sottolineare:
1) La dimensione: tante persone (migliaia) hanno manifestato contro le ZTL (in teoria anche contro gli abusivi se ben ricordo dal volantino). E' un segnale da non trascurare di stanchezza in un momento di particolare crisi del trasporto pubblico.
2) La violenza: alcuni facinorosi e violenti hanno cercato di rovinare una manifestazione in massima parte pacifica. Altri hanno cercato di imporre una serrata comunque condivisa dalla maggioranza degli aderenti a Confcommercio.  Si tratta di segnali antidemocratici pericolosi per Napoli, già visti in altre grandi manifestazioni di protesta, come quella di Fuorigrotta contro la Fornero di alcuni mesi fa.

3) La politica (gli avversari politici del sindaco in questo caso) come al solito ha provato ad appropriarsi di una manifestazione nata da cittadini e commercianti, danneggiando questi. 

Sul punto 2) ho letto e sentito di infiltrazioni camorristiche, di presenza di movimenti estremisti e di "precari organizzati". Esistono una marea di fotografie e video. Mi auspico che i colpevoli del lancio di petardi come dei danni al ristorante a via Medina vengano individuati e processati. Soprattutto mi auguro che presto vengano arrestati i camorristi presenti, dato che chi ha parlato di infiltrazioni camorristiche di sicuro è in possesso di prove certe. 
Anche la reazione della polizia ai petardi è stata forse eccessiva, magari esasperata dalla tensione del momento.  In mezzo fra violenti infiltrati con petardi, mi dicono dai volti coperti, e polizia in assetto antisommossa si sono ritrovati commercianti storici di Napoli, anche anziani

Sul punto 1), che è quello dal significato politico più rilevante, ritengo che in parte già il sindaco abbia risposto - in anticipo - con la delibera emanata ieri. Di certo un tavolo di trattative fra membri della cittadinanza e commercianti "protestanti" e amministrazione comunale potrebbe favorire il ritorno al dialogo civile, indispensabile e fondamentale per chi vuole il bene di Napoli.

Versione modificata di un post pubblicato dal sottoscritto su facebook, nel gruppo ZTL: gruppo di confronto fra favorevoli e contrari, all'interno del quale sono state pubblicate molte foto della manifestazione ed è viva e fin troppo fervente la discussione fra persone che erano in strada a manifestare e cittadini pro ztl.

Foto e video della "serrata" e della manifestazione su
napolinews24
la Repubblica
Cormez

 

Quelli che il lungomare o è liberato o è desolato

Via Caracciolo durante un weekend di dicembre

La pedonalizzazione del lungomare di Napoli e la ztl del mare hanno diviso Napoli in fazioni.  La manifestazione organizzata stamattina in piazza Vittoria dagli appartenenti all'associazione Cittadinanza attiva in difesa di Napoli (gruppo su facebook con oltre 5000 iscritti) presieduta da Lucio Mauro ha avuto il merito di porre all'attenzione dei media un dissenso silenzioso troppo spesso sottovalutato, nonostante la non straripante partecipazione al "flash mob". In poche ore sono apparsi articoli sui principali quotidiani on line, articoli su siti e blog locali, discussioni su facebook come se il lungomare fosse stato chiuso da poche ore e non da mesi. 
Che Chiaia e Napoli più in generale sia divisa per quanto riguarda le opinioni sul lungomare liberato e la ztl del mare appare evidente anche dai sondaggi lanciati da Il Mattino (Ztl e crisi, giusta la protesta? con il 53% di Si) e la Repubblica (Sei favorevole alla chiusura del lungomare? con il 60% di si, scesi al 51% il giorno 17 gennaio), i cui risultati sono solo a prima vista discordanti. 
La maggioranza dei napoletani infatti, stando anche a quel che si legge in rete o si apprende discutendo per strada - nel gruppo di discussione sulle ZTL, oltre 3000 iscritti, ad esempio - è al contempo favorevole alla pedonalizzazione del lungomare e critica sui dispositivi di traffico che interessano Chiaia.  La miopia dell'attuale amministrazione infatti sta nel non voler valutare gli effetti che provvedimenti presi in un periodo caratterizzato da una profonda crisi del trasporto pubblico locale stanno causando sul traffico cittadino e sulle abitudini di chi a Napoli lavora e non semplicemente passeggia.  Se infatti è oramai chiaro che la ztl del mare non ha prodotto riduzione dell'inquinamento  ( analizzando i dati delle centraline ARPA si può notare anzi un peggioramento della qualità dell'aria con e senza la ztl del mare fra il 2011 ed il 2012), se è evidente a tutti che il lungomare liberato attrae migliaia di persone solo in caso di grandi eventi o nei weekend dei mesi primaverili ed autunnali, se è palese che via Caracciolo sia un deserto di asfalto durante i giorni feriali, in pochi al comune si sono mossi per modificare un dispositivo che non funziona.
Sarebbe facile effettuare semplici modifiche (Ad esempio):
  • Riaprire la riviera di Chiaia a tutto il traffico veicolare nei giorni feriali, almeno fino alla chiusura dei cantieri della linea 6 ed al ritorno in funzione di un numero accettabile di bus
  • Riaprire via Caracciolo al traffico nei giorni feriali per il tratto antistante la villa comunale (da via Dohrn a piazza Vittoria)
  • Pedonalizzare in via definitiva via Caracciolo dinanzi alla rotonda Diaz e via Partenope almeno di sera e nei weekend
  • definire la ztl di Chiaia come la somma delle tante piccole ztl interne
Una via intermedia, realizzata per gradi, farebbe contenti tutti, nella consapevolezza che gli interventi veri vanno fatti per potenziare il trasporto pubblico locale e che qualsiasi provvedimento o discussione sulla mobilità sostenibile senza trasporti pubblici perde valore.
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