Sciopero trasporti 3 giugno a Napoli: orari bus e metro


Per lunedì 3 giugno 2013 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda la città di Napoli, lo sciopero interesserà bus e treni con le seguenti modalità (orari dello sciopero e fasce garantite):

Bus ANM (dal sito dell'azienda napoletana di mobilità)
Garantito il servizio nelle fasce orarie 5:30 - 8:30 (ultima partenza ore 8:00) e 17:00 - 20:00 (ultima partenza ore 19:30)

Circumvesuviana
Sul sito EAV Campania è stato pubblicato un comunicato riguardante i treni della Circumvesuviana.
La fascia garantita di funzionamento riguarderà i treni che partono dai capolinea dalle ore 6.18 alle ore 8.02 e dalle ore 13.18 alle ore 17.32

Al momento non è stato pubblicato nulla sul sito di Metro Napoli per quanto riguarda eventuale adesione allo sciopero di metro e funicolari.
Aggiornamento del 3 giugno: cancelli aperti sia per quanto riguarda le stazioni della metropolitana linea 1 che per quanto riguarda la cumana. Si presume pertanto che il servizio sia più o meno regolare.



Napoli allerta meteo 31 maggio: piogge, venti e mare mosso

 

Ampiamente fuori stagione, la protezione civile ha diramato un comunicato di allerta meteo ("avverse condizioni meteo") che interesserà Napoli e dintorni a partire dalle ore 8.00 di domani 31 maggio 2013 per 24-36 ore.  Si prevedono precipitazioni anche a carattere temporalesco, venti forti e mare agitato.  Chi aspettava l'arrivo di giugno per inaugurare finalmente la stagione balneare dovrà attendere ancora.  Guardando le previsioni meteo, la giornata di domani sarà caratterizzata da ampia variabilità con "temporali e schiarite", mentre per sabato è prevista una giornata di pioggia, con possibili rovesci a carattere temporalesco.

Disservizi nei Trasporti a Napoli: ancora una giornata di calvario?

La pagina facebook di ANM, sempre aggiornata su problemi e disservizi

Anche la giornata di oggi si preannuncia un calvario per i pendolari che utilizzano i bus ANM. Già stamattina sono numerose le segnalazioni di disservizi pubblicate sulla pagina facebook dell'azienda napoletana di mobilità.
In particolare alle ore 8.45 già erano segnalati disservizi ed irregolarità sulle seguenti linee:
  • Linee C24 - C62 - C41 temporaneamente sospese.
  • Linea 192 temporaneamente sospesa.
  • Linee R6 - 140 irregolari.  
  •  
Aggiornamenti:
  • Linee C51-C52-C53 e C3 sono momentaneamente sospese.
    Linea C67 irregolare.
Fortunatamente, almeno la notizia peggiore di ieri, ovvero che un bus della linea 151 era bruciato in galleria laziale, si è dimostrata falsa, come da nota pubblicata sulla pagina facebook di ANM
Buonasera, desideriamo informare tutti i clienti che le foto riportate sul web di un bus bruciato, relative alla notizia di un mezzo ANM incendiatosi ieri sotto la galleria laziale, sono immagini di repertorio. il Bus della linea 151 non ha mai preso fuoco. Il fumo che si è diffuso nella galleria è stato dovuto alla rottura di una turbina con conseguente caduta di olio sul motore caldo. L'autista ha fatto scendere i clienti alla prima fermata utile. Complimenti a lui per la calma e la professionalità dimostrate.
Fra l'altro la fotografia utilizzata da il Mattino, di repertorio, era riferita ad un incidente avvenuto in altra regione. Da sottolineare la grande utilità che i servizi "social" di ANM hanno, in quanto aggiornano in tempo praticamente reale gli utenti dei problemi sulle varie linee.

Lo zoo di Napoli è aperto, tutti allo zoo!


Mentre sono riprese le trattative per salvare il giardino zoologico di Napoli dall'oblio legato al fallimento del vetusto complesso Edenlandia-zoo di Fuorigrotta, con l'imprenditore napoletano Floro Flores pronto ad investire sei milioni di euro per trasformare finalmente lo zoo di Napoli in un moderno bioparco, senza le vetuste gabbie e con maggiori spazi per gli animali, sulla falsariga dei grandi successi in termini di affluenza di pubblico di Berlino o Roma,  continuano le iniziative di singoli gruppi di cittadini per cercare di tutelare sia i lavoratori che gli animali ospitati nella struttura, sia per ricordare a tutti che lo zoo di Napoli è ancora aperto e che continua ad essere un luogo ideale per i bambini grazie anche alla lussureggiante vegetazione, in parte esotica.  
Per sabato 1 giugno è stato promosso su facebook un evento "Tutti allo zoo"  in cui, oltre a spingere a visitare il giardino zoologico, si invita anche a portare cibo gradito agli animali ospitati ed indicato dai dipendenti: frutta, mele, carote e patate.
Che aspettate? Tutti allo zoo di Napoli!!!!  

Una casa invasa da gommapiuma - succede a Napoli... ed era un'installazione artistica "Naples in the foam"


Una casa invasa da... gommapiuma, con balconi e finestre pieni zeppi di gommapiuma di ogni colore e dimensione.  L'incredibile ed inusuale fotografia è stata scattata domenica pomeriggio a Napoli, quartiere Chiaia, pieno centro.  Se qualcuno ha una spiegazione valida che dia senso a quanto fotografato è pregato di pubblicarla come commento.  Dato per scontato che non sia un'installazione artistica, chi scrive ovviamente ritiene poco plausibile anche l'ipotesi che sia un magazzino di un tappezziere, dato che poco senso avrebbe esporre gli interni di cuscini e divani alle intemperie...

Aggiornamento:
Svelato l'arcano, si tratta davvero di un'installazione artistica dell'austriaco Josef Trattner, ospitata nello spazio Le 4 Pareti di Maria Giovanna Villari, in via Fiorelli 12.
L'opera si intitola "NAples in the foam" (Napoli nella schiuma) facendo riferimento all'uso di spugna e gommapiuma porose per l'installazione.


Catene e bici arrugginite, Napoli in bici...



Una bicicletta arrugginita attaccata ad uno dei nuovi stalli con enormi catene e lucchetti, le ruote sgonfie e un portapacchi da scooter montato sulla ruota posteriore. Che il rapporto fra Napoli e le biciclette sia particolare è cosa abbastanza nota, ma in alcuni casi la realtà supera di gran lunga la fantasia. 
La curiosa fotografia è stata scattata davanti a La Feltrinelli di via Santa Caterina da Siena (piazza dei Martiri).


Sulle polemiche post concerto di Springsteen


Lo spettacolare concerto di Bruce Springsteen si è concluso con l'ormai tradizionale strascico polemico che contraddistingue tutte le iniziative sportive o artistiche promosse dal sindaco de Magistris e dall'attuale amministrazione. 
Per i pochi che non ne fossero a conoscenza, la linea adottata dall'amministrazione per riportare la grande musica in una città che non ha spazi dedicati nè investe per realizzarli  è quella di "regalare" di fatto l'uso di piazza del Plebiscito concedendo uno sconto del 99% della tassa di occupazione del suolo pubblico (la COSAP), come accaduto anche nel caso di Springsteen con delibera 382/2013 del 20 maggio 2013 (pubblicata sul blog del consigliere comunale Gennaro Esposito).
Tralasciando dietrologie esagerate e prese di posizione meramente politiche, bisognerebbe cercare di capire se la linea d'azione riguardante la promozione turistica della città di Napoli sia condivisibile o meno.   Se infatti  per i fautori della "rivoluzione arancione" l'organizzazione di grandi eventi contribuisce a rilanciare l'immagine di Napoli, a far dimenticare periodi bui per la città e porta direttamente od indirettamente ad un incremento del flusso turistico. In tal senso è ammesso che la piazza simbolo di Napoli venga concessa gratuitamente a privati per diversi giorni, con una piccola perdita economica nell'immediato  (i pagamenti degli straordinari a dipendenti metronapoli, ASIA, etc.), anche perchè - sempre secondo alcuni - in altra maniera grandi eventi come i concerti di Pausini, Ligabue, Springsteen non potrebbero essere realizzati perchè nessuno verrebbe a Napoli pagando qualcosa.

Chi scrive, pur comprendendo in parte le ragioni di tale scelta, avrebbe preferito che lo sconto fosse minore - comunque notevole-  e che quindi per ogni concerto il "guadagno" del comune a fronte dei milioni incassati ogni volta dagli organizzatori potesse aggirarsi su cifre più prossime ai 50000 - 100000 euro che ai decisi 5000-10000. In una città come Napoli in cui il comune non ha fondi e denaro necessari per ripulire anche un solo monumento lordato da atti vandalici, sarebbe quanto meno auspicabile il pagamento con uno sconto che possa contribuire alla pulizia, ancor prima che al restauro, dei monumenti equestri di Antonio Canova presenti in piazza o dei leoni del colonnato di San Francesco di Paola, giusto per fare due esempi legati a piazza del Plebiscito.
Impegnarsi poi nella ricostruzione del Mario Argento potrebbe essere una strada ottima per dare finalmente a Napoli una casa per il basket e per la musica... 


Napoli: inizia il restauro di palazzo Penne

la facciata di Palazzo Penne con il caratteristico bugnato

Dopo anni di degrado e di abbandono è iniziato il restauro dello storico Palazzo Penne, palazzo rinascimentale costruito nel XV secolo, esempio raro e pregevole di architettura di epoca angioina a Napoli. Da alcuni giorni infatti, come già annunciato un paio di mesi fa dall'assessore ai lavori pubblici Edoardo Cosenza della Regione Campania, è iniziata la fase preliminare dei lavori di quello che sarà il primo restauro "ecosostenibile" di un palazzo monumentale campano, di proprietà da una decina d'anni della Regione, realizzato nell'ambito di un progetto del Miur.
Il restauro sarà finanziato da oltre 13 milioni di euro provenienti da fondi POR-FESR 2007-2013.   Per puro caso l'inizio dei lavori di restauro è coinciso con la notizia dell'assoluzione di Bassolino e Ciriello dall'accusa di di danneggiamento di beni di interesse storico per mancato intervento sull'edificio quattrocentesco.
Chissà che a qualcuno non venga in mente di restaurare anche l'antico banco dell'acqua "di zi' Nennella", sito proprio davanti allo storico palazzo in piazza Teodoro Monticelli. 

In giro per Napoli sul tram storico - la domenica fino a fine giugno

Il tram storico in servizio - foto di Augusto Cracco da mondotram

A Napoli da alcune settimane è possibile prendere un tram e tornare indietro nel passato, di oltre sessant'anni.  Il tram storico 1029, uscito dalle Officine Ferroviarie Meridionali nel 1935, è tornato a percorrere il percorso di un tempo, la linea 2 da San Giovanni a Poggioreale, la domenica ed i giorni festivi, dalle 10.00 alle 16.30, almeno fino a fine giugno 2013. Come quella della maggior parte dei tram di Napoli, almeno di quelli precedenti i tecnologici Sirio, la storia del 1029 è costellata di ricostruzioni, modifiche, cambi di livrea, nel corso di una vita sui binari dal 1935 fino al 1995, passata sulle linee 1, 2 e 3 (finchè questa è esistita).  Il percorso di ricostruzione del tram in modo tale da riportarlo alla forma di un tempo è durato alcuni anni e si è concluso nel 2012, all'interno del deposito di San Giovanni, ad opera di appassionati e dipendenti dell'attuale ANM, un tempo ATAN:  oltre al salvataggio di alcuni pezzi originali (tetto, pavimento), sono stati ricostruiti tutti gli interni in legno e resi a norma gli apparati elettrici.  Su mondotram sono riportate numerose immagini storiche del tram 1029,"la dieciventinove", nelle diverse livree, nonchè un vero e proprio reportage fotografico del percorso di ricostruzione e restauro del tram storico

Tripadvisor: Napoli quinta meta in Italia, 25ma in Europa... c'è da festeggiare?

panorama di Napoli da Posillipo
C'è chi festeggia per la posizione che Napoli ha nel Travellers Choice 2013 di Tripadvisor, la lista delle migliori destinazioni secondo il famoso sito di recensioni.
Sinceramente chi scrive non ritiene che Napoli abbia ottenuto la posizione che meriterebbe, perchè il quinto posto in Italia è dietro non solo Roma, Firenze e Venezia, ma anche Milano che non ha un patrimonio artistico e culturale paragonabile a quello partenopeo. Del resto la venticinquesima posizione fra le mete turistiche europee colloca Napoli  dietro la piccola Oia (sull'isola di Santorini), Zermatt in Svizzera, Cracovia in Polonia.   Ovviamente si tratta di una classifica che non vale molto, di sicuro non è motivo di grande vanto, dato che Napoli ha il centro storico più grande d'Europa, interamente tutelato come patrimonio dell'umanità UNESCO.

Bruce Springsteen in concerto a Napoli il 23 maggio: dispositivi traffico, orari, info

Il palco in allestimento in piazza del Plebiscito

Giovedì 23 maggio 2013 Bruce Springsteen e la sua E Street Band si esibiranno in concerto nella splendida cornice di Piazza del Plebiscito a Napoli, a partire dalle ore 20.00  (apertura porte ore 14.00), per la prima delle quattro tappe italiane del tour 2013.  In questi giorni la piazza è infatti occupata dal cantiere dell'enorme palco, con torri alte oltre 50 metri,  in attesa del concerto. 
Nonostante il grande nome, Napoli ha reagito in maniera buona ma non eccezionale all'evento, dato che a tre giorni dall'arrivo del "Boss" sono ancora molti i biglietti disponibili (la settimana scorsa ne erano ancora disponibili 5000 (il 20%) circa sui 25000 totali, in parte - circa il 30% - venduti all'estero), complice probabilmente il prezzo non proprio popolare considerato che il concerto si tiene in una pubblica piazza,  non meno di 75 euro fra costo del biglietto e diritti di agenzia. Di sicuro si tratterà di un evento unico per i fan partenopei di Springsteen.
Aggiornamento: Le previsioni meteo per la serata indicano probabilità di rovesci anche a carattere temporalesco. 

Per l'occasione verranno potenziati i trasporti su rotaia, con la metropolitana linea 1 e le funicolari centrale e Chiaia in funzione fino alle ore 2.00.  

 Metropolitana linea 1 (Dante-Piscinola)
Ultimo treno da Dante ore 1.30 (ore 1.00 da Piscinola)
Funicolari Centrale e Chiaia aperte con ultima corsa alle ore 2.00 del mattino
Per quanto riguarda i bus, ANM in una nota comunica che "In occasione del concerto di Bruce Springsteen tutte le linee dirette a piazza Trieste e Trento limiteranno a Cavalli di Bronzo".
Il comune ha poi predisposto un particolare dispositivo di limitazioni al traffico che interesserà mercoledì 22 e soprattutto giovedì 23 maggio l'intera zona intorno a piazza del Plebiscito (qui l'ordinanza sindacale):
Il 23 maggio dalle ore 1.00 fino a cessate esigenze:
  • Divieto di transito in piazza Plebiscito nelle due carreggiate dinanzi rispettivamente la Prefettura ed il Commiliter
  • Divieto di transito (eccetto residenti, taxi, disabili, forze dell'ordine, etc.):
    • Via Solitaria, piazzetta Salazar, Rampe Paggeria (qui senso unico alternato)
    • piazza Santa Maria degli Angeli, via Serra, piazza Carolina, Via Chiaia, via Monte di Dio
    • via Vittorio Emanuele III dalla confluenza con piazza Municipio, via san Carlo, piazza Trieste e Trento, via Nardones
    • via Cesario Console da via Santa Lucia verso Piazza del Plebiscito
    • via Filangieri di Candida Gonzaga (noto come "cavalli di bronzo")
  • doppio senso in via Chiaia da piazza Carolina a a piazza Trieste e Trento
Dall'ordinanza è poi possibile ricavare altre informazioni aggiuntive, come l'istituzione di divieti di sosta e simili.
Non è noto quanto l'organizzazione del concerto abbia pagato il comune di Napoli per l'occupazione di suolo pubblico per i giorni necessari a preparare il grande evento, quel che si sa è che per i concerti di Ligabue e di Pausini l'anno scorso il comune concesse uno sconto di circa il 99%, in pratica facendosi pagare cifre prossime ai 10.000 euro per l'occupazione per giorni di una delle piazze simbolo di Napoli, fra le più grandi in città, puntando sul ritorno  d'immagine ed economico legato alla presenza dei fan.  Di sicuro, dato che dalla vendita dei biglietti si incasserà una cifra prossima al milione e mezzo di euro, una cifra ancorchè bassa che però permetta di restaurare i monumenti equestri presenti in piazza  non sarebbe stata una scelta errata nè controproducente.


Ricerca: nello spazio un esperimento da Napoli

La home page dell'Istituto Motori - CNR

Nella missione "Volare" che porterà l'astronauta siciliano Luca Parmitano sulla stazione spaziale ISS a fine maggio 2013 ci sarà anche un po' di Napoli.  Come già anticipato su alcuni siti di settore e sulle pagine di ASI, CIRA ed ESA e come appreso qualche giorno fa dal Tg2 (qui il servizio), durante la prossima missione spaziale cui parteciperà Parmitano verranno effettuati una serie di test ed esperimenti su combustibili in condizioni di microgravità progettati e coordinati dall'Istituto Motori del CNR di Napoli. In particolare, come si apprende sfogliando la pagina della NASA relativa all 'ICE (Italian Combustion Experiment), questo il nome dell'esperimento napoletano che sarà effettuato in orbita intorno alla Terra, il progetto coordinato dal dott. Patrizio Massoli (principal investigator), con l'ausilio della dott.ssa Raffaela Calabria, sarà incentrato sullo studio dell'evaporazione e della combustione di goccioline di biocombustibili di ultima generazione o di loro surrogati fondamentali.  L'esperimento fa parte di una serie più ampia di test che rientrano nel progetto denominato FLEX-ICE-GA (acronimo di Flame Extinguishment Experiment Italian Combustion Experiment for Green Air ) cui partecipano scienziati americani ed italiani, attraverso l'ASI e, appunto, l'Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Link all'articolo sul tema pubblicato su Le Scienze il 29 maggio 2013

Bus turistici fuori posto in una domenica di turismo a Napoli


Piccole note stonate in una domenica piena di turisti in centro antico di Napoli, complice anche la presenza in contemporanea di due enormi navi da crociera (Costa Favolosa e Ruby Princess) nonchè di una terza più piccolina (Ocean Princess), i soliti venditori ambulanti di borse contraffatte lungo via San Biagio dei Librai e  la presenza sulla corsia preferenziale di via Monteoliveto (davanti a Palazzo Gravina) di tre bus turistici, due dedicati ai gruppi Costa Crociere 64 e 65 (in giro per Spaccanapoli) ed uno con targa tedesca, parcheggiati in attesa del ritorno dei propri occupanti in barba ad ogni disposizione comunale e codice della strada.

Notte dei musei 2013 a Napoli: programma aperture ed eventi

Cortile del palazzo reale di Napoli  da fotografiareale.com

Sabato 18 maggio sarà il giorno della "Notte dei Musei 2013", con l'apertura gratuita dalle ore 20.00 alle 24.00 di musei ed aree archeologiche in tutta Italia. Per quanto concerne Napoli, dal programma della notte dei musei si vogliono evidenziare le seguenti aperture /mostre/eventi:

I musei della Federico II 
con conferenze, visite guidate (dalle 13.00 alle 16.00 a Real Museo Mineralogico, Museo Zoologico, Museo di Antropologia, Museo di Fisica, Museo di Paleontologia, Museo di anatomia Veterinaria), visita serale al Chiostro ex convento dei Francescani Osservanti e spettacoli notturni.

Luoghi d'arte statali visitabili il 18 maggio gratuitamente (dal sito del comune di Napoli)
Archivio di Stato di Napoli

18.00 - 24.00
Museo Archeologico Nazionale

20.00 - 24.00
Palazzo Reale

18.00 - 24.00
Certosa e Museo di San Martino

18.00 - 24.00
Museo Pignatelli

18.00 - 24.00
Museo di Capodimonte

18.00 - 24.00
Castel Sant'Elmo

18.00 - 24.00
Museo Duca di Martina e Villa Floridiana

18.00 - 24.00

 Altre aperture straordinarie statali
Apertura straordinaria serale del Castel Nuovo e del museo civico di Napoli
ore 19.00 - 22.00  - ingresso gratuito

Apertura straordinaria serale del complesso di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco
dalle 19.00 alle 23.00 a pagamento (4 euro)

Diario d'artista di Peppe Barra nel teatro di corte del Palazzo reale
dalle 20.00 alle 24.00 - gratuito fino ad esaurimento posti
Mostra "Restituzioni 2013" a Palazzo Zevallos di Stigliano (via Toledo) più concerto
dalle 20 alle 24 - ingresso libero

Apertura serale del museo del Mare 
Chiostro monumentale dei Girolamini
Proiezione film documentario, performance teatrali, visite alla quadreria  ed alla chiesa
previsto contributo di euro 3 con degustazione "tarallucci e vino"

Bandiera blu FEE 2013: Napoli e Campania confermano le bandiere del 2012

Positano dal sentiero degli dei: si distinguono la spiaggia grande e quella di Fornillo
Tutte confermate per il 2013 le 13 bandiere blu FEE in Campania, assegnate a due comuni nella provincia di Napoli (Massa Lubrense ed Anacapri) ed a undici in provincia di Salerno ( Vibonati, Centola - Palinuro, Casal Velino, Sapri, Montecorice-Agnone - Agnone e Capitello, Pisciotta, Ascea Velia, Pollica - Acciaroli e Pioppi, Castellabate, Agropoli, Positano). 
Per quanto riguarda la provincia di Napoli, in particolare, Massa Lubrense conferma le due spiagge (Marina del Cantone, Marina di Puolo) già presenti oramai da cinque anni nel prestigioso club delle spiagge bandiera blu FEE, mentre Anacapri è presente con Gradola e Punta Faro.  Per quanto concerne poi le bandiere BLU delle "marinas", Capri e Pozzuoli mantengono la bandiera blu per i propri porti turistici.
Colpisce in positivo, come del resto ogni anno, la presenza di Massa Lubrense, unico comune del golfo di Napoli a potersi fregiare dell'ambita bandiera, in quanto l'unica spiaggia bandiera blu in Campania che non si affaccia nel golfo di Salerno è proprio marina di Puolo, distante poche miglia da Sorrento, la cui spiaggia principale per alcune settimane, fra metà aprile e inizio maggio, è stata interdetta alla balneazione.

Napoli: Ancora rifiuti per strada grazie all'inciviltà di alcuni


L'inciviltà di alcuni è oramai giunta a livello tale che diversi punti della città sono diventati discariche abusive abituali, in barba alle segnalazioni dei cittadini, alla buona volontà di diversi consiglieri municipali e comunali, al senso civico. In via Sant'Aspreno, sulla facciata laterale del palazzo della Borsa, dopo le segnalazioni di inizio maggio era stato rimosso il cumulo di rifiuti ingombranti (materassi, mobili, un divano) nella notte fra il 7 e 8 maggio...  stamattina nuovamente accanto ai cassonetti di rifiuti era in bella mostra un intero mobile in legno smontato.  All'angolo fra via Porta di Massa e via degli Scoppettieri (facciata laterale della facoltà di lettere della Federico II) lunedì era stato segnalato un ammasso di cartoni "condito" da un bel frigorifero abbandonato. ASIA è intervenuta prontamente su segnalazione non solo di chi scrive ma anche di almeno un consigliere comunale: il frigorifero è stato rimosso in 24 ore ma, dato che incredibilmente ogni dipendente ASIA sembra specializzato solo ed esclusivamente per rimuovere un determinato tipo di rifiuto e probabilmente la comunicazione fra i vari dipendenti è difficile e complessa, i cartoni sono rimasti. In aggiunta sono comparsi ulteriori rifiuti, fino a mostrare a studenti (migliaia) e turisti quel che appare in foto sulla destra. 
Purtroppo è così in buona parte della città, si può persino incontrare un bidet o un gabinetto camminando per il centro antico (accade ad esempio in piazza Ecce Homo),  purtroppo Napoli non è ancora una città pulita per colpa di persone che meriterebbero di essere rinchiuse in una discarica vera.

Piazza Amedeo: la magnolia malata


Non è in buone condizioni l'enorme magnolia da decenni simbolo di piazza Amedeo a Napoli. Come notato da alcuni e come in parte si può vedere dalla foto, il grande albero che appare nelle cartoline della piazza sin dagli anni '50 presenta foglie ingiallite e rivolte verso il basso, sintomo di un malessere che, se trascurato, potrebbe portare all'abbattimento della pianta.  Più che il traffico, da sempre caotico nella zona, potrebbe aver nel lungo periodo danneggiato l'albero la pavimentazione a forma di vulcano, a meno che non vi sia stato l'intervento di qualche delinquente che possa aver in qualche modo avvelenato la pianta.

Frigoriferi e cartoni in pieno centro, ancora una volta

Ancora una volta l'angolo fra via porta di Massa e via degli scoppettieri è invaso dai rifiuti ingombranti: un frigorifero, decine di cartoni ed altri rifiuti indifferenziati. Purtroppo l'angolo del palazzo della facoltà di lettere di fronte al parking porto ed alla facoltà di giurisprudenza della Federico II, nonostante sia interessato da un enorme flusso di persone (in massima parte studenti universitari ma anche numerosi turisti) , è come spesso accade trasformato in discarica abusiva.  (le foto di aprile 2013 e di settembre-ottobre 2012).
Come al solito all'inciviltà delle persone si aggiunge l'inerzia di ASIA nel gestire tali situazioni di emergenza: sarebbe assurdo immaginare infatti che i dipendenti di ASIA NON si mettano a segnalare ai propri colleghi situazioni di degrado mentre svolgono il proprio mestiere.  Non può essere demandato sempre alla buona volontà del singolo cittadino il segnalare tali episodi (in questi casi dovrebbe andar bene il numero verde  ASIA Napoli,  800161010, attivo fino alle 18.00 mentre la pagina ufficiale su facebook "non sostituisce" il canale telefonico... ).

Passeggiando per Napoli canticchiando oi vita oi vita mia...


Ballerine di flamengo in metropolitana, un intero marciapiede di via Toledo occupato per centinaia di metri da alunni delle scuole superiori intenti ad intonare le note di O Surdato 'nnamurato, con ogni strumento musicale, nell'ambito della iniziativa per il maggio dei monumenti 3 Km di Musica… e tante note ancora” (dal centro al mare) ed ancora, in piazza del Plebiscito, voci e pianoforte a dar spettacolo, Bimbimbici e la fanfara dei vigili del fuoco. E' la Napoli del maggio dei monumenti che dà il meglio di sè.   Peccato solo per i bus troppo affollati e per i soliti venditori abusivi.  In questi giorni è evidente il numero di turisti presenti in città, mappe o guide in una mano e macchina fotografica al collo, anche al di fuori degli orari dedicati ai turisti delle navi da crociera, che ovviamente rappresentano la stragrande maggioranza dei turisti che passeggiano di mattina a Spaccanapoli.  Più delle regate e delle biciclette può e deve ovviamente Napoli puntare sulla propria bellezza e sui propri monumenti, magari partendo anche dalle immagini della città mostrate proprio durante gli eventi sportivi.

ZTL e traffico a Chiaia: una proposta alternativa (sempre la stessa...da un anno...)

Pasquetta a via Partenope, Napoli

Se la "ztl del mare" era "nata sbagliata", provvedimento straordinario trasformato in ordinario, di sicuro non è studiato bene l'attuale dispositivo di traffico che ne ha decretato la sospensione fino al 30 settembre.  Il traffico nel tratto aperto di via Caracciolo nelle ore di punta è notevole, come del resto lo era quello lungo la riviera di Chiaia (aperta) in pari condizioni.  Il motivo, tanto semplice da essere trascurato, è che da sola la riviera di Chiaia (o l'alternativa accoppiata viale Dohrn-via Caracciolo lato villa Comunale) non è in grado di sostenere l'intero flusso di auto che attraversa la città nelle ore di punta, in un periodo in cui acquistare un biglietto UNiCO è un po' come comprare un gratta&vinci il cui premio più difficile da ottenere sia quello di vedere arrivare un bus in orario e con frequenze degne di una metropoli.
Ancora una volta, come già scritto oltre un anno fa e come del resto condiviso da molti, la proposta di chi scrive è un piano di mobilità alternativo per Chiaia che venga incontro alle esigenze di tutti:
  1. Pedonalizzazione di via Partenope e via Caracciolo (da piazza della Repubblica a incrocio con viale Dohrn) 
  2. Apertura al traffico veicolare della Riviera di Chiaia E di via Dohrn - via Caracciolo (lato villa comunale) quanto meno nei giorni feriali
  3. Istituzione di una zona a traffico limitato "di Chiaia" a fini commerciali (con due distinte fasce orarie, mattutina e pomeridiana) che possa interessare le strade interne alla riviera di Chiaia (Via Morelli, piazza dei Martiri, via dei Mille etc. etc. fino a via Carducci esclusa).   (Quanto meno nei weekend)
Come qualcuno ha fatto notare nel gruppo facebook dedicato alla mobilità sostenibile a Napoli, una proposta di questo tipo, per quanto valida, è inascoltata e non piace soprattutto ai "fan" delle soluzioni estreme (ztl e pedonalizzazioni totali da una parte, riaperture complete dall'altra).
Eppure la crisi del trasporto pubblico ed i dati relativi all'inquinamento raccolti dalle centraline ARPA (180 sforamenti per quanto concerne il particolato PM10 nelle otto centraline operative dal primo gennaio a ieri, il doppio rispetto all'anno scorso) mostrano che i provvedimenti finora adottati sono inadatti in questo determinato momento storico, così come il grande successo di pubblico sul lungomare nei giorni di festa ha evidenziato quanto sia importante uno spazio di tal tipo per la città.


































Guida fotografica di Napoli: le strade, gli itinerari, i luoghi simbolo - (2a edizione )


La seconda edizione della guida fotografica di Napoli di laboratorionapoletano.com,  vuole essere una raccolta fotografica delle meraviglie di Napoli, città unica al mondo il cui centro storico - il più grande d'Europa - è stato riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.  Napoli consta di migliaia di monumenti e luoghi degni di nota, di quasi CINQUECENTO chiese (448), circa CENTO chiostri, oltre TRENTA musei.  Napoli, con la sua profonda stratificazione storico, culturale ed artistica, sembra quasi aver assorbito completamente, senza abbandonare nulla, i quasi tre millenni di esistenza dalla fondazione dei primi nuclei di quel che diverrà Partenope e poi Napoli sull'isolotto di Megaride e sulla collina di Pizzofalcone. A differenza della maggioranza delle città d'arte, infatti, passeggiando per Napoli si possono seguire itinerari legati ad epoche storiche profondamente differenti, dai percorsi archeologici attraverso le mura, le botteghe, le vie della Neapolis greco-romana, fino a giungere agli itinerari alla ricerca della Napoli liberty ed oltre ancora nel tempo, fino alle skyline ben poco europee del Centro Direzionale progettato dal celebre Kenzo Tange. Avendo avuto sempre un ruolo importante, anche se spesso non fondamentale, nella storia della penisola italiana e dell'Europa, la città di Napoli può infatti vantare al contempo sublimi opere d'arte di epoche del tutto differenti.
Stante l'enorme patrimonio storico ed artistico presente in città, come già scritto in passato, questa guida pertanto non ha la pretesa di essere in alcun modo esaustiva, ma raccoglie semplicemente tutte le fotografie, itinerari, mini guide e simili pubblicati su questo blog e su fotografiareale.com, con particolare riguardo a  luoghi e monumenti, non necessariamente di primo piano, magari al di fuori dei soliti  percorsi suggeriti per visitare la città di Napoli. (Sono al momento oltre 100 le fotografie di Napoli pubblicate nella guida).

Le strade di Napoli - itinerari turistici, strade e vicoli della città
Vicoli di Napoli:

Pendino Santa Barbara
Vico Portacarrese a Montecalvario
Rampe di Montemiletto (Ventaglieri)
Vicolo cieco in via Santa Chiara
Vico del Fico al Purgatorio

Vicoletto Sant'Arpino
Pendino Santa Barbara e panni stesi 

 Itinerario Dall'Antico Porto (piazza Borsa) a via Mezzocannone (itinerario e foto)
   Banchi Nuovi e Santa Maria la Nova (itinerario e foto, 2010)
   la banca dell'acqua di zi' Nennella
Palazzo Penne (Banchi Nuovi) in ristrutturazione
LArgo San Giovanni Maggiore (Palazzo Giusso - cappella dei Pappacoda)
Piazza Dante 
La Napoli di Via Toledo (dallo Spirito Santo a Piazza Trieste e Trento)
via Toledo deserta (tratto da piazza Carità a piazza Dante)
Via Diaz dopo l'inaugurazione della stazione Toledo (autunno 2012) 
Piazza Borsa  / Piazza Borsa di sera dall'alto
Il rettifilo (Corso Umberto I) 
Il rettifilo e l'università dall'alto

Il decumano inferiore (Spaccanapoli)  (itinerario e foto)
 Spaccanapoli  Spaccanapoli reflections
 Il Corpo di Napoli
 Piazza San Domenico Maggiore
Facciata di San Domenico Maggiore 
Via Medina: dagli angioini ai tempi nostri  (itinerario e foto)

Il Decumano superiore (via Tribunali)
Il campanile più antico di Napoli e la cappella Pontano


Via Partenope di notte
Via Acton e Darsena 
Darsena Acton prima dell'alba
Piazza del Plebiscito
Gradini Francesco d'Andrea (via Filangieri/ via dei Mille)


I Luoghi di Napoli: parchi, fontane, chiese, chiostri castelli e monumenti


Fontane di Napoli
Fontana di Monteoliveto
Fontana del Sebeto
Fontana del gigante
Fontana del Nettuno
Fontana delle paparelle o della tazza di porfido
Fontana della Maruzza


Chiese e Chiostri di Napoli
San Giovanni Maggiore
San Francesco di Paola
Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi (chiusa)
San Marcellino e Festo (il chiostro)
Il Campanile di Santa Chiara (riflesso nella pozzanghera)
Chiostro grande di San Martino
Chiostro piccolo di Santa Maria la Nova
Sant'Aspreno al Porto con ipogeo paleocristiano 
 L'Arco di Sant'Eligio Maggiore
La cupola della basilica dello Spirito Santo in via Toledo 
Chiesa di San Biagio Maggiore 
Chiesa di San Gennaro all'Olmo 
Chiostro di Santa Chiara a 360°
La cupola della chiesa di San Pietro Martire
San Domenico Maggiore (facciata principale)
Santa Maria di Portosalvo 
Santa Maria di Donnalbina




Nisida, Bagnoli e Posillipo da Pozzuoli
Il pontile Nord di Bagnoli
Nisida 
Nisida, Miseno, Procida e Ischia in controluce
Borgo Marinari
Cala Trentaremi vista dal parco Virgiliano
Il porto di Napoli e la La Stazione Marittima 
Fuorigrotta e golfo di Pozzuoli visti da via Caravaggio


Il lungomare di Napoli (itinerario, 2010)
Un lampione sul mare (da piazza Vittoria)
gabbiani alla rotonda Diaz
Un gabbiano e Castel dell'Ovo 
Via Caracciolo durante le WS di America's cup
Ragazzi sugli scogli e barche a vela
Pescatori sugli scogli di via Partenope
Napoli all'alba con vecchia barca (via Nazario Sauro)


Cimitero delle fontanelle - guida fotografica


I parchi di Napoli:
Parco Virgiliano di Posillipo

Villa Comunale
Villa Pignatelli
Parco del Poggio (Colli Aminei)
Giardino zoologico di Napoli
Villa Floridiana

Stazione metropolitana archeologica "Neapolis"

Museo ferroviario nazionale di Pietrarsa






Castel Nuovo ed il museo civico
La porta di bronzo del Maschio Angioino
Una necropoli sotto il Maschio Angioino (sala dell'armeria)
Museo di Paleontologia - Napoli (largo San Marcellino)






Museo Archeologico Nazionale

Il leone posto dinanzi allo scalone principale
L'Atlante Farnese





Terme romane di via Terracina
La crypta neapolitana o grotta di Posillipo

L'acquario di Napoli nella stazione zoologica Anton Dohrn

Napoli: il decumano inferiore (spaccanapoli), itinerario turistico - fotografico da piazza del Gesù a piazza San Domenico Maggiore

piazza del Gesù con Santa Chiara sulla destra e Gesù Nuovo sulla sinistra

Spaccanapoli è una retta che taglia ed attraversa il cuore storico, artistico, culturale e musicale della città di Napoli, un unico filo conduttore  che congiunge le diverse anime della città, positive o negative che siano, in un miscuglio tale da creare e ricreare continuamente come accade da quasi tremila anni l'essenza unica di una città che non ha eguali al mondo.

Identificata in buona parte con il decumano inferiore della città antica, non è errato scrivere che una più estesa visione di questa strada che taglia la città in due può comprendere la ripida discesa di via Pasquale Scura, via Maddaloni, via Domenico Capitelli, via Benedetto Croce, via San Biagio dei Librai, via Vicaria Vecchia e via Forcella.
Spaccanapoli ed il centro antico visti da San Martino
 La parte centrale di Spaccanapoli corrisponde infatti al decumano inferiore dello schema urbanistico ippodameo, derivato quindi dagli studi dell'architetto ed urbanista Ippodamo di Mileto cui si deve, fra le altre, anche la struttura originaria della città di Atene, e l'attuale conformazione è frutto di una stratificazione che ha visto succedersi greci, romani, normanni, angioini, aragonesi, spagnoli, austriaci nel corso di quasi tre millenni di storia. Il tratto di spaccanapoli oggetto dell'itinerario presentato in questa sede è quello che congiunge Piazza del Gesù Nuovo con Piazza San Domenico Maggiore.  Non è facile compensare in dimensioni adatte al blog un itinerario che voglia attraversare 350 metri colmi di storia, monumenti ed opere di rilevanza internazionale.
L'itinerario
Piazza Trinità Maggiore, nota anche e sopratutto come Piazza del Gesù Nuovo, è uno dei principali crocevia storici e culturali della città, sede di palazzi nobiliari, basiliche importanti, scuole che storicamente hanno avuto rilevanza nei movimenti studenteschi della seconda metà del XX secolo.  Si tratta probabilmente della piazza di Napoli più famosa nel mondo insieme a piazza del Plebiscito, punto di incontro quotidiano di migliaia di turisti sbarcati dalle navi da crociera e desiderosi di scoprire la Napoli antica, secondo luogo di culto principale della città a causa della presenza contemporanea della guglia dell'Immacolata (in parte imbracata causa pericolo di crolli), oggetto di una profonda ed oramai antica processione il giorno 8 dicembre, della chiesa del Gesù Nuovo che ospita, fra l'altro, le spoglie di San Giuseppe Moscati, medico attivo nella Napoli di inizio XX secolo molto amato ed oggetto di devozione popolare, il monastero di Santa Chiara con accanto la basilica, fra i rari esempi del gotico napoletano pervenutici ed il meraviglioso chiostro maiolicato.
La facciata della chiesa del Gesù Nuovo è quel che resta del rinascimentale palazzo Sanseverino, esempio raro di bugnato in città, avvolto nel mistero a causa della presenza di numerosi simboli esoterici sui lati di buona parte delle piramidi del bugnato. Sembra dagli ultimi studi che il messaggio in aramaico altro non sia che un pentagramma con note musicali. 
Ampia descrizione con immagini dell'interno in stile barocco della basilica è su wikipedia.
Simboli aramaici sul bugnato del Gesù Nuovo

Proseguendo lungo via Benedetto Croce si incontra subito la basilica di Santa Chiara.
Come universalmente noto anche grazie alle struggenti note della canzone napoletana "Munasterio 'e santa Chiara  monastero e chiesa furono danneggiate pesantemente dai bombardamenti alleati del 4 agosto del 1943. La chiesa pertanto ha perso ogni sovrastruttura barocca, gran parte delle opere d'arte presenti ed è stata ristrutturata ed in parte ricostruita secondo lo spirito originario. I marmi anneriti del possente monumento funebre di Roberto d'Angio  e quel che resta dei cicli di affeschi di Giotto contribuiscono a comprendere quanto enorme sia stato il danno al patrimonio artistico non solo partenopeo.

Il chiostro di Santa Chiara - foto panoramica a 360°
Fra i tanti (oltre 100) presenti a Napoli, il chiostro maiolicato delle clarisse è probabilmente il più famoso e bello.  Le maioliche sono opera di Donato Massa, in buona parte autore anche dei vasi della farmacia storica degli Incurabili. Ai lati del chiostro principale sono degni di nota anche gli altri chiostri (dei frati minori e "di servizio", che ha conservato l'aspetto gotico originario), nonchè la sala del refettorio e quella delle cappe, corrispondente alle antiche cucine.  Visitando il museo dell'Opera di Santa Chiara (l'accesso al chiostro è infatti a pagamento), oltre ad opere di arte sacra ed a reperti archeologici è possibile sia ammirare un grande presepe tradizionale che soprattutto gli scavi archeologici riguardanti il più grande complesso termale di epoca romana rinvenuto a Napoli.
 Terminata la visita al chiostro si può uscire direttamente su via Santa Chiara, per ammirare alcuni caratteristici vicoli, prima di risalire (sulla destra è la chiesa di San Francesco delle Monache) fino a tornare lungo Spaccanapoli (via Benedetto Croce) all'altezza dell'imponente campanile di Santa Chiara, recentemente ristrutturato.  
Nel tratto di strada fra piazza del Gesù e piazza San Domenico Maggiore sono tanti i palazzi storici degni di nota. Soffermarsi ad ammirare i cortili, gli archi e le curiosità che caratterizzano ciascuna costruzione è quasi inevitabile.  Sulla sinistra, visitabile, è palazzo Venezia con la caratteristica casina pompeiana.  Un po' più avanti, sulla destra, palazzo Carafa della Spina è riconoscibile dalla presenza ai lati del bel portale di due mostri marini marmorei,  ovvero di due "spegni torcia" realizzati recuperando i basamenti di antiche colonne romane.
Giunti in piazza San Domenico Maggiore, tappa gastronomica di fondamentale importanza è la sosta da Scaturchio. Anche se, dopo fallimenti ed amministrazioni controllate, la gestione è più volte cambiata negli ultimi anni, il nome ed il marchio della più famosa pasticceria napoletana sono ancora tali da garantire un assaggio di babà o sfogliatelle, senza dimenticare il "ministeriale", dolce a forma di moneta a base di cioccolato. Restando in tema culinario, negli ultimi anni si è affermata la cucina di Palazzo Petrucci, fra i pochi ristoranti stellati partenopei, nell'omonimo palazzo.  Antonello Petrucci, che acquisì il palazzo a metà del 1400, fu implicato nella congiura dei baroni e condannato a morte: alcune leggende di fantasmi annoverano da allora strane presenze all'interno del palazzo.
San Domenico e la luna...

Al centro della piazza è la guglia omonima, mentre l'intera piazza è dominata dal giallo profilo della zona absidale della basilica. Costruita per volere degli Angioini nel corso del XIII secolo in stile gotico, fu la chiesa principale dei domenicani in città: qui insegnò San Tommaso d'Aquino e furono illustri alunni Tommaso Campanella e Giordano Bruno.  La chiesa fu dapprima modificata nel Rinascimento, quindi nel corso del Seicento, quando assunse l'aspetto barocco attuale.  San Domenico Maggiore fu danneggiata sia durante il regno di Murat (essendo divenuto edificio civile), che durante il periodo di soppressione degli ordini religiosi, che infine a causa dei bombardamenti del 1943.  Ampia descrizione dell'esterno e dell'interno della chiesa su wikipedia.
Interno della basilica di San Domenico Maggiore

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