L'ultimo lavoro di
Nancy Meyers,
è complicato (it's complicated), fa parte delle commedie incentrate sull'amore a cinquant'anni, tanto amato da Hollywood negli ultimi anni, probabilmente a causa dell'età anagrafica di buona parte delle star del cinema americano. Il triangolo amoroso vede ai tre vertici artisti del calibro di
Meryl Streep, la cui interpretazione le è valsa una candidatura ai Golden Globes 2010,
Alec Baldwin e
Steve Martin, da poco visti come presentatori della cerimonia Oscar 2010. E' evidente che un trio del genere garantisca al contempo qualità alla pellicola e spunti comici notevoli, così come è evidente che spalmare la storia su due ore piene può sembrare leggermente eccessivo, con il rischio che alcuni passaggi possano risultare meno frizzanti ed alcune pause evitabili.
Di seguito è in parte enunciata la trama del film.
La storia è incentrata su Jane e Jake Adler, due ultracinquantenni di Santa Barbara divorziati da oltre dieci anni, realizzati nei propri rispettivi lavori - lei è proprietaria di un ristorante / caffetteria, lui è un avvocato -, con tre figli, che, per una serie di casualità si trovano da soli, a New York, seduti su due sgabelli al bar di un hotel, in attesa di festeggiare la laurea dell'unico figlio maschio. Con l'aiuto di qualche bicchiere di troppo i due protagonisti si ritrovano a rinverdire i fasti di un tempo nella stanza d'hotel ed a diventare, loro malgrado, al contempo divorziati ed amanti.
L'inversione dei ruoli, al di là dell'aspetto irreale ed a tratti fantascientifico nella società odierna, con la donna "attempata" che ruba il marito alla "giovane e bela" e diventa così l'amante del proprio ex marito, genera una serie di equivoci ed eventi che sostengono il film e garantiscono al pubblico attimi di puro divertimento.
Al contempo il contrasto fra l'armoniosa famiglia di origine di Jake/Alec, con i figli ormai grandi e quella attuale ,con la moglie che istericamente cerca una nuova gravidanza ed il figlioletto di questa che tende a comandare a bacchetta il patrigno, diverte il pubblico e offre spunti sia di riflessione che di ilarità.
L'entrata in scena di Steve Martin, che da architetto con il compito di ristrutturare la casa di Jane/Meryl si trasforma presto in comico corteggiatore, completa la pellicola.
Pur essendo assicurato il lieto fine, trattandosi di una commedia leggera, va sottolineato che durante la visione del film sono due i "finali" previsti dallo spettatore, in quanto si confrontano la necessità e la voglia da parte di chi ne è uscito anzitempo di ricostruire il gruppo familiare, con tutte le consuetudini ad esso legato, ed il desiderio di riappropriarsi della propria vita e di credere nella possibilità di rivivere esperienze d'amore dopo un matrimonio fallito.
Le due ore passano abbastanza velocemente ed ottima, come sempre del resto, è l'interpretazione di Meryl Streep, che non abbandona i fornelli dopo
Julie&Julia e dà vita ad un personaggio credibile nelle proprie debolezze e proprie indecisioni. Alec Baldwin riesce a scherzare con la propria stazza e Steve Martin è una valida spalla per gag comiche e momenti di riflessione, come sempre dai tempi di Roxanne. Divertente e valida è l'intepretazione di
John Krasinski, uno dei protagonisti della serie tv "The Office", il quale non sfigura dinanzi ai tre mostri sacri protagonisti.
Il film è vedibile nel suo complesso ed in un paio di scene si ride a crepapelle.
Giudizio globale: @@@
Film adatto ai bambini in quanto non vi sono scene particolarmente spinte nè presenza di linguaggio volgare e scene violente. E' evidente che probabilmente un pubblico troppo giovane si potrebbe annoiare, nonostante gli spunti comici.
Visto al Martos Metropolitan, sala 3. La sala, come già scritto più volte, è ampia, comoda, con posti riservati ed ottimo audio e video. L'unica pecca del Metropolitan al momento è l'impossibilità di utilizzare bancomat o carte di credito... pagare solo in contanti è qualcosa di anacronistico.
Il trailer: