Vomero Notte - sabato 29 musica, eventi ed il quartiere chiuso al traffico dalle 17.00


Sabato 29 Settembre 2012 torna dopo anni la notte bianca a Napoli, anche se in versione ridotta sia per quanto riguarda l'estensione (il Vomero è l'unico quartiere interessato) che per programma, dato che la serata è stata organizzata di concerto con i commercianti ed associazioni della zona e non è prevista presenza di nomi di grande richiamo.
Vomero Notte trasforma il quartiere collinare in un enorme contenitore sotto le stelle di spettacoli, eventi, musica, cultura ed anche sport. La speranza è quella di richiamare non solo i residenti della zona in una serata sponsorizzata da numerose attività commerciali. Il timore è che un'affluenza eccessiva, unita all'obbligo di non utilizzare l'auto in tutto il perimetro interessato sin dalle ore 17.00, possa creare non pochi disservizi e fastidi ai residenti.
Il programma prevede musica etnica e jazz, musica classica e da discoteca  nelle varie piazze e strade, spettacoli itineranti, laboratori didattici per bambini, esposizione di prodotti agroalimentari, sushi village, mostre di pittura e di fotografia (si segnala in particolare al Superflash store di via Merliani la mostra IphoNapoli - a Smart Town durante la quale saranno mostrati gli scatti vincitori del concorso fotografico omonimo organizzato da Spazio Tan-gram). 

Per quanto riguarda trasporti pubblici e disposizioni riguardanti il traffico, si segnala che

Televisore, materasso, frigorifero... rifiuti per strada a Napoli


Un televisore, un materasso, un frigorifero, un po' di mobilio e diversi cartoni. E' questo quel che lunedì mattina un turista di passaggio con macchina fotografica guardava disgustato in pieno centro storico di Napoli, a Porta di Massa, accanto all'ingresso della facoltà di Lettere e di fronte quella di Giurisprudenza. Il panorama era completato da un'auto blu parcheggiata proprio dinanzi il contenitore dei rifiuti - almeno questo vuoto.
L'emergenza rifiuti a Napoli è tutt'altro che da ritenersi debellata, se questa deve continuare ad essere l'immagine fotografata da chi passa in centro come in periferia. La gestione del non ordinario, dei rifiuti ingombrati lasciati da disonesti cittadini per strada, è ancora troppo difficile e lenta ed è inimmaginabile che la spazzatura come questa debba restare per strada giorni e giorni prima di essere raccolta.

Pista ciclabile di Napoli: lavori in galleria Quattro Giornate


Anche se in ritardo rispetto alle dichiarazioni iniziali, proseguono i lavori per la pista ciclabile di Napoli. Al tratto oramai concluso che da Bagnoli porta fino a piazza Lala a Fuorigrotta, alla parte già realizzata semplicemente aggiungendo la segnaletica orizzontale sul lungomare, si aggiungerà a breve il tratto forse più importante, che dovrà preservare la sicurezza dei ciclisti nella galleria Quattro Giornate ed unire i due pezzi di pista ciclabile.  I lavori nella galleria che dal centro porta a Fuorigrotta sono iniziati da alcuni giorni ed hanno causato l'inevitabile riduzione della carreggiata. Si spera che la pista ciclabile in galleria riesca ad eliminare anche l'annoso problema dei rifiuti depositati proprio su quel lato della strada, perchè pedalare fra cocci di vetro e schifezze di ogni tipo non sarebbe affatto piacevole.  Oltre ai tratti che prevedono l'apertura di cantieri veri e propri, la realizzazione della pista ciclabile prosegue anche attraverso la comparsa, in vero un po' casuale, di simboli di biciclette in mezzo alla strada, accanto agli attraversamenti pedonali di via Filangieri come in piazza Trieste e Trento.  Sul progetto di mobilità ciclistica di Napoli, ereditato dalla gestione Iervolino, l'attuale amministrazione De Magistris sta puntando molto per rendere un po' più sostenibile una mobilità cittadina che allo stato attuale è ben poco sostenibile, soprattutto a causa dei tanti cantieri e delle problematiche legate alla carenza di mezzi pubblici.  Peccato che i tagli imposti e la riduzione notevole del progetto inizialmente finanziato durante la precedente amministrazione abbiano causato un ridimensionamento anche estetico di quello che sarebbe potutoessere un fiore all'occhiello della città.  Con il tempo sarà possibile correggere errori di progettazione della pista ciclabile ed apportare migliorie, magari riuscendo davvero a ristrutturare la "Grotta Vecchia" per renderla luogo di attraversamento ciclo-pedonale per raggiungere a piedi o in bicicletta Fuorigrotta.

Come bloccare il traffico nella ztl del mare a Napoli


Venerdì pomeriggio un gruppetto di manifestanti - scioperanti ha trovato il modo di bloccare il traffico in una zona vastissima, fermandosi a manifestare davanti la galleria Vittoria, all'altezza della sede de Il Mattino. Il risultato, intorno alle ore 18.15, è stato il caos, con auto bloccate lungo tutta la riviera di Chiaia e piazza Vittoria da una parte e fino a piazza Municipio dall'altra.  L'incrocio fra via Morelli, via Chiatamone e la galleria Vittoria è infatti diventato nodo cruciale del traffico cittadino, essendo il traffico canalizzato da una parte e dall'altra proprio verso quel punto: appare assurdo che non si intervenga per evitare che pochi possano bloccare migliaia di persone in auto.

Traffico nella ztl di Napoli (ztl del mare)


Può sembrar strano, ma anche la ZTL del mare non è esente dal traffico mattutino. Stamane infatti la riviera di Chiaia appariva bloccata da piazza Vittoria fino all'inizio di viale Gramsci, con auto che procedevano a passo d'uomo. Che ci sia qualcosa che non funziona nel progetto ztl del mare, tanto evidente quanto poco compreso da parte di chi dovrebbe apportare quelle modifiche necessarie per rendere la mobilità a Napoli realmente sostenibile, soprattutto in un periodo storico influenzato dalla riduzione del numero di bus circolanti, dal percorso ridotto del tram e dai cantieri legati alla realizzazione della metropolitana. 

Auto elettriche nella ZTL di Napoli - e-day

la Renault Twizy
Nell'ambito della presentazione dell E-Day si è parlato anche di ZTL.  L'assessore Donati, presente all'evento dedicato ai veicoli elettrici nell'ambito della settimana europea della mobilità sostenibile, ha sottolineato come a giugno sia stata emessa un'ordinanza in base alla quale le auto elettriche - anche di non residenti - possono circolare all'interno delle ZTL di Napoli, previa richiesta di un apposito contrassegno al comune di Napoli.  Si tratta di un passaggio fondamentale per permettere l'introduzione di auto elettriche in una città come Napoli che necessiterebbe di maggiori controlli in termini di circolazione di auto vecchie ed inquinanti. Al momento il sito internet del comune di Napoli non riporta ancora l'ordinanza, come sottolineato allo stesso assessore dal sottoscritto.  Va ricordato che allo stato attuale i possessori di auto ibride NON rientrano nella deroga prevista per le auto elettriche.  Discutendo di ZTL a Napoli l'assessore Donati ha anche ricordato come stiano entrando in servizio i quattro varchi telematici della ZTL di Napoli centro antico e come il comune sia al lavoro per introdurre le telecamere anche per automatizzare i controlli di accesso alla ztl del mare.  Tornando alle auto elettriche ed al loro ruolo nella mobilità sostenibile, la volontà è quella di incentivarne acquisto ed uso, anche se al momento l'assenza di colonnine di ricarica ed i costi ancora sostenuti rendono meno fruibili questi mezzi.  Interessanti per l'uso cittadino sono sia i motoveicoli elettrici (in Istituto Motori è disponibile oggi per la prova il ZTL SMASH 54, che presenta due batterie estraibili ed autonomia di circa 35 km per batteria, con velocità massima di 70 km/h) che
la Nissan Leaf in fase di ricarica
 quadricicli simili alla Renault Twizy, sicuramente uno dei veicoli più intrigranti da un punto di vista estetico. Al contempo sono diverse le soluzioni elettriche per automezzi da lavoro, per poter scaricare agevolmente merci in zone a traffico limitato.

E-day: test drive di veicoli elettrici e presentazione del mondo dell'elettrico


Si terrà domani 18 settembre 2012  presso l'Istituto Motori CNR, viale Marconi 8, l'E-Day nell'ambito delle iniziative legate alla settimana europea della mobilità sostenibile. Si tratta di una giornata di presentazione dei veicoli elettrici attualmente in circolazione, con la possibilità di effettuare dei test drive di diversi modelli. L'evento è organizzato da ANEA e dall' Istituto Motori del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Il programma prevede un seminario con tavola rotonda incentrato sul mondo dei veicoli elettrici: dopo i saluti e gli interventi di Paola Belardini, direttore dell'Istituto Motori, dell'assessore alla mobilità Anna Donati e del presidente di Anea Michele Macaruso, la discussione moderata da Ottorino Veneri dell'Istituto Motori verterà sulla Presentazione delle ultime tecnologie nel campo della mobilità elettrica.
Previa prenotazione i partecipanti potranno effettuare test drive di numerosi veicoli elettrici esposti presso L'istituto Motori: Honda, Enerblu, Estrima, Citroen, Peugeot, Mercedes, MicroVett, Nissan, Piaggio, Renault, Toyota, Zem, ABB EV Charging Infrastructures.
Sarà possibile prenotare i test presso l'Istituto motori per provare i veicoli in Zona Fuorigrotta e lungo i viali della Mostra d'Oltremare.
Chi vuole potrà visitare i laboratori dell'Istituto Motori CNR
Questo post verrà pubblicato anche su ingegnerianapoli.blogspot.com

La Coppa Davis sul lungomare di Napoli

via Caracciolo durante la Coppa Davis - Italia vs Cile
Seguito da un buon pubblico, considerato che si tratta di un match di spareggio per non retrocedere dal gruppo mondiale di Coppa Davis, Italia - Cile ha attirato numerosi appassionati partenopei di tennis sul lungomare di Napoli, anche se a guardare le immagini in televisione e quelle apparse sui giornali non si può descrivere l'evento come da "tutto esaurito".  La fotografia qui riportata è stata scattata alle ore 13.00 circa di sabato 15 settembre, durante la pausa fra la continuazione dopo lo stop forzato per sopraggiunta oscurità del singolare che ha visto prevalere Fognini su Capdeville e l'inizio della sfida di doppio: non deve pertanto stupire più di tanto che lo stadio del tennis, realizzato alla Rotonda Diaz e che avrà vita brevissima, possa sembrare in buona parte vuoto. 
Sarebbe stato sicuramente meglio sfruttare sponsor ed investitori privati per rendere degno di tal nome uno dei tanti circoli di tennis partenopei, nessuno in grado di offrire servizi tali da poter ospitare tornei di tennis che non siano di basso profilo, con premi irrisori. Lo stadio del tennis resterà nelle immagini di questo 2012, forse più per l'ingombrante presenza della struttura, che ha bloccato parte di via Caracciolo per due mesi, che per questa tre giorni di tennis.

Napoli si apra al proprio mare come Trieste

Trieste, lungomare e stazione marittima
Trieste è una città che ha impressionato molto il sottoscritto, soprattutto dal confronto che è facile fare fra il capoluogo del Friuli Venezia Giulia e Napoli, due fra i principali scali portuali italiani. 
E' proprio il diverso rapporto che c'è fra la città ed il proprio mare a colpire, con Trieste che fisicamente si apre al mare, senza che vi siano ostacoli, muretti, alcunchè che possa creare una anche minima barriera con quello che sembra essere il proprio elemento naturale. 
A parte i disagi legati al nubifragio ed agli allagamenti che hanno interessato parte del centro della città nei giorni scorsi,  è bello ritrovarsi sul mare, in pieno porto turistico e commerciale, attraversando semplicemente la strada, con un colpo d'occhio decisamente notevole.
Non vi sono muretti nè ostacoli, si passa semplicemente dalla vita cittadina a quella portuale, con barche ormeggiate a due passi dalle auto parcheggiate e con una stazione marittima parte integrante della città.
E' come se a Napoli, inginocchiandosi sul ciglio di via Caracciolo, fosse quasi possibile toccare il mare.  Potrebbe essere così la Darsena Acton, se eliminassero l'inutile muretto, così come potrebbe essere analoga piacevolissima passeggiata sul mare il molo San Vincenzo, se tornasse alla città e fosse riqualificato in modo tale da renderlo quell'attrazione turistica e luogo di elezione per i residenti che potrebbe per centralità, ampiezza e collocazione geografica.
Il vero controsenso è che a Trieste, nonostante le sei corsie destinate alle auto e gli ampi spazi per parcheggiare, il lungomare è realmente liberato, intrinsecamente legato alla città stessa, mentre a Napoli, nonostante la pedonalizzazione ed i diversi eventi organizzati lungo via Caracciolo, la sensazione è che vi sia ancora una sottile, impenetrabile barriera che divide Napoli dal proprio amato mare.
Si potrebbe partire dal molo Beverello e dalla Darsena Acton, eliminando i muretti retaggio di vecchi e fortunatamente abbandonate e sconfessate abitudini di "chiudere" e sigillare quasi le zone portuali, eliminando quelle orride cancellate realizzate per motivi di sicurezza nell'area dedicata agli ormeggi degli aliscafi, lasciando che le zone realmente chiuse del porto siano solo quelle legate ai traffici commerciale.
Sarebbe poi importante che la città riuscisse a riappropriarsi del molo san Vincenzo, così come è accaduto anni fa con l'oramai utilizzatissimo pontile Nord di Bagnoli.

Essere blogger a Napoli - intervista a Fabrizio Reale di laboratorionapoletano.com

Anche se i post autocelebrativi risultano in genere terribilmente inutili, è pur vero che non capita tutti i giorni essere intervistati per conto di un'importante testata giornalistica. In questi giorni è stata pubblicata sulla versione on line de Il Corriere del Mezzogiorno un'intervista al sottoscritto all'interno della rubrica "Essere blogger a Napoli" curata da Alessandro Chetta. 
Si tratta di un piccolo, piacevolissimo, riconoscimento per chi dedica parte del proprio tempo libero a descrivere Napoli per immagini e parole, cercando da una parte di mostrare le bellezze di una città unica al mondo, dall'altra di sensibilizzare affinchè alcuni problemi possano essere affrontati e risolti.
Interviste, citazioni al blog o richieste di interventi e collaborazioni rappresentano per un blogger momenti in cui acquisire la consapevolezza che realmente vi sia qualcuno che legge quel che viene pubblicato e che il singolo post non sia semplicemente un messaggio in bottiglia lanciato nel vasto oceano della rete.

Degrado nel centro storico di Napoli: la fontana di Monteoliveto

La fontana di Monteoliveto vandalizzata
Un anno fa comune e municipalità di Napoli cercavano uno sponsor per restaurare la pregevole fontana di Monteoliveto. A dodici mesi di distanza, senza che alcun intervento sia stato effettuato, il degrado ed il senso di abbandono di uno dei monumenti simbolo del XVII secolo a Napoli sono totali. La fontana "del re Carluccio" (in quanto la statua posta alla sommità raffigura re Carlo II d'Asburgo infante) vessa in condizioni pietose, nonostante il periodico intervento dei dipendenti dell'Arin, intenti a ripulire la vasca dai rifiuti, come mostrato in fotografia. Gli atti vandalici da parte dei soliti idioti sono oramai una costante e del marmo bianco del basamento si intravede solo una piccola parte.  Sarebbe opportuno che Napoli iniziasse ad investire nel proprio patrimonio artistico tutelato dall' UNESCO, istruendo i giovani ad amare i monumenti, punendo severamente chi si macchia di simili infamità e spingendo affinchè l'amministrazione comunale possa iniziare a considerare prioritario il recupero del patrimonio storico-architettonico-culturale della città, obbligando magari chi vuole essere presente sul lungomare di Napoli con qualsivoglia evento (che sia una pizza, una partita di tennis, una regata o quant'altro) a restaurare uno dei monumenti in degrado del centro città.

Piazza Monteoliveto, Napoli

Napoli fra pizza village e World Urban Forum



Pizza ed il futuro urbano occupano la scena in questi giorni a Napoli a causa della sovrapposizione parziale di due eventi radicalmente differenti ospitati a Napoli: il Pizza Village ed il World Urban Forum organizzato dall' UN-Habitat, l'agenzia delle Nazioni Unite per gli insediamenti urbani.
Se la vetrina di Napoli è stata concessa a quasi 40 pizzerie partenopee, il WUF è stato organizzato all'interno della Mostra d'Oltremare, sia per motivi logistici che di sicurezza.
Per quanto riguarda il Pizza Village, anticipato da alcune polemiche riguardanti la sicurezza del cantiere per realizzare gli stand espositivi, questo ha tutte le premesse per essere un evento di massa -tempo permettendo, ieri la gente era poca-  all'insegna della pizza napoletana, con numerosi spettacoli serali  (nell'ordine, dal 5 al 9 settembre, Concerto dell'orchestra del Conservatorio San Pietro a Majella, le battute di Simone Schettino, la musica di Demo Morselli,  i comici di Made in Sud, la musica di Mario Maglione ) e prezzi se non popolari, quanto meno accettabili (con 10 euro si ha una pizza, una bibita, gelato e caffè).
Il World Urban Forum, invece, ha riempito la città e gli alberghi di dignitari e personaggi di spicco da ogni parte del mondo, in particolare dai paesi asiatici ed africani.  Nonostante sia stato (oggi è il giorno di chiusura) un evento di importanza mondiale e nonostante Napoli abbia avuto l'onere di essere la prima città "non capitale" ad ospitarlo,  probabilmente resterà nella memoria dei napoletani più per le gaffe e le figuracce del presidente della Provincia Cesaro che per la partecipazione della cittadinanza alle riunioni, alle discussioni, agli eventi collaterali. Eppure i numeri sono dalla parte degli organizzatori, con 10000 arrivi a Napoli per un forum che ha ospitato stand da oltre 150 nazioni.

Anche nell'organizzazione degli eventi Napoli è una città piena di contrasti e controsensi, quel che conta è che l'esperienza del WUF sia utile per l'organizzazione del Forum delle Culture, che si terrà nel corso del 2013 e del quale, nonostante sia un evento di caratura mondiale, si è oramai persa traccia sul sito ufficiale e sui siti istituzionali.  Qualche pizza in meno ed un po' di cultura in più non guasterebbero all'immagine della città di Napoli.

Napoli: allagamenti e varchi aperti nella ztl del mare

Piazza Vittoria allagata

A volte vien da pensare che la ZTL di Chiaia si chiami "del mare" non soltanto perchè collocata a ridosso del lungomare, ma anche perchè basta un breve temporale per trasformare la bella Piazza Vittoria in un vero e proprio lago. Automobili e motociclette stamattina erano costrette a navigare in alcuni tratti della piazza, alzando scie d'acqua alte anche oltre un metro, con buona pace dei pedoni e del traffico che, intorno alle 9.15 di questa mattina, 3 settembre 2012, risultava paralizzato per quanto riguarda la Riviera di Chiaia da piazza della Repubblica fino a piazza della Vittoria.
Fra l'altro - anche se il traffico nel senso di marcia era di gran lunga inferiore - stamane risultava aperto il varco ZTL di via Acton, non è ben chiaro se perchè i tanti vigili presenti in quel punto avevano timore di bagnarsi a causa delle enormi pozzanghere o perchè per motivi legati alle condizioni atmosferiche la ztl sia stata sospesa (non c'è traccia però di ordinanze in tal senso sul sito del comune). 
Varco ZTL di via Acton senza controlli


Lungomare liberato e caos per il pizza village senza sicurezza per lavoratori e passanti


Lavori in corso sul lungomare liberato per realizzare gli stand che accoglieranno la Napoli Pizza Fest, con decine e decine di forni lungo via Caracciolo. Peccato che la domenica di fine estate, fra centinaia di ciclisti più o meno improvvisati (è passato anche l'urban bike tour nell'ambito delle manifestazioni legate al World Urban Forum di UN-Habitat in corso in questi giorni in città), sia stata caratterizzata da un ingiustificato caos lungo via Caracciolo, a causa del cantiere aperto e per nulla protetto legato all'allestimento degli stand.  E' accaduto pertanto di incrociare automobili e scooter, come mostrato in foto, nonchè di notare operai al lavoro su ponteggi improvvisati senza alcuna protezione nè casco, il tutto fisicamente accanto a bambini in bici, su monopattini o macchinine elettriche.  
Ci si chiede come sia possibile che possano circolare muletti con assi sporgenti accanto a risciò e bambini, anche davanti a volanti della polizia e mezzi (rigorosamente a motore) dei vigili urbani, chi abbia vigilato sulla sicurezza dei lavoratori impegnati di domenica mattina. 
Lo spettacolo degli operati a torso nudo e di quanti liberamente potevano spostarsi sul lungomare su moto senza casco è stato dei meno piacevoli, soprattutto per chi, come il sottoscritto, ama il lungomare liberato, a patto che sia realemente liberato e non occupato ancora una volta di più dai peggiori stereotipi partenopei.

Canova dimenticato, degrado nel salotto di Napoli


 E' triste vedere in che condizioni debba vessare una delle ultime opere d'arte realizzate dal grande Antonio Canova, il monumento equestre a Carlo III di Borbone, in piazza del Plebiscito a Napoli, vandalizzato da scritte e graffiti di ogni colore.  La stupidità di alcuni, accoppiata alla tradizionale assenza di controlli da parte di altri, rendono del tutto inadeguato il principale biglietto da visita di Napoli, quella piazza del Plebiscito (un tempo largo di Palazzo) simbolo della rinascita di Napoli della prima metà degli anni '90. I due prestigiosi monumenti equestri - c'è anche quello dedicato a Ferdinando I delle Due Sicilie - furono commissionati ad Antonio Canova dai Borbone in occasione del ritorno a Napoli dopo la sconfitta di Napoleone anche se in realtà la statua di Ferdinando I fu in parte realizzata da uno scultore della scuola del Canova, essendo sopraggiunta la morte di quest'ultimo nel 1822, prima dell'ultimazione dell'opera d'arte.  E' una vergogna che non si intervenga per pulire e per ripristinare la bellezza dei monumenti, così come è una vergogna permettere che i leoni che ornano il colonnato di San Francesco di Paola siano sporcati da scritte e che provenga forte odore di urina in corrispondenza di questi, come se il monumento di notte possa diventare un bagno pubblico all'aperto.
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