Neve a Napoli? le previsioni per i primi giorni di febbraio 2012

la neve sul Vesuvio - dicembre 2011
Aggiornamento del 6 febbraio 2012: le foto di parte di Napoli imbiancata - è nevicato a Napoli, soprattutto nella zona dei Camaldoli:

Con l'arrivo della temuta perturbazione proveniente dal Nord Europa, anche a Napoli è previsto nei prossimi giorni un radicale abbassamento della temperatura che dovrebbe culminare con temperature minime ben al di sotto dello zero nel primo weekend di febbraio ( 4 e 5 febbraio) oltre che ad inizio della prossima settimana. Quel che stupisce è che - qualora fossero confermate - le previsioni indicano possibilità di nevicate non solo nelle poche zone della provincia di Napoli che abitualmente si imbiancano, il Vesuvio ed il monte Faito, ma anche in città.  Qualora accada... preparate la macchina fotografica perchè la neve a Napoli è un evento raro, anche se non rarissimo.
La più imponente nevicata che Napoli ricordi negli ultimi settanta anni risale al febbraio del 1956, allorquando piazza del Plebiscito divenne bianca per la neve , via Orazio era totalmente congelata ed al Vomero si camminava con gli sci... ( foto da forum Campanialive)

Le previsioni meteo Napoli in tempo reale:
Edit del primo febbraio 2012: a Napoli città è nevicato ai Camaldoli - foto da Corriere del Mezzog. -
ed il Vesuvio è innevato, anche se coperto dalle nubi.


Giornata della memoria 27 gennaio - Io non dimentico



Io non dimentico
.

Le iniziative a Napoli (dal sito della comunità ebraica napoletana)

Note:
la fotografia, presente su wikipedia e di pubblico dominio, si riferisce alla ricognizione nel lager di Buchenwald il 24 aprile 1945 del senatore americano Alben W. Barkley, membro del comitato d'indagine del congresso sulle atrocità naziste. L'immagine è cruda, con persone ridotte a scheletri morte nel campo di sterminio ed ammassate, ma non è possibile chiudere gli occhi e dimenticare.


Le precedenti pagine dedicate al giorno della memoria su questo blog: (2011 - 2011 cinema - 2010)

Napoli: dove fare benzina a Napoli - ancora file ai distributori

fila al distributore di benzina di via Cristoforo Colombo a Napoli (porto)
Ancora oggi pomeriggio buona parte dei distributori di benzina di Napoli era chiusa a causa della mancanza di benzina legata agli assurdi blocchi imposti da pochi TIR in mezza Italia.  Oltre alle pompe di benzina segnalate come aperte sin da stamattina sul sito del Corriere del Mezzogiorno,  pian piano alcune pompe di benzina hanno ripreso la normale attività, venendo però prese d'assalto da automobilisti e motociclisti ed in più di un caso, come quello del distributore Esso di via Cristoforo Colombo accanto all'hotel Romeo, la benzina è stata esaurita in poco tempo. Se non vi saranno ulteriori blocchi da domani sarà possibile far benzina come in ogni paese civile, senza file interminabili e gente a piedi con bottiglie e taniche, cosa peraltro di per sè vietata dalla normativa in quanto è pericoloso trasportare un combustibile come la benzina in contenitori non adatti.
Aggiornamento: Il Denaro ha pubblicato e sta aggiornando con continuità l'elenco delle pompe di benzina aperte a Napoli dove è possibile pertanto fare il pieno di benzina o gasolio. 

Napoli sotto zero - previsioni meteo 27 gennaio 2012

una delle più famose immagini di Napoli con il Vesuvio innevato, stando alle ricerche su google - da fotografiareale.blogspot.com
In base a quanto riportato dai principali siti internet dedicati alle previsioni meteo, domani mattina 27 gennaio 2012 la temperatura a Napoli sarà prossima allo zero e - stando a quanto previsto da ilmeteo.it, uno dei principali portali meteorologici italiani, scenderà sotto lo zero (-1.5 °C) intorno alle ore 7.00 del mattino. Qualora fosse confermata la previsione, si tratterebbe della prima discesa della temperatura misurata a Napoli al di sotto dello zero da almeno un anno. Napoli infatti - sembra quasi lapalissiano - gode di un clima mite e raramente accade che la temperatura anche nelle ore notturne sia al di sotto dello zero.

Mostra fotografica Il Soffio di Sofia - Giu*Box Gallery

Si pubblica volentieri il comunicato riguardante la mostra fotografica "Il Soffio di Sofia" a cura di Michele del Vecchio che vedrà come protagonisti gli scatti di Sofia Scardi, originale fotografa che ha scelto di (ri-)utilizzare come strumento una polaroid, realizzando così istantanee in grado, come descritto nella pagina di presentazione della mostra, di mettere a uno un ego forte debole, complesso ma non complicato.  La mostra verrà allestita alla Giu*box Gallery di via Bonito a Napoli dal 10 febbraio al 2 marzo 2012.


Mostra Fotografica "Il Soffio di Sofia" di Sofia Scardi
Venerdì 10 febbraio 2012 | h.19.00
Giu*Box Gallery | Napoli

La delicatezza di un soffio si posa sulle immagini di Sofia Scardi, creando un sottile velo di emozioni e sfiora l’anima di chi le guarda. Una sensualità sussurrata e mai urlata è il leitmotiv dell’esposizione fotografica “Il Soffio di Soffia” che inaugurerà venerdì 10 febbraio 2012 alla Giu*Box Gallery di Napoli.

Diceva Nicolás Gómez Dávila: ”Solo una cosa non è vana: la perfezione sensuale dell'istante”; se poi l’istante è quello “decisivo” di bressoniana memoria, allora la sensualità diventa fascino allo stato puro. Ed è –quella delle fotografie di Sofia- una sensualità che non stanca mai: immagini fuori dal tempo, lontane da mode passeggere, segnate da una rigorosa eleganza nei mosaici maschili e da un’onirica seduzione negli autoritratti.

Il doppio binario dei mosaici e degli autoritratti forma il corpo della mostra: sette collage caleidoscopici di uomini composti ognuno da 25/30 polaroid, e trenta autoritratti singoli anch’essi scattati in istantanea. Sono due i piani di lettura del lavoro di Sofia Scardi: la parte per il tutto nei mosaici ed il tutto per la parte negli autoritratti. Maschile e femminile, apparentemente così lontani, sono ineluttabilmente uniti, intrecciati in un bellissimo gioco di seduzione.

Sofia mette a nudo il suo ego, forte e debole, complesso ma non complicato: ci chiede di leggere le sue fotografie, e poi di tornare a rileggerle, magari appuntando le note a margine con una matita invisibile.


- vernissage: venerdì 10 febbraio 2012, ore 19:00
- durata: dal 10 febbraio al 2 marzo 2012
- orari: su appuntamento
- dove: Giu*Box Gallery – via Bonito 21/b | Napoli
- biglietti: ingresso libero
- a cura di: Michele Del Vecchio
- contatti: info@giubox.it

La Basilica di San Giovanni Maggiore restituita a Napoli

La zona absidale della basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli con i resti della chiesa paleocristiana e l'altare di Vaccaro
Dopo il prologo di metà dicembre, ha ufficialmente riaperto i battenti la basilica di San Giovanni Maggiore a Napoli, una delle chiese più antiche giunte ai giorni nostri, la cui fondazione è risalente al IV secolo, che ha attraversato non senza problemi i secoli dall'epoca paleocristiana fino ai giorni nostri. Chiusa da decenni - chi scrive non era mai entrato in questa chiesa nonostante sia stata "virtualmente" la sede della parrocchia in cui è stato battezzato -, saccheggiata nel corso del XX secolo più volte, la basilica di San Giovanni Maggiore è stata oggetto di un profondo lavoro di restauro e di recupero, durato purtroppo oltre trent'anni.  La chiesa restituita a Napoli è una delle testimonianze della profonda stratificazione storica della città, dato che è possibile da una parte - nella zona absidale - notare residui della chiesa paleocristiana, con colonne probabilmente provenienti da Leptis Magna, ammirare le colonne corinzie risalenti al VI secolo, tombe e lapidi di epoca medievale, oltre all'aspetto attuale dovuto ai profondi lavori di ristrutturazione che la basilica subì nel corso del XVII, ad opera di Dionisio Lazzari, con l'altare di Domenico Antonio Vaccaro - purtroppo in parte vandalizzato - e l'imponente affresco che raffigura la predica di San Giovanni Battista ai discepoli del XVIII secolo.
la navata principale della basilica con l'affresco imponente sul retro del portone principale
Una delle prime chiese realizzate dopo la liberalizzazione del culto cristiano, leggenda vuole che fu proprio l'imperatore Costantino a chiedere la costruzione della basilica come ringraziamento. Se dell'originale paleocristiano restano diverse tracce, ben poco è rimasto della "versione" bizantina della chiesa così come delle modifiche angioine ed aragonesi, dato che la conformazione della chiesa è tipica sia del barocco che del Settecento partenopeo.
Per l'inaugurazione di ieri, un concerto di Moni Ovadia, erano centinaia le persone giunte mosse dalla curiosità di ammirare per la prima volta o nuovamente dopo decenni, un tempio importante come questo.  
Sono previste ulteriori manifestazioni promosse dall'associazione degli ingegneri partenopei e l'edificio riaprirà finalmente al culto, probabilmente con la presenza del cardinale Sepe,  durante il periodo pasquale.
Un capitello corinzio
altra vista della navata principale della basilica di San Giovanni Maggiore

Blocco TIR: file ai distributori di benzina a Napoli (aggiornamenti)


Edit 26/01/2011: come previsto sono già alcune le pompe di benzina nuovamente aperte (con relativa fila). Sul Corriere del Mezzogiorno l'elenco delle aree di servizio già nuovamente operative.


Primo giorno di blocco dei TIR in Campania ed è già assalto alle pompe di benzina della città di Napoli.
Si segnalano file lunghissime alle pompe di benzina di Fuorigrotta e benzina esaurita in alcuni distributori della zona di Posillipo-Vomero. Come accade in questi casi, è il caos a regnare sovrano e sono centinaia gli automobilisti in fila ai distributori in queste ore.  La speranza è che queste assurde forme di protesta vengano quanto prima interrotte dalle autorità competenti attraverso la più ovvia delle precettazioni.
Seguiranno aggiornamenti in merito.
Nel frattempo si consiglia di monitorare twitter, unica fonte attendibile di notizie in questi casi in quanto istantanea.
Aggiornamento ore 17.30
Chiuse diverse pompe di benzina in centro città
Code lunghissime (oltre venti-trenta automobili in fila per lato) ai distributori di benzina di fuorigrotta, assaltati letteralmente quelli di viale Kennedy, con l'inevitabile blocco della circolazione.
Sono segnalate file anche ad alcuni distributori della tangenziale di Napoli ed ai distributori ancora aperti lungo via Marina - via Vespucci.
Aggiornamento ore 10.00 del 24/01
Ci sono più pompe di benzina chiuse che aperte e quelle ancora in funzione presentano lunghi tempi di attesa per il rifornimento a causa delle file di auto. Diversi distributori chiusi (via Marina, Riviera di Chiaia,  zona collinare, Fuorigrotta)
E' stato rimosso dalle forze dell'ordine il blocco dei TIR al casello di Napoli- Nord
Aggiornamento ore 16.40 24/01
Secondo il vicepresidente della federazione gestore impianti di carburante la situazione dovrebbe normalizzarsi a Napoli entro giovedì, in provincia entro venerdì, mentre allo stato attuale in città il 95% dei distributori è a secco, senza benzina nè diesel.


Domenica di negozi aperti in via Toledo fra giocolieri, pulcinella e musicanti

via Toledo una delle prime sere di "saldi" - gennaio 2012
 Via Toledo è uno dei termometri dello stato di benessere di Napoli, sia perchè attraversa parte del centro storico cittadino, sia perchè è il confine di un'area particolare come quella dei Quartieri Spagnoli, sia perchè è una delle principali arterie cittadine, da un punto di vista storico e commerciale. 
Attraversare via Toledo in una buia domenica pomeriggio invernale fino a qualche mese fa incuteva non solo tristezza, con negozi in massima parte chiusi, ma anche paura, essendo la strada ben poco controllata e frequentata.  Passeggiare lungo via Toledo verso le sette di sera di una domenica pomeriggio invernale di gennaio 2012 equivale ad attraversare una via viva, con buona parte dei negozi aperti, tanta gente per strada di ogni nazionalità, ben controllata dai vigili urbani, in base anche alla nuova ordinanza comunale da poco in vigore (nuovo piano di sicurezza per via Toledo) e soprattutto numerosi artisti di strada, fra emuli di Michael Jackson, musicanti, giocolieri che sfidano il fuoco e teatranti che improvvisano uno spettacolo con Pulcinella come protagonista.
Il rilancio di una città come Napoli deve partire dalle strade simbolo, deve passare per un rinnovato senso di sicurezza e notare come una strada che tradizionalmente era semi abbandonata durante le domeniche pomeriggio invernali possa essere viva e vivace non può che far bene.

Una rana pescatrice a via Caracciolo.. in attesa dell'America's cup


In attesa che vengano allestiti gli stand di America's Cup, sempre che il Ministero conceda il nulla osta al progetto, la spiaggia della Rotonda Diaz continua ad ospitare gabbiani e pescatori.  Al mercatino ittico che tradizionalmente attira curiosi ed acquirenti stamane c'era un ospite d'eccezione: una  rana pescatrice ancora viva, pescata da poco nel golfo di Napoli.

A favore delle navi da crociera a Napoli ed in Italia

MSC Fantasia con la prua rivolta verso Napoli (2010)
A chi conviene "sparare" sul mondo delle crociere, criticare la presenza dei giganti del mare nelle acque nostrane, chiedere a gran voce che venga limitato l'accesso delle navi da crociera nei nostri porti e golfi?  A nessuno, probabilmente. 
Costa ed MSC, come del resto tutte le altre compagnie di navigazione meno famose in Italia, sono al centro di un vero e proprio linciaggio mediatico, con quotidiani nazionali che pubblicano fotografie di navi in rada al largo di piccoli porti turistici spacciandole per "inchini", passaggi palesemente a centinaia di metri da zone pericolose descritti come al limite, senza tener conto di prospettive fotografiche e della profondità del mare, accanto ad immagini di passaggi realmente pericolosi e non in sicurezza.
Costa, seppur di proprietà del colosso del mondo delle crociere Carnival, continua ad aver sede a Genova ed a battere bandiera italiana. MSC Crociere, seppur con sede in Svizzera e bandiera di uno stato estero, ha cuore pulsante a Napoli (la sede italiana è in via dePretis) ed è di fatto l'unica compagnia di navigazione operante nel settore crocieristico a capitale completamente europeo fra quelle di prima fascia. 
Il passaggio di Costa Serena nel golfo di Napoli al largo di Massa Lubrense
 Le navi da crociera sbarcano ogni anno decine di milioni di turisti di un giorno nelle principali città d'arte italiane, contribuendo in periodo di crisi a sostenere la nostra economia ed il nostro turismo.  Molte compagnie di navigazione utilizzano Fincantieri per costruire i propri giganti del mare, sostenendo da sole un settore che altrimenti sarebbe fallito da tempo e che certamente non naviga in buone acque, come è noto.
Gestire un mercato che ha subito un inatteso boom deve essere una priorità, il che deve tradursi da una parte in un'offerta portuale sempre più efficiente, dall'altra in maggiori controlli sia per quanto riguarda i combustibili utilizzati che per quanto riguarda le verifiche sulla sicurezza.
L'inquinamento legato alle navi da crociera è probabilmente l'unico vero, grande, punto a sfavore della grande presenza di navi da crociera nei porti italiani. Se è vero che le navi in navigazione in prossimità della costa o in porto devono utilizzare dei combustibili di gran lunga meno inquinanti, in quanto a tenore di zolfo ed altre peculiarità, di quelli utilizzati durante la navigazione in mare aperto - tale normativa interessa tutte le navi ovviamente -, è pur vero che ogni gigante del mare consuma energia come una piccola cittadina ed emette di conseguenza anidride carbonica ed inquinanti nelle stesse proporzioni di una centrale termoelettrica di medie dimensioni.  Richiedere un maggiore risparmio energetico quando la nave è in porto potrebbe essere una parziale soluzione al problema.
Senza tornare sul disastro della Costa Concordia, del quale già si è scritto e discusso tantissimo ma su cui è ancora impossibile dare un reale giudizio mancando tasselli fondamentali nella ricostruzione di quanto accaduto dopo l'incidente, chi scrive intende soffermarsi sul "saluto delle navi ai porti ed alle località turistiche".  Quel che non è passato in maniera corretta attraverso i canali di comunicazione tradizionali è che certe rotte, percorse a velocità turistica ridotta ed in condizioni di assoluta sicurezza, sono da sempre state accettate - ed in alcuni casi avallate - dalle località, dalle compagnie di navigazione, dalla capitaneria e da tutti gli organi preposti alla sicurezza della navigazione, essendo i tracciati ben noti grazie al GPS e non essendo mai intervenuto qualcuno in merito.
Nel golfo di Napoli, in particolare, essendo in molti casi il fondale molto profondo già poche centinaia di metri al largo della costa, appare evidente che molte navi da crociera di piccole dimensioni possano ormeggiare e sostare in rada al largo di Sorrento come di Capri, diventando le perle del golfo località di sbarco, come del resto accade per le isole dell'Egeo o per altre località famose nel Mediterraneo e non solo.
navi da crociera in rada al largo di Sorrento
 Quel che va controllato -anche in questo caso - è che nessuna nave possa passare all'interno dell'area marina protetta di Punta Campanella e di altre aree protette.
Quel che conta è evitare di mandare in crisi un settore che contribuisce in maniera per nulla trascurabile al nostro PIL ed all'immagine dell'Italia.

Coppa America a Via Caracciolo: nulla osta, traffico, cantieri e poi l'evento sportivo


mappatella beach in via Caracciolo sarà sede delle regate delle World Series di America's cup
Edit del 27 gennaio 2012 (fonte il Mattino): Il Ministero dei beni culturali ha dato parere positivo ma ancora è scontro fra Soprintendenza e comune, provincia, regione ed industriali...il placet dovrebbe arrivare martedì 31 gennaio, altrimenti sarà difficile riuscire ad eseguire i lavori in tempo.

Il progetto è pronto, la gara in corso, eppure ad oggi non vi sono ancora certezze riguardanti le gare di World Series di America's Cup che dovranno tenersi dal 7 al 15 aprile 2012 al largo di via Caracciolo a Napoli. Manca ancora infatti il nulla osta del Ministero per i Beni Culturali  che dovrebbe sbloccare la situazione di stallo fra Soprintendenza (il progetto è stato bocciato in quanto  in contrasto con le prescrizioni e i vincoli vigenti per quell'area, come riportato da Il Denaro) e gli enti promotori della manifestazione (comune, provincia, regione, confindustria). Stando a quanto si apprende da Il Mattino si tratterebbe di questione di poco, ma se non dovesse arrivare il nulla osta ad allungare con due baffi la scogliera dinanzi la spiaggia della Rotonda Diaz ed a collocare nove boe e quattro pontili in una zona protetta da vincolo ambientale e storico, a quel punto sarà difficile ospitare le gare di Coppa America, mancando il tempo necessario per nuovi bandi e per individuare nuove aree. Pur non volendo entrare nella polemica mossa dal direttore de Il Corriere del Mezzogiorno sul proprio blog, appare evidente che l'aver minimizzato sui nulla osta da ottenere per avviare le attività in quel di Bagnoli ed il ritardo legato al cambio della scelta della location per ospitare i bolidi della vela (sul sito ufficiale ancora c'è la presentazione di Bagnoli come sede del villaggio regate), abbiano fatto sì che Napoli in questo momento sia più presa dalle problematiche legate a cantieri che dovranno essere rapidissimi e che bloccheranno una zona di fondamentale importanza della città per settimane, che dall'evento sportivo in sè.
(edit del 20/01) Il Mattino ha pubblicato uno schema e descritto il progetto che interesserà parte di via Caracciolo e della villa comunale, con gli hangar dei catamarani posizionati lungo via Caracciolo ed aree ospitalità nei pressi del circolo del tennis ed in villa comunale. Nel progetto è prevista la ripavimentazione della villa comunale.
I cantieri e le limitazioni imposte al traffico (ipotesi in attesa di conferme)
Anche se non sono state ancora pubblicate ordinanze comunali, è evidente che il cantiere di via Caracciolo comporterà non pochi problemi di traffico, in quanto oltre alla chiusura per lavori della zona del lungomare partenopeo tradizionalmente pedonale durante le domeniche mattina, è probabile un restringimento della carreggiata anche per quel tratto di via Caracciolo che costeggia la villa comunale, per permettere l'accesso dei TIR per il trasporto dei materiali in cantiere, oltre ad inevitabili ripercussioni sul traffico lungo la riviera di Chiaia che potrebbe tornare ad essere a doppio senso, nonostante il blocco imposto dal cantiere per la linea 6 in corrispondenza di piazza San Pasquale.
La magia dell'America's Cup
Il ritorno d'immagine per il doppio appuntamento con le regate potrà essere notevole, se il tutto sarà gestito alla perfezione. Nel 2005 fu Trapani ad ospitare i match race di Louis Vuitton Cup, nel 2012 e 2013 toccherà a Napoli (due volte) ed a Venezia.
Il lungomare partenopeo è da sempre un naturale ambiente di regata per le tantissime barche provenienti dai numerosi circoli velici ed yatching club che hanno sede sul lungomare partenopeo (Canottieri Napoli, Savoia, Italia, Rari Nantes Napoli, Posillipo solo per citare i più importanti), ammirare anche da lontano i velocissimi catamarani iscritti alle World Series di coppa America veleggiare al largo di Castel dell'Ovo o di Posillipo sarà qualcosa di meraviglioso.
Immaginare che "Mappatella Beach" possa diventare la sede del villaggio regate di America's Cup ed ospitare - probabilmente - anche Luna Rossa è qualcosa che al contempo fa sorridere e riflettere su come possa trasformarsi il lungomare di Napoli grazie alla spinta di eventi come questi.
Di seguito è riportato il video presente sul canale ufficiale youtube dell'America's Cup intitolato "Naples to host AC World Series":

Santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi - dall'abbandono al recupero?

particolare della facciata della chiesa dei santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi

La chiesa dei santi Cosma e Damiano ai Banchi Nuovi è uno dei non pochi esempi di monumenti in completo stato di abbandono che si possono incontrare passeggiando per il centro storico di Napoli. La chiesa, fondata nel XVII secolo, è stata costruita modificando profondamente la più antica loggia dei banchi nuovi, come testimoniato dagli archi della loggia murati ed ancora visibili.  L'edificio vessa in uno stato di assoluto degrado ed abbandono, come già scritto nell'itinerario turistico dedicato alla zona di Santa Maria la Nova e dei Banchi Nuovi, come del resto è in lento disfacimento il meraviglioso palazzo Penne nella vicina piazzetta Monticelli.  In occasione del giubileo degli ingegneri, nell'ambito del giubileo di Napoli promosso dal cardinale Sepe nel corso del 2011, è stato però annunciato che l'ordine degli ingegneri di Napoli promuoverà il restauro e recupero del monumento, dopo aver curato il recupero dell'importante chiesa di San Giovanni Maggiore, riaperta proprio in occasione del giubileo degli ingegneri nel mese di dicembre 2011.    Si attendono buone nuove in tal senso.

Napoli City Marathon 2012 il 29 gennaio - programma e percorso

la maratona a Napoli (corso Umberto I)
Torna il tradizionale appuntamento con la maratona internazionale di Napoli. La Napoli city Marathon, prevista per domenica 29 gennaio 2012,  ripercorre il percorso previsto per l'ultima edizione della gara.
Sul sito della manifestazione sono reperibili tutte le informazioni per chi voglia iscriversi alla maratona tradizionale, alla maratona a staffetta od alla CorriNapoliMare , camminata a passo libero di km. 3 aperta a tutti, oltre che alla camminata di un chilometro dedicata ai bambini delle scuole primarie. All'interno dell'area ExpoMarathonsono previste varie manifestazioni fra cui un "Cioccofest". 

Per consentire la manifestazione è stato predisposto un particolare dispositivo di traffico che prevede in sostanza la chiusura alla circolazione veicolare dalle ore 8.00 alle 13.30 di tutta l'area interessata dalla manifestazione, con orari, eccezioni  e divieti variabili da strada a strada, come indicato nell'ordinanza comunale. 

La tragedia della Costa Concordia

La Costa Concordia nel porto di Napoli - archivio
Rabbia, stupore, dolore. Davanti ad ogni tragedia in mare i sentimenti si rincorrono, si sommano, si confondono. E' presto per sapere cosa sia accaduto la sera del 13 gennaio 2012, quel che è certo è che si tratta di un disastro che colpisce una nave da crociera di grandi dimensioni (la Costa Concordia ospitava circa 4000 persone) a poche centinaia di metri al largo dell'isola del Giglio, in condizioni di mare normale, in un percorso che la nave percorreva abitualmente. Errore umano o guasto strumentale che sia, le immagini che stanno arrivando in queste ore, grazie soprattutto a twitter (qui per la galleria delle immagini scattate e pubblicate su twitter) ed ai blog (consiglio pazzoperilmare.com in merito) sono agghiaccianti. 
Nel comunicato di Costa Crociere, pubblicato alle ore 5.00 si legge "l’inclinazione che ha assunto progressivamente la nave ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose", mentre le dichiarazioni dei passeggeri rese a skytg24 fanno pensare ad un ritardo nelle operazioni di evacuazione. 

Per gli aggiornamenti e le immagini del disastro della Costa Concordia - perchè di tragedia in mare e disastro si tratta - si rimanda al blog dedicato al mondo delle crociere pazzoperilmare.com

Il bilancio è al momento di almeno tre morti e diversi feriti. 
edit 16.00 - i dispersi al momento sono ancora 70 
edit 21.00 - i dispersi al momento sono ancora 40-50

Rubate quaranta tartarughe terrestri dal turtle point di Bagnoli

una grossa testuggine ospitata allo zoo safari di Fasano (2009)

Il turtle point di Bagnoli è probabilmente uno dei fiori all'occhiello di Napoli, stando al numero di tartarughe di qualsiasi specie e tipo salvate e curate dal centro specializzato collegato alla stazione zoologica Anton Dohrn. La notizia del "furto" (anche se nel caso di animali sarebbe più appropriato il termine rapimento) di oltre quaranta tartarughe di terra ospitate all'interno del turtle point, notizia apparsa stamane su Il Mattino, è qualcosa di assurdo e vergognoso.  Il centro specializzato in salvataggio delle tartarughe, oltre a curare le caretta caretta rimaste impigliate e ferite nelle reti all'interno del golfo di Napoli, accoglie infatti tartarughe e testuggini di ogni tipo provenienti sia da singoli cittadini che da istituzioni. Le testuggini sparite (lunghe non più di venti centimetri) erano infatti arrivate a Bagnoli dopo un sequestro da parte della forestale ed il mercato nero purtroppo è tanto fiorente da spingere ad azioni di questo tipo.  L'invito da parte del sottoscritto è di evitare di acquistare animali esotici al mercato nero e di rispettare tutte le normative vigenti in tal senso, per evitare che gesti insani come questo possano ripetersi.

Chiostri di Napoli: San Marcellino e Festo (cartoline di Napoli)


La maggior parte dei chiostri monumentali di Napoli, da centro della vita religiosa nei secoli scorsi, è divenuta, anche a causa della soppressione degli ordini monastici sotto il governo di Gioacchino Murat, fulcro della vita cittadina.
Il chiostro di San Marcellino e Festo è sede della facoltà di geologia dell'Università degli studi di Napoli Federico II e del museo di paleontologia.
Questa fotografia entra nella sezione "Cartoline di Napoli", nella categoria "chiostri".

Scaturchio: bancarotta fraudolenta presumibilmente per il fallimento del 2010


Un anno e mezzo dalla riapertura dopo un primo fallimento, ancora brutte notizie per chi ha gestito in passato la storica pasticceria di Napoli Scaturchio, di piazza San Domenico Maggiore: il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli sta eseguendo a Roma e Benevento tre ordinanze di misure cautelari del divieto di esercitare attività imprenditoriali e il sequestro di una società, per bancarotta fraudolenta, di oltre 11 milioni di euro (fonte Leggo.it).   Scaturchio è forse il marchio più noto della pasticceria partenopea, famoso non solo per babà e pastiere ma anche per il "ministeriale".
Il provvedimento della Procura di Napoli è relativo a gestioni precedenti, come confermato da Il Corriere del Mezzogiorno. 

Sondaggio - Napoli e la differenziata gennaio 2012


I napoletani e la raccolta differenziata dei rifiuti. Con un semplice sondaggio on line (che pertanto avrà un minimo di valore solo in caso di numerose risposte altrimenti resterà puramente indicazione di un campione per nulla attendibile di partenopei) si vuol provare a comprendere come siano cambiate le abitudini dei cittadini di Napoli e che tipo di raccolta differenziata venga effettuata nelle case.
Si ricorda che per la prima volta nella sua storia, Napoli ha superato il 21% di raccolta differenziata nel novembre 2011(fonte ASIA) e dovrebbe aver raggiunto quota 25% in dicembre, stando alle dichiarazioni del sindaco de Magistris.  Una percentuale, seppur bassa rispetto a quanto richiesto dalla legge nazionale, che fa di Napoli una delle città italiane che differenzia un maggior quantitativo di rifiuti, in quanto a tonnellate di spazzatura raccolta differenziata.
Il sondaggio è ar risposta multipla.

Il sondaggio è qui accanto a destra

Cantiere metropolitana: lavori in corso Via Vittorio Emanuele III / Parco Castello

Il Castel Nuovo visto da via Riccardo di Candida Gonzaga Filangieri - zona interessata al nuovo dispositivo di traffico
Si segnala che da ieri 9 gennaio 2012 e fino al 13 aprile 2012 è in vigore un particolare dispositivo di traffico legato all'estensione dei lavori nel cantiere della metropolitana di piazza Municipio. In particolare, in questi giorni, la necessità di spostare la "talpa" ha portato all'allargamento dello stesso ha fatto sì che possa risultare difficoltosa la circolazione all'altezza di via Vittorio Emanuele III (davanti all'ingresso del Maschio Angioino) a causa del restringimento della carreggiata. Oltre ai divieti di sosta indicati, va segnalato pertanto che al momento non è più possibile svoltare per via Riccardo di Candida Gonzaga Filangieri (Cavalli di Bronzo) per chi proviene da piazza Municipio.

Vecchioni si dimette da presidente del forum delle culture 2013 di Napoli


Stando a quanto si apprende leggendo una nota apparsa alcuni minuti fa sul profilo facebook di Roberto Vecchioni, rilanciato da epressonline.net, Roberto Vecchioni si è dimesso dal "controverso ruolo di Presidente del Forum di Napoli".  In attesa di una conferma ufficiale - arrivata puntualmente leggendo la pagina napoletana di la Repubblica la mattnia del 10 gennaio - la notizia è riportata così come appare e facilmente leggibile dallo screenshot della pagina facebook:

dalla pagina facebook "Roberto Vecchioni": 
Cari amici, ci tenevo a farvi sapere per primi che ho dato le dimissioni dal mio controverso ruolo di Presidente del Forum di Napoli.
Domani uscirà sul quotidiano "La Repubblica" un articolo che spiegherà i motivi di questa mia decisione, anche se credo che a tantissimi di voi che mi conoscono saranno già chiari. Ingenuamente pensavo di dover occuparmi solo di cultura: scusate, mi sbagliavo. Torno a fare il lanciatore di coltelli, che forse mi riesce meglio...
Solo due cose. Tenterò di farmi scivolare addosso le chiacchiere, non risponderò e non commenterò tutte le critiche e le voci maligne che metto già in conto: sarà solo, come sempre, quello che faccio a parlare per me.
Infine lasciatemi ringraziare tutti (tantissimi) quelli che mi sono stati vicini in questo periodo non facile in cui l'amore per la città della mia infanzia e per la cultura mi hanno forse fatto pensare di essere diverso da quel che sono.
Quello che sono, l'artista, il giocoliere di sogni e di parole, vorrei regalarlo ancora a Napoli.


Il commento alla notizia
 In attesa di leggere la lettera inviata al quotidiano la Repubblica, appare evidente che si sia trattato di uno strappo profondo e doloroso per il cantautore di origini partenopee e che già dalle parole scritte ieri sera su facebook, che hanno lasciato non più di tanto "basiti" i tanti fan su facebook, almeno i non partenopei, traspare una forte vena polemica per quella controversa carica e per la convinzione che chi presiede il forum delle culture non debba (possa?) occuparsi solo di cultura. Dopo la revoca della nomina di Raphael Rossi ai vertici di Asia, una seconda tegola cade sul percorso del sindaco de Magistris. Il tempo farà comprendere se si sia trattato di un eccesso di zelo nel nominare persone che poi si sono rivelate poco adatte al ruolo o se sia il carattere stesso e la voglia di "scassare" del sindaco a creare i presupposti per attriti con personaggi caratterialmente altrettanto forti.
Nel frattempo, l'unica cosa certa è che transitori come questi non fanno altro che togliere tempo al lavoro vero da svolgere. 

Colpisce il fatto che la notizia sia stata data con grande anticipo solo da qualche blog (questo fra i primissimi) e sito internet di informazione (epressonline fra i primissimi) e che ancora stamattina non vi sia traccia della cosa sulle pagine on line de Il Mattino e del Corriere del Mezzogiorno, essendo stata la Repubblica - come prevedibile dato che la lettera là è stata indirizzata - la prima testata di rilevanza nazionale ad aver dato la notizia.

Vota Napoli fra le New7Wonders Cities (nomination phase)

Napoli vista da San Martino
Parte la seconda fase della campagna mondiale per individuare le "new7wonders cities" mondiali, le sette città meraviglia del mondo. Napoli è fra le 1200 città che hanno ottenuto la nomination e che parteciperanno alla prima fase della gara, che terminerà il sette marzo 2012, che porterà alla fase di qualificazione vera e propria, che vedrà in gara oltre 300 città uscite vincitrici dalla prima fase.  Il processo di qualificazione è lungo e porterà alla creazione, nel dicembre 2013, della lista delle sette città meraviglia del mondo, le new 7 wonders cities.
Per votare NAPOLI in modo tale che possa superare questa prima fase bisogna compilare il form e votare la propria lista di SETTE città, fra le quali indicare ovviamente anche la città partenopea. Ovviamente chi scrive vorrebbe consigliare di votare tutte città italiane (nella lista figurano anche Roma, Venezia, Firenze, Torino, Milano, Messina, Palermo, Genova, Bari, Bologna, Catania, Mantova, Perugia, Taranto) MA va scritto che oltre le 77 città più votate, per le altre 223 si adotterà il criterio di una città per nazione.... ciascuno tragga le dovute conseguenze di questa regola.
Fate girare la voce anche - se non soprattutto - sui social media.
Il gruppo su facebook creato già a metà novembre per sostenere la candidatura di Napoli
La pagina evento per contribuire a pubblicizzare la nomination di Napoli fra le sette città meraviglia del mondo


Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa - guida fotografica

La sala delle locomotrici a vapore - Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa

Non è semplice descrivere la maestosità delle vecchie signore delle ferrovie italiane esposte all'interno del museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, uno dei più grandi del genere, al confine fra la zona orientale della città di Napoli, Portici e San Giorgio a Cremano: locomotive a vapore saturo, locomotive a vapore surriscaldato, locomotori elettrici a corrente alternata, locomotori elettrici a corrente continua, treni diesel.
Post pubblicato anche su ingegnerianapoli.blogspot.com. Alcune fotografie sono state pubblicate anche su fotografiareale.blogspot.com
La stretta via cieca che porta alla stazione ferroviaria di San Giorgio a Cremano - Pietrarsa non deve trarre in inganno: una volta superati i binari della linea ferroviaria passando sotto grazie al sottopassaggio, l'area una volta occupata da quell'opificio di Pietrarsa che sfornò numerose fra le più belle locomotrici a vapore che avrebbero attraversato le strade ferrate del Regno delle Due Sicilie prima e del regno d'Italia poi, è smisuratamente enorme, composta da diversi padiglioni fra il mare e la ferrovia.
Il Reale Opificio Borbonico di Pietrarsa fu per anni il primo e principale nucleo industriale dell'Italia pre unitaria ed è qui che fu assemblato il primo treno che avrebbe percorso la tratta Napoli - Portici dal 1839, con la locomotiva Bayard una cui fedele riproduzione realizzata nel 1939 per i 100 anni della prima ferrovia italiana è esposta all'interno del museo.
Rimandando alla pagina presente su wikipedia sia per quanto riguarda i cenni storici di una delle fabbriche che hanno contribuito a costruire la storia dell'Italia e per un elenco esauriente di locomotrici ed automotrici presenti all'interno del museo,  in questo post si vuole semplicemente provare a realizzare una breve guida fotografica del museo, suggerendo un percorso di massima da seguire.
Superata la stazione di Pietrarsa - San Giorgio a Cremano, che si può raggiungere da Napoli percorrendo corso san Giovanni in direzione Portici e svoltando a destra non appena appare il cartello che indica la fine del territorio cittadino di Napoli e quello - un po' meno visibile - che indica la presenza del museo, ci si trova in una vasta area occupata da vasti piazzali ed aiuole e da alcuni grossi capannoni. Muniti di biglietto fatto nella biglietteria posta sulla destra (adulti 5 euro, ridotto 3.5, bambini piccoli e dopo lavoro ferroviario non pagano - aperto dal lunedì al venerdì di mattina - il sabato solo su prenotazione) sulla sinistra si trova il grande padiglione A, il capannone una volta adibito al "montaggio", oggi la grande sala dedicata in massima parte alle locomotrici a vapore.
Riproduzione (1939) della locomotiva Bayard
 Volendo cercare di dare un senso cronologico alla visita, è giusto partire da questo padiglione, entrando dalla prima porta sulla sinistra per incontrare la copia della celeberrima locomotiva Bayard, la prima a sfrecciare su territorio italiano in quel breve tratto che serviva ai Borboni ed ai loro amici per spostarsi da Napoli a Portici, sede di uno dei palazzi reali dei sovrani napoletani. Nella sala che sembra immensa non sono ospitate solo locomotive a vapore ma anche i primi treni elettrici, quelli a corrente alternata trifase, in una disposizione che, pur non cronologica come sequenza, di fatto fa sì che la storia delle ferrovie italiane fino ai primi anni '20 sia racchiusa sotto il tetto di quella che un tempo era l'area dedicata al montaggio dei treni.
locomotrice a vapore 640 (locomotiva  a vapore surriscaldato ed a semplice espansione)

La nuova area giochi in villa comunale a Napoli al posto di quella bruciata


Alcuni vandali mesi fa - era il 26 maggio 2011 - bruciarono e distrussero le giostre collocate all'inizio della villa comunale di Napoli, all'altezza di piazza Vittoria. In questi giorni gli operai stanno ultimando l'installazione di una nuova area giochi attrezzata, dotata di diversi scivoli e giostre, al posto di quella distrutta dall'incendio. Anche se sono stati necessari oltre sei mesi per restituire ai bambini di Napoli un sorriso, si tratta sicuramente di una buona notizia per i residenti di Napoli e per quanti sono soliti trascorrere le mattine del sabato o della domenica con i propri bambini in villa comunale.

Rifiuti e navi in Olanda - il conto non torna

rifiuti a Napoli durante uno sciopero delle aziende collegate ad ASIA - dicembre 2011
 Se davvero la tanto attesa nave che dovrà portare i rifiuti in Olanda è la Nordstern, come riportato da Il Mattino odierno, chi scrive non può non ritenersi alquanto basito.
La Nordstern, fonte marinetraffic.com , è  una nave cargo lunga 88 metri e larga 13, dalla DWT (Deadweight tonnage - portata lorda) di 3700 tonnellate, che viaggia alla ben poco rassicurante velocità media di 9 nodi.
Per fare un confronto i cargo della Tirrenia (le navi rosse che ogni tanto si fermano anche nel porto di Napoli), costruite nello stesso periodo, a cavallo del 1994, hanno una stazza lorda superiore alle 14.000 tonnellate, DWT superiore alle 7000, sono lunghe oltre 150 metri ed hanno una velocità di crociera superiore ai 19 nodi.
La nave è così lenta (quanto un piccolo gozzo sorrentino in legno) e piccola -come nave cargo - in quanto concepita per lavorare in ambito marino-fluviale e non per attraversare l'oceano ed il Mediterraneo.
Non si capisce che senso abbia utilizzare una nave per portare in Olanda i rifiuti prodotti a Napoli in poco più di due giorni, ad una velocità tale che il tragitto di sola andata necessita di oltre NOVE giorni.
Si tratta di una soluzione incredibile, INUTILE, costosa, fortemente inquinante in quanto si aggiungono le emissioni legate  ad oltre 18 giorni di navigazione di una nave di quasi 90 metri di lunghezza a quelle connesse alla combustione dei rifiuti (che però vanno sempre confrontate con le emissioni evitate legate alla combustione di olio combutibile o metano per produrre l'esatta quantità di energia).
Se questa è l'alternativa, la soluzione più adatta per salvaguardare l'ambiente è costruire un nuovo termovalorizzatore. 
Va scritto che la notizia della revoca di Raphael Rossi dai vertici di ASIA ha fatto passare in secondo piano una notizia positiva per quanto riguarda il rapporto fra Napoli ed i rifiuti, ovvero il raggiungimento nel mese di novembre 2011 di una percentuale di raccolta differenziata pari al 21%,  lontanissima da quanto promesso in campagna elettorale ma pur sempre un bel po' superiore rispetto al 17% di agosto 2011 e valore massimo mai raggiunto dal comune di Napoli.

Nubi rosse su Napoli - un tramonto particolare

nubi rosse sopra Napoli - gennaio 2012
Poter ammirare su Napoli cupe nubi temporalesche intrise di rosso a causa di un particolare fenomeno di rifrazione dei raggi solari è qualcosa di raro ed affascinante, tenuto conto che il sole tramonta esattamente dall'altra parte del golfo di Napoli, dietro Posillipo.  Il fenomeno, durato pochi minuti, è stato fotografato da quanti si trovavano a passare intorno alle ore 17.00 oggi sul lungomare di via Caracciolo a Napoli, anche se il vero tramonto era forse di gran lunga più bello da ammirare:
tramonto a Napoli dietro Posillipo - gennaio 2012
Fotografie scattate con una macchina fotografica compatta

Ztl su tutto il territorio cittadino di Napoli rinnovata per il 2012


Edit 3 luglio 2012:  Come già accaduto sul sito del comune non compare più la pagina relativa alla ZTL ambientale. In compenso il divieto di circolazione per i veicoli "più vecchi" appare ancora nella pagina riassuntiva dei dispositivi di limitazione al traffico veicolare. Seguiranno aggiornamenti.



Edit del 3 gennaio 2012. Il rapido e celere servizio di informazioni del comune di Napoli (l'URP del comune) ha prontamente risposto ad una richiesta diretta in merito confermando che in data 30 dicembre 2011 è stato prorogato il provvedimento riguardante la ZTL di Napoli su tutto il territorio cittadino e che pertanto si tratta semplicemente di un aggiornamento del sito del comune che necessita dei nuovi riferimenti di ordinanza et similia.  
edit 16 gennaio 2012 .  E' disponibile l'ordinanza sul sito del comune di Napoli. Il divieto sarà in vigore fino al 30 giugno 2012.

Il passaggio da vecchio a nuovo anno può portare a qualche inconveniente: accade pertanto che non sia possibile comprendere se la ZTL su tutto il territorio cittadino del comune di Napoli in base alla quale è vietato circolare con auto inquinanti che non siano Euro 4 e con motoveicoli a 2 tempi che non siano almeno Euro 2 sia stata prorogata o meno per il 2012.  Ovviamente chi scrive è certo che si tratti di un banale errore legato alla necessità di aggiornare la pagina con le date del 2012 e non alla venuta meno di un provvedimento che, anche se in parte, contribuisce a ridurre la mole di veicoli circolanti in città.
Se sulla pagina riguardante tutti i dispositivi di traffico e le zone a traffico limitato sul territorio di Napoli fino a stamattina alle ore 10.00 appariva come primo il divieto di circolazione sull'intero territorio urbano fra le 7.30 e le 10.30 nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì e fra le 15.00 e le 17.30 del giovedì, al momento è scomparso ogni riferimento a tale divieto.
La sensazione è che il provvedimento possa NON essere stato (ancora) rinnovato o che si tratti semplicemente di un aggiornamento della pagina del portale del comune di Napoli.  E' stata fatta una segnalazione a chi gestisce il sito in merito.

Questo post è stato modificato alle ore 15.00

La pagina del comune di Napoli alle ore 10.00
la pagina del comune di Napoli alle ore 15.00
N.B.
la fotografia del Vesuvio innevato che appare sulla pagina del comune di Napoli è del sottoscritto, come più volte scritto infatti chi scrive fa parte dei fotografi del portale del comune di Napoli,  avendo a titolo gratuito concesso l'utilizzo di alcune foto su richiesta di chi gestisce la pagina del comune.

Buon 2012 da laboratorionapoletano.com

Fuochi d'artificio a capodanno sui tetti di Napoli
Nonostante la crisi economica, a Napoli anche quest'anno sono stati buttati in fumo migliaia e migliaia di euro in botti legali e soprattutto illegali, in fuochi d'artificio per cacciare il vecchio anno e salutare il nuovo anno. 
La città invasa dal fumo e le luci dei giochi pirotecnici che si alzano alti sui tetti della città di Napoli è nonostante tutto uno spettacolo da fotografare. 

Buon 2012 a tutti i lettori di laboratorionapoletano.com, sperando che i danni legati ai botti siano stati minimi e che l'anno prossimo in tanti rinsaviscano evitando di comprare quelli illegali.

Fotografia scattata lungo via Salvator Rosa.

Edit: purtroppo il bilancio dei feriti di capodanno anche quest'anno è grave a Napoli, con oltre 50 feriti nella sola città di Napoli, segno - come del resto chiunque ha potuto constatare durante la notte - che sono stati tanti ad utilizzare botti illegali o ad aver utilizzato quelli legali senza rispettare le più elementari norme di sicurezza.
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