In attesa delle piste ciclabili,
per salvaguardare la salute dei tanti cicloamatori che in questi ultimi
mesi hanno tolto polvere e ragnatele dalle biciclette in soffitta per
trasformarle da attrezzo sportivo-ricreativo (o soprammobile da museo) a
vero mezzo di locomozione, quella che segue vuole essere una guida, un
piccolo manuale di sopravvivenza per il "biker" che vuole girare per le
strade del centro di Napoli, una
città obliqua, piena di salite e dislivelli anche importanti. In molti casi è necessario utilizzare i
mezzi pubblici che consentono l'accesso delle biciclette (funicolari, metro) per spostarsi da una parte all'altra della città. Il manuale verrà aggiornato con contributi anche di altre persone.
In città conviene montare sulla propria bicicletta campanello, specchietti retrovisori, fanalino anteriore e catarifrangente posteriore. Si suggerisce di utilizzare il casco protettivo, anche se non è obbligatorio.
Dove Parcheggiare
Anche se Napoli non è Firenze, città nota per i numerosi furti di
biciclette, sellini, ruote et similia, l'assenza di rastrelliere - ve
ne è
una sola in tutto il centro città, in via Verdi davanti alla sede del consiglio comunale -
per parcheggiare biciclette impone al biker napoletano grandi sforzi di
fantasia che generalmente si trasformano nel più antico dei metodi: le
biciclette si attaccano ad un palo molto alto, in genere di quelli che
sostengono i segnali stradali. Con lo sviluppo del bike sharing
aumenteranno i luoghi per parcheggiare bici... si spera.
Come muoversi in città - le strada da preferire e quelle da evitare assolutamente
Piccola premessa...
I luoghi di maggior pericolo per il ciclista napoletano non sono le strade piene di automobilisti, avvezzi ad avere mille occhi per "scansare" motociclette, bensì le aree pedonali.
Quel che può sembrare un controsenso a prima vista può essere semplicemente spiegato da due fattori:
- Il ciclista nelle aree pedonali tende ad avere un comportamento più disinvolto
- Chi si trova nelle zone pedonali, a
prescindere dal mezzo di locomozione adottato, tende a dimenticare
qualsiasi regola sia del codice della strada che del viver civile
Lungo
via Caracciolo e via Partenope, recentemente pedonalizzate, ad
esempio, bisogna pedalare senza mai abbassare la soglia dell'attenzione e
stando attenti soprattutto a:
- Bambini in bicicletta o sui pattini che tendono a sterzare e cambiare direzione improvvisamente
- Ciclisti che si ostinano a pedalare lato mare qualunque sia la loro direzione di marcia (mantenere la destra è un optional) Attenti soprattutto a chi usa le biciclette elettriche, silenziose e veloci
- Palloni vaganti
- Adulti che passeggiano lentamente ed ostinatamente a centro strada o giovani sui rollerblade che procedono con passo insicuro
- Macchine radiocomandate che sfrecciano più veloci di te e compiono pericolose traiettorie
Per quanto riguarda le strade di Napoli
in generale, vanno evitate quelle vie che possono trasformarsi a causa
di buche e fossi in un percorso più adatto ad una BMX che a chi usa delle citybike,
così come quelle perennemente intasate: in questi casi sarebbe
preferibile procedere con somma cautela sui marciapiedi piuttosto che
per strada. Di seguito sono riportate delle indicazioni di percorsi
accessibili alle biciclette in alcune municipalità cittadine, con
suggerimenti ed indicazioni per spostarsi agevolmente da una parte
all'altra dei quartieri.
Fuorigrotta-Bagnoli - X municipalità
Essendo
in buona parte pianeggiante, seppur all'interno di un cratere
vulcanico, il quartiere di Fuorigrotta si presta bene all'utilizzo delle
biciclette come mezzo di locomozione, anche perchè vissuto molto dai
giovani, a causa dei tanti impianti sportivi e della presenza di diverse
sedi universitarie. Unico reale problema è l'accesso a Fuorigrotta,
essendo questa collegata al centro città da due grandi grotte lunghe
circa 700 metri ciascuna. Un progetto intelligente ed affascinante,
purtroppo attualmente non avallato dalle istituzioni, prevede la riapertura della Crypta neapolitana che diverrebbe la grotta preferenziale per chi utilizza la bicicletta.
Galleria laziale (da Fuorigrotta a piazza Sannazaro)
Essendo
il percorso in discesa, non risulta nè stancante nè particolarmente
pericoloso per la salute in termini di permanenza all'interno del
tunnel. Si consiglia di evitare la corsia a destra, dove ancora
sono presenti i binari del tram, in quanto dissestata e piena di buche.
Camminando pertanto sul centro-destra della carreggiata si corrono meno
pericoli e conviene entrare nella galleria appena scatta il rosso al
semaforo posto circa 200 metri indietro, così da percorrere buona parte
del tunnel senza auto e moto che sfrecciano accanto.
Galleria IV Giornate (da Piedigrotta a Fuorigrotta)
Si
può evitare nei giorni feriali e fino alle 14.30 di percorrere la
galleria utilizzando la linea 6 della metropolitana di Napoli, che parte
ogni 16 minuti e nella quale le biciclette possono essere caricate
gratuitamente. Per chi invece vuole percorrere la galleria si suggerisce
di mantenersi sulla destra, evitando però di avvicinarsi troppo al
marciapiede a causa della presenza di oggetti di ogni genere che
potrebbero causare forature o cadute e di utilizzare un rapporto non
troppo pesante per evitare di affaticarsi e/o respirare a pieni polmoni
un'aria non certo salubre. La galleria è in leggera salita ed i tempi di percorrenza sono inferiori ai 4-5 minuti.
Per attraversare Fuorigrotta
si suggerisce di utilizzare viale Augusto, che a breve sarà dotato di
pista ciclabile, in alternativa - per chi deve uscire da Fuorigrotta in
direzione centro città - via Giulio Cesare badando ad evitare, anche in questo caso, la corsia di destra ed i binari del tram.
In direzione Bagnoli lungo viale Kennedy hanno già in buona parte
riasfaltato il marciapiede lato Edenlandia che diverrà a breve pista
ciclabile: si consiglia pertanto di utilizzare questo e non la strada.
Per gli spostamenti in piazzale Tecchio e dintorni possono essere
sfruttate le tante aree pedonali: per raggiungere la stazione di Campi
Flegrei ad esempio o per salire su fino a via Terracina (attraverso via
Claudio).
E' assolutamente
sconsigliata via Leopardi, a causa del numero di fossi e buche e della totale assenza di un vero controllo del traffico veicolare.
San Ferdinando - Chiaia - I Municipalità
I
quartieri di San Ferdinando e Chiaia sono solo parzialmente
pianeggianti. Per attraversarli si consiglia di utilizzare quanto più
possibile le zone pedonali interne alla città. Per giungere dalla zona di Piazza Municipio a quella del lungomare e
della riviera di Chiaia si suggerisce di utilizzare prima Via Verdi, quindi via Toledo e infine via Chiaia,
dimenticate da anni oramai dagli automobilisti, essendo isole pedonali
da tempo, ma molto utilizzate dai tanti bikers che di mattina si recano
al lavoro. Se infatti via Toledo consente di tagliare intere zone della
città ed il rischio per il ciclista è minimo, legato solo alla necessità
di controllare se dai quartieri spagnoli non scendano auto o moto di
residenti, via Chiaia, con un percorso in leggera salita seguito da una
leggera discesa, permette di ridurre notevolmente i tempi di percorrenza
rispetto all'alternativa Piazza Plebiscito (pedonale), via Santa Lucia, via Partenope. Per chi voglia attraversare piazza Plebiscito, si sconsiglia di pedalare in prossimità di palazzo Reale, perchè - triste a sottolinearlo - le
statue dei grandi sovrani di Napoli da decenni vengono utilizzate come
porte dai bambini ed il rischio di ritrovarsi abbattuti da un super
santos è notevole.
Per quanto riguarda i pericoli che si devono schivare passeggiando in bici per il lungomare si è già scritto sopra.
Si sconsiglia assolutamente l'attraversamento della galleria Vittoria, sempre piena di auto e smog.
II Municipalità
Per chi deve attraversare la città
passando attraverso la seconda municipalità si suggeriscono diverse alternative alle strade normalmente percorse in auto. Appare evidente che si può pedalare per Spaccanapoli e centro antico, in buona parte pedonali o comunque ztl, a patto di fare attenzione alla pavimentazione ed ai tanti turisti.
Il porto di Napoli può essere valida alternativa a via Marina o al rettifilo per chi proviene dalla zona est della città, dato che si tratta di strade ad accesso veicolare limitato. Bisogna però fare molta attenzione in prossimità dei punti di attracco dei grandi traghetti perchè spesso vi sono TIR e camion in movimentazione.
Da Varco Immacolatella Vecchia fino al molo Beverello e, oltre, fino al Molosiglio, passeggiare all'interno dell'area portuale in bicicletta non solo è a basso rischio rispetto a via Marina-via Acton ma è anche piacevole, data la presenza prima delle grandi navi da crociera e poi di numerose barche a vela.
Si consiglia inoltre di utilizzare:
Via Cervantes-Guantai Nuovi, area pedonale, al posto di via Medina.
Calata San Marco per passare da via dePretis a piazza Municipio evitando il tratto carrabile della piazza
Per quanto riguarda Corso Umberto, se
possibile si consiglia sempre di percorrere le strade parallele che si
trovano dietro il rettifilo, in quanto meno affollate di auto.
Altre Municipalità
Per quanti devono passare per via Foria, si suggerisce di pedalare sul marciapiede lato Orto Botanico.
Si sconsiglia di utilizzare via Santa Teresa degli Scalzi in quanto solo parzialmente asfaltata e sconnessa.