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Baia di Ieranto: mare pulito, allarme rientrato

Screenshot dei prelievi ARPA Campania alla baia di Ieranto dal sito ARPA

E' rientrato l'allarme relativo all'inquinamento dello specchio d'acqua antistante la baia di Ieranto, perla della penisola sorrentina, patrimonio FAI e luogo simbolo dell'Area Marina Protetta di Punta Campanella. Come anticipato in anteprima e poi ripreso da vari siti e giornali fra cui il Corriere del Mezzogiorno,  le analisi effettuate il 16 luglio 2013 dall'ARPA Campania e pubblicate sul sito del monitoraggio di acque di balneazione avevano dato esito sfavorevole, con una concentrazione di escherichia coli molto elevata (831 MPN/100 ml a fronte del limite di 500 fissato da legge per stabilire la balneabilità delle acque).  Le "controanalisi" effettuate come capita in questi casi a un paio di giorni di distanza hanno nuovamente restituito il "fondo scala" (valore 10), come da sempre del resto in quel punto di prelievo.  Resta il mistero su cosa effettivamente sia accaduto il 16 luglio.

In serata chi scrive è intervenuto in radio su questo tema, invitato dal programma barba&capelli di sera condotto da Francesca marra e Antonio Poziello in onda su Radio CRC (dal lunedì al venerdì dalle ore 20.00).  (Clicca qui per scaricare il file mp3 con il podcast dell'intervista andata in onda)

Nella giornata del 26 luglio è stato anche diramato un comunicato stampa del comune di Massa Lubrense in merito alla vicenda. 

Mappa dei divieti di balneazione costiera amalfitana e penisola sorrentina (luglio 2013)

Cetara, la spiaggia - qui il mare è sporco secondo ARPA Campania
Sulla falsariga di quanto fatto per quanto riguarda il golfo di Napoli,  è di seguito riportata una breve analisi dello stato delle acque di balneazione per quanto concerne la costiera amalfitana e la penisola sorrentina, località famose in tutto il mondo per la bellezza dei luoghi nonchè (per quanto riguarda la costiera amalfitana) patrimonio dell'umanità UNESCO.
La mappa interattiva del monitoraggio della balneazione stilata dall'ARPA Campania è aggiornata alle analisi effettuate a metà giugno  e consente con facilità di individuare dove l'acqua è sporca e dove soprattutto è in vigore il divieto di balneazione a causa di presenza di enterococchi intestinali ed escherichia coli.

Penisola Sorrentina.
I divieti di balneazione di inizio stagione balneare, che riguardavano un tratto costiero nel comune di Sorrento, sono fortunatamente rientrati, con il mare della penisola sorrentina che risulta interamente balneabile, senza alcuna eccezione, a partire ovviamente da Pozzano (Castellammare di Stabia) in poi.   L'ARPA Campania classifica come "eccellenti" tutti i tratti costieri della penisola sorrentina ad eccezione di Santa Maria di Pozzano (Castellammare), parte di Vico Equense, Sant'Agnello e parte di Sorrento, classificate come "buone" e marina grande a Sorrento, le cui acque sono classificate come "sufficienti".
Bandiera blu FEE è ancora una volta Massa Lubrense, per il sesto anno consecutivo, con marina di Puolo unica spiaggia costiera del golfo di Napoli a poter issare l'ambita bandiera.

Costiera Amalfitana
Diverse sono le spiagge bandiera blu che si affacciano sul golfo di Salerno, a partire da quella di marina del Cantone ancora in provincia di Napoli (Massa Lubrense) per arrivare alle quattro spiagge di Positano, più propriamente in costiera amalfitana  (Laurito, Arienzo, Spiaggia Grande e Fornillo). 
A far da contraltare alcune zone definite appena sufficienti da ARPA Campania (Spiaggia Grande (!!) a Positano, Furore, parte di Amalfi e parte della spiaggia di Maiori)  e soprattutto diversi tratti della costiera amalfitana in cui a luglio 2013 la balneazione è sconsigliata ed il cui stato delle acque è definito scarso:
  • spiaggia di Atrani
  • marina di Cetara
  • marina di Vietri, primo tratto

Mappa dei divieti di balneazione Napoli e provincia - maggio 2013

La piccola spiaggia accanto al museo di Pietrarsa, Portici

Come da tradizione, con l'avvicinarsi della stagione balneare, ritorna la discussione sullo stato delle acque di balneazione della provincia di Napoli.  La mappa interattiva del monitoraggio della balneazione (qui i sito "old" di ARPA qualora il primo link non funzioni) stilata dall'ARPA Campania è stata aggiornata con le prime indicazioni riguardanti il 2013.  Rispetto alla classificazione riguardante gli anni precedenti, i prelievi effettuati in aprile 2013 hanno evidenziato che al momento ci sono dei tratti di mare inquinanti per i quali è stato predisposto il divieto di balneazione, fino a nuove analisi.  Spicca il nome di Sorrento, con il divieto di balneazione in corrispondenza degli stabilimenti balneari di marina Piccola/Marina San Francesco:
  • Sorrento, da Radice del molo di Marina Piccola a Villa Pompeiana (enterococchi intestinali ed escherichia coli oltre i limiti di legge) - BALNEAZIONE CONSENTITA DOPO NUOVE ANALISI già ad aprile 2013
  • Alcune zone del comune di Pozzuoli  (terme di Pozzuoli e zona corso Umberto)
Fra le note positive risulta che anche quest'anno le acque di Napoli, da via Napoli a Pozzuoli fino al porto di Napoli, siano pulite, senza presenza di enterococchi ed escherichia coli.
Portici si conferma in controtendenza rispetto agli altri comuni con accesso al mare della zona vesuviana, con litorale balneabile che va dal museo di Pietrarsa fino all ex-macello, compresa la spiaggia lato villa Boef ed escluso, per motivi ovviamente diversi dall'inquinamento, il molo. Anche Ercolano ha un tratto di spiaggia balneabile, in corrispondenza di punta Quattro Venti. Per il resto, dal porto di Napoli e fino a Castellammare di Stabia, escluse le zone indicate, il divieto di balneazione è continuo. Dall'arenile Pennella in poi, fino a punta Campanella, escluso il tratto di Sorrento in cui al momento vige il divieto di balneazione, bagni in acque pulite garantiti.
Nessun problema per quanto riguarda le isole al momento, anche se i dati riguardanti Ischia e Procida ancora non sono stati pubblicati.
Per quanto concerne il litorale domizio, da sottolineare la balneabilità del tratto di litorale di Bacoli (spiaggia Romana) oltre ai tanti divieti di balneazione dal collettore di Cuma a salire verso Nord.

Divieto di balneazione a Sorrento: Marina Grande e Tonnarella vietate - aprile 2013

La penisola sorrentina con Marina Grande in primo piano da fotografiareale.com
Ancora una volta la stagione balneare a Sorrento rischia di iniziare con il divieto di balneazione a Marina Grande. 
In base all'ordinanza 93 del 9 aprile 2013 il sindaco di Sorrento ha infatti recepito le indicazioni date dall'ARPA Campania ed ha stabilito che non sono ritenute al momento balneabili le acque che da marina grande vanno fino alla Tonnarella. Le prime analisi effettuate dall'ARPAC, non ancora pubblicate sul sito e sulla mappa delle acque balneabili in provincia di Napoli, hanno dato esito sfavorevole, come del resto già accaduto più volte l'anno scorso.
E' assurdo che una perla del turismo italiano quale Sorrento non riesca a risolvere l'oramai annoso problema del cattivo funzionamento del depuratore di Sorrento, che dieci anni fa vessava in condizioni pietose, con il conseguente inquinamento delle acque circostanti.


L'ordinanza nel suo complesso, dal sito web del comune di Sorrento:

Mappa dei divieti di balneazione - golfo di Napoli (maggio 2012)

mare sporco in penisola sorrentina dopo una mareggiata, 2011

Con la pubblicazione dei primi dati sul sito dell'ARPA Campania, torna il tradizionale appuntamento con la mappa dei divieti di balneazione nel golfo di Napoli. Si ricorda che idati riguardano la presenza di Enterococchi intestinali (valore limite 200 n*/100ml) ed Escherichia coli (valore limite 500 n**/100ml).
Guardando il monitoraggio dello stato delle acque di balneazione pubblicato dall'Arpa appare evidente, nonostante la novità introdotta di considerare ai fini della classificazione i dati degli ultimi quattro anni,  che non vi siano ancora grandi novità rispetto al passato (sono stati pubblicati i dati relativi al solo prelievo di aprile 2012).  Si conferma il divieto di balneazione in una zona di Pozzuoli, e lungo l'intero litorale che parte dal porto di Napoli ed arriva, salvo due rare eccezioni all'interno del comune di Portici, fino a Castellammare di Stabia. La restante parte del litorale che si affaccia sul golfo di Napoli appare balneabile, eccezion fatta ovviamente per le zone portuali o interdette per motivi diversi dall'inquinamento, con acque di balneazione definite eccellenti tranne che nei seguenti punti di prelievo, in cui comunque il mare è considerato pulito:
  • Napoli - via Nazario Sauro - classificazione "buona",  rilievi di aprile danno 10-10 (fondo scala)
  • Portici - Spiaggia libera delle Mortelle - nuova classificazione, rilievi di aprile al limite della norma (192-222)
  • Torre del Greco - Calastro - classificazione sufficiente, rilievi di aprile 20-10 
  • Sorrento - Marina Piccola- classificazione buona **
  • Sorrento - Marina Grande - classificazione buona **
 La situazione di Sorrento merita un approfondimento, in quanto ancora una volta, come accaduto in passato, basta una giornata di mare grosso per far sì che l'inquinamento del mare nella zona antistante Marina Grande salga alle stelle.
Se infatti i rilievi di aprile 2012 hanno dato un risultato (42-31) tutto sommato ampiamente soddisfacente, seppure fra i peggiori della zona, i dati del 16 aprile 2012 rilevati a Marina Grande erano i seguenti:
  • lato est 738 -  384 poi scesi due giorni dopo a più miti 87 53
  • lato ovest  1013 2005 poi rientrati, per poco, nei limiti con un rilevamento 192 - 207
Al di là del danno di immagine per il comune di Sorrento, nuovamente alle prese con un divieto di balneazione, anche se della durata di pochi giorni, a inizio stagione balneare,  non si capisce perchè non si intervenga in maniera decisa per eliminare un problema che solo in parte si può addurre al cattivo tempo ma che dipende probabilmente dal non corretto funzionamento dei depuratori della zona (nello stesso giorno fu dato parere sfavorevole alla balneazione anche a Marina di Cassano (Piano di Sorrento) ed all'altezza del Parco dei Principi (Sant'Agnello).

Per quanto riguarda le isole, se le acque a Capri risultano eccellenti dallo storico delle rilevazioni ed anche i campioni raccolti ad aprile confermano la pulizia del mare, ad Ischia ad aprile 2012 sono due le zone, il cui storico indica acque eccellenti, in cui è in vigore il divieto di balneazione:
  • Lacco Ameno, località fundera con concentrazioni di 2005 n/100 ml per entrambi gli inquinanti considerati, in condizioni di mare calmo ed assenza di vento
  • Casamicciola Terme, località punta della scrofa, con concentrazioni di 306 e 111

Mare sporco in penisola sorrentina... luglio 2011

mare inquinato all'altezza dello stabilimento Bikini (Vico Equense) - 25 luglio 2011

Un'unica scia di schiuma bianca unisce i comuni della penisola sorrentina. Da Castellammare di Stabia fin quasi a Sorrento, come già accaduto nello stesso periodo l'anno scorso, il fenomeno ben poco attraente delle chiazze di schiuma biancastra di dubbia provenienza -liquami provenienti da scarichi non depurati o cosa?- è tornato ad interessare buona parte del litorale della penisola sorrentina.  Se è indubbio che le mareggiate ed i temporali dei giorni scorsi abbiano acuito il problema, appare evidente che sia giunta l'ora di intervenire in maniera fattiva affinchè il turismo di una delle località turistiche più famose d'Italia non possa cominciare a risentirne in termini di riduzione di presenze.  Se infatti Massa Lubrense può vantare l'unica bandiera blu FEE della zona da oltre quattro anni, le notizie che provengono da Sorrento a ritroso verso Vico Equense e Castellammare di Stabia sono ogni anno peggiori. Il divieto di balneazione in vigore fra maggio e giugno a Marina Grande e Marina piccola a Sorrento è solo la punta di un iceberg ecologico-ambientale che rischia seramente di danneggiare l'immagine di Sorrento e dintorni. Investire sui depuratori per evitare situazioni di pericolo ed inquinamento, incrementare i controlli sui diportisti, effettuare prelievi ed analisi quasi giornalieri per tutelare i bagnanti ancor prima che i titolari degli stabilimenti balneari dovrebbe essere un dovere di tutte le amministrazioni comunali della zona.   Del resto il WWF della Penisola Sorrentina più volte ha denunciato malfunzionamenti dei depuratori e sversamenti di liquami in mare ma le immagini mostrano che ben poco è stato fatto.

Sorrento: il mare torna pulito ma i divieti di balneazione di maggio devono far riflettere

mare sporo a Sorrento - foto del giugno 2010
Consultando il sito dedito al monitoraggio delle acque di balneazione della provincia di Napoli (fonte ARPAC) e cercando in rete sui quotidiani locali, appare che è stata proibita la balneazione fino a poche settimane fa sia a Marina grande che a marina piccola. I prelievi effettuati dall'ARPA Campania nei mesi di aprile e maggio 2011 hanno dato esiti disastrosi ed hanno obbligato il sindaco Cuomo a vietare la balneazione.  Da  metà giugno, in seguito alle ultime analisi effettuate dall'ARPA, è stata nuovamente permessa la balneazione.
Vale la pena però riportare i dati dei prelievi delle analisi, in quanto se per quanto riguarda marina San Francesco, nel tratto di mare fra gli stabilimenti storici Leonelli e Peter's beach,  il solo giorno sette giugno i campioni presentavano valori di escherichia coli e enterococchi intestinali DOPPI rispetto al valore limite previsto dalle normative, per tornare normali già al secondo prelievo effettuato,  per quanto riguarda marina grande i dati, seppur tornati nella norma, erano impressionanti: nei due unici punti di prelievo pubblicati sul sito dell'ARPA Campania  (sant'Anna, Marina Grande e "tra Apreda ed Aprea") si sono registrati valori fino a cinque volte superiori (24196 n/100 ml a fronte di un limite di 500 n/100 ml di escherichia coli il 14 e 18 aprile 2011 per il punto di prelievo "Sant'Anna, Marina Grande") in aprile, ancora a maggio i dati erano oltre i limiti consentiti dalla legge.  
Una città come Sorrento non può permettersi ben tre divieti di balneazione su quattro punti di prelievo in prossimità dei principali stabilimenti balneari proprio in corrispondenza dell'inizio della stagione balneare.  Considerato che anche l'anno scorso, proprio a ridosso degli stabilimenti balneari, furono diversi i giorni di mare sporco e presenza di chiazze di schiuma bianca ben poco attraenti dal punto di vista turistico, sarebbe il caso di valutare se davvero si tratta di episodi isolati o se è necessario immaginare di investire per arginare eventuali perdite o problemi agli impianti di depurazione.

Mappa del divieto di balneazione a Napoli e provincia (maggio 2011) dal sito ARPA Campania

Il mare antistante Bagnoli visto da Nisida - apr 2011
Anche quest'anno è possibile verificare facilmente quali siano le zone costiere di Napoli e dintorni balneabili e in quali invece sia in vigore il divieto di balneazione. Cliccando sulla pagina apposita realizzata dall'ARPA Campania per il monitoraggio delle acque di balneazione è possibile conoscere località per località, tratto costiero per tratto costiero, quale sia la qualità dell'acqua di mare e quali siano i livelli di agenti inquinanti presenti per ciascun prelievo effettuato durante la stagione balneare.  A ben guardare il numero di bandierine azzurre (mare balneabile) è di gran lunga superiore di quelle rosse (mare sporco e non balneabile) nel tratto di costa che va da Napoli fino a Monte di Procida, mentre è tristemente tinta di rosso l'intera area costiera che va da San Giovanni a Teduccio fino a Castellammare di Stabia oltre a quella che va da Monte di Procida in su verso il litorale domizio. Si tratta, purtroppo, di conferme di situazioni già gravemente compromesse in passato.  Da segnalare, ma la cosa non fa notizia, l'assenza di bandiere rosse sulle isole di Ischia, Procida e Capri così come per quanto riguarda l'intera area costiera della penisola sorrentina e costiera amalfitana.  Nell'ambito delle aree risultate balneabili a Napoli, l'unico neo per quanto riguarda le rilevazioni effettuate nel mese di aprile riguarda il mare antistante via Caracciolo. Cliccando infatti sulla bandierina corrispondente è possibile notare che il primo prelievo effettuato il giorno 19 aprile 2011 abbia dato come risultato valori ben oltre il limite consentito sia in termini di presenza di enterococchi che di escherichia coli, anche se va sottolineato che le analisi ripetute a distanza di 48 ore e di una settimana sono risultate essere ottime.  I diversi tratti di costa non balneabili per motivi diversi dall'inquinamento (ad esempio aree portuali) sono riportati in una tabella a parte sul sito dell'ARPA Campania.
Si tratta, ovviamente, dei primi dati riguardanti il 2011. Come già accaduto in passato, con l'inizio della stagione balneare è prevedibile che saranno diverse le segnalazioni di "mare sporco o inquinato" anche in zone considerate dalle acque eccellenti, a causa anche delle cattive abitudini di molti diportisti, del non rispetto delle regole più elementari e del fatto che in molte località balneari le fognature e i depuratori sono spesso dimensionati in modo tale da non sopportare l'enorme incremento di lavoro causato dalla presenza di migliaia di turisti stagionali. 
Ai dati pubblicati dall'ARPA Campania, positivi per quanto riguarda il litorale napoletano, va aggiunta la buona notizia, pubblicata alcuni giorni fa, della riconferma per il terzo anno consecutivo del comune di Massa Lubrense come unica bandiera blu FEE in provincia di Napoli.

Mappa dei divieti di balneazione a Napoli - marzo 2011

Cormorani e gabbiani in via Caracciolo - marzo 2011
Come prevedibile ricordando i risultati delle analisi effettuate dall' Arpa Campania nel corso del 2010, in questa sede più volte pubblicati,  il comune  ha definito la mappa di balneazione di Napoli in attesa delle prime analisi del 2011 che, come di consueto, verranno effettuate nel mese di aprile.  Se come al solito risulta inquinato e pertanto non balneabile l'intero tratto che va dalla zona orientale fino al molo Beverello,  l'intero lungomare di Napoli e la zona di Posillipo risultano non solo balneabili ma i dati dei campioni rilevati nel corso dle 2010 permettono all'agenzia di assegnare un "eccellente" nella classificazione in diverse zone del litorale napoletano, dalle previste cala Trentaremi o Gaiola fino alla solo in parte inattesa Via Caracciolo a l'altezza della villa comunale.  Va sottolineato che la situazione è cambiata ben poco rispetto al 2010, allorquando a inizio anno erano sotto controllo solo le aree prospicienti via Nazario Sauro (le cui acque sono definite "buone" stando ai dati raccolti nel 2010).  Chi scrive anche per quest'anno cercherà di aggiornare quantomeno mensilmente la mappa di balneabilità di Napoli e dintorni, segnalando episodi di mare sporco e sottolineando giustamente i luoghi dove il mare risulta davvero pulito.  Va ricordato che il comune di Napoli ritiene comunque, a ben leggere l'ordinanza, che la balneazione sia consentita anche nelle acque idonee e non interdette per il periodo che va dal 1 aprile 2011 al 30 settembre 2011 in quanto - citando dal sito del comune - "in quanto la balneazione al di fuori del predetto periodo può comportare rischi per mancanza di controlli, campionamenti e analisi che attestino l'idoneità delle acque."

Mare pulito e sporcizia superficiale a Massa Lubrense: basterebbe qualche spazzamare in azione

stella marina e riccio - Cala di Puolo agosto 2010

Il mare di agosto è strano, si alternano, nell'arco della stessa giornata,  momenti in cui si tende quasi ad inveire contro i natanti troppo vicini alla costa e contro ipotetici inquinatori notturni, a causa di chiazze di sporcizia superficiale ad altri in cui è possibile fare un bagno in acque chiare, limpide e popolate da numerosi pesci.  Bagnarsi a Massa Lubrense nelle settimane centrali di agosto è un terno al lotto: in base all'orario si può ammirare un mare pulito ed attraente o rifuggire le ondea causa dell'immondizia superficiale.  Non so bene quali siano le cause di tale sporcizia, se qualche scarico sottodimensionato per poter gestire l'incrementata popolazione di agosto o la cattiva abitudine di chi possiede barche e natanti, pur essendo magari nullatenente o poco più per il fisco, di gettare i rifiuti in mare vicino costa invece che smaltirli come previsto da legge, quel che è certo è che basta immergersi a un metro di profondità per notare come il mare sia limpido e come non vi sia traccia di rifiuti sott'acqua.  Lo stato del mare di Massa Lubrense è fondamentalmente buono, quel che rovina i bagni di chi solo ad agosto può godere di qualche giorno di ferie potrebbe essere eliminato con pochi, assennati gesti. 
Non capisco come mai non vi sia mai uno spazzamare in azione, eppure quindici - venti anni fa fa erano diverse le barche addette a ripulire il mare dai rifiuti superficiali in azione fra Sorrento e Massa Lubrense... con poche barche sarebbe possibile evitare un danno di immagine notevole. 
Al contempo, accanto all'azione di queste barche spazzine, sarebbe importante che la capitaneria di porto e chi ha compito di sorveglianza del mare agisse in maniera più consistente nel punire i tanti "barcaioli della domenica" che violano la legge attraccando in prossimità di spiagge e lidi senza rispettare i limiti di distanza dalla costa.

Mare sporco a Massa Lubrense... foto e lettera di una lettrice

Cala di Mitigliano - Massa Lubrense - 7 agosto 2010 (fotografia di Michela A.)

A poche ore di distanza dall'ultimo post riguardante il mare in penisola sorrentina, con fotografie di bei fondali e mare limpido, devo segnalare  come nei giorni scorsi il mare in diverse località della penisola sorrentina, Massa Lubrense compresa, fosse in condizioni inaccettabili, con chiazze di schiuma e rifiuti galleggianti.   Ieri mattina l'intera Cala di Puolo era ricoperta di immondizia e schiuma bianca e giallastra e nei giorni scorsi, come testimoniato dalle fotografie di una lettrice del blog e dalla lettera che segue, anche la poco accessibile e meno turistica cala di Mitigliano era in parte invasa da chiazze di sporcizia.  Per quanto riguarda il mare davanti marina del Cantone, ancora nel territorio di Massa Lubrense, fortunatamente pare che sia stato anche nei giorni scorsi abbastanza limpido come nelle settimane precedenti.  Di seguito è riportata la mail ricevuta da una lettrice del blog, che ha denunciato anche al WWF ed all'Ente che gestisce l'area marina protetta di Punta Campanella quanto visto.  Per motivi di privacy non ho pubblicato il cognome della lettrice. 


Cala di Mitigliano - foto di Michela A.
Salve,
sono Michela, una ragazza di 26 anni che come tanti coetanei ama il mare e le avventure. In modo particolare con il mio fidanzato amiamo fare "escursioni amatoriali": ci incuriosisce un posto, raccogliamo informazioni utili, cerchiamo tutti i possibili modi per raggiungerlo senza utilizzare l'automobile e, una volta organizzato il tutto, si parte.Quest'estate ci siamo imbattuti nelle sconfinate bellezze della nostra regione: la Campania.E' indescrivibile quanto sia ricca e, allo stesso tempo, è disarmante quanto sia derubata delle sue bellezze. Le foto che ho allegato sono state scattate ieri, 7 agosto 2010, in quello che viene definito il posto più bello della Penisola Sorrentina: la Cala di Mitigliano. Ci siamo innamorati di quello che viene descritto come un posto fantastico,incontaminato, angusto ( per certi versi) ovvero "La piccola spiaggia di sassi si è formata recentemente e attualmente grazie alla sua posizione incantevole di fronte all'isola di Capri ed alle sue acque limpide e cristalline rappresenta una delle più belle insenature di tutta la costa lubrense." Dalle foto si evince bene che di acque cristalline non se ne vede neppure l'ombra anzi con il passare del tempo le chiazze sono diventate sempre più grosse, disarmanti e disgustose.Dove sono gli enti del Parco dei Monti Lattari e della Riserva Marina di Punta Campanella? Dove sono coloro che hanno assegnato le Bandiere blu 2010? Con che criteri sono state assegnate queste bandiere? Non credo sia, questo della Cala, un caso sporadico dovuto al mare agitato ed alle barche che entrano nell'insenatura e si avvicinano fin troppo alla spiaggia ( visto che non ci sono controlli di nessun genere ), qualche settimana fa ci siamo recati a Nerano e nonostante il mare pulitissimo e limpidissimo si evincevano chiazze sporche e maleodoranti sull'estremità sinistra della baia ... E' ben noto che la penisola sorrentina abbia da anni problemi legati all'inquinamento,è noto, anche , che sia in possesso di uno spazzamare ( non credo sia stato mai usato), ma allo stesso tempo sappiamo tutti molto bene che è meta indiscussa ed irresistibile del turismo mondiale.Allora mi chiedo: fin quando durerà tutto ciò? Mi sono messa io stessa nei panni di un turista, ho calzato scarponcini,munita di cartine e tanta voglia di avventura ho preferito scoprire le bellezze della mia terra prima che quelle di luoghi lontani, ma con grande rammarico, tristezza e TANTISSIMA rabbia mi sono resa conto che siamo senza nessuna speranza: io, come tanti altri turisti ( che a loro volta tornati a casa sconsiglieranno altri ipotetici turisti) ho visto con i miei occhi un mare, che dovrebbe essere alla pari con quello dei caraibi, divenuto un chiazza marrone su cui galleggia di tutto. Nel vederlo mi è sorto spontaneo chiedermi come potessero essere affascinati dalla bellezza della grotta di Mitigliano ( in cui galleggiavano mozziconi a volontà, assorbenti, deodoranti ecc ecc ) chi l'ha vista anni fa, quando ancora l'uomo era amante rispettoso della natura. Cosa lasceremo alle generazioni future? Io appena 26enne non ho avuto la possibilità di godere di bellezze indescrivibili, cosa vedranno i miei figli? Un mare tutto marrone? ... Sarebbe un grave sconfitta ed una grande desolazione. PROTEGGIAMO IL NOSTRO MARE PER LE GENERAZIONI FUTURE PERCHè POSSANO ESSERE MIGLIORI DEI LORO PADRI!!

Mi scuso per la lunghezza di questa mail, ma sono veramente indignata e senza parole. Adoro la mia terra, ero consapevole delle sua innumerevoli bellezze, ma non avrei mai creduto di dover scoprire tanta incuria.

Cordiali saluti.

Michela

Mare pulito e mare sporco Napoli e provincia - mappa balneabilità agosto 2010

bavosa - cala di Puolo - agosto 2010
Terminata l'emergenza legata alla mucillagine, grazie sopratutto a diversi temporali estivi, è il momento di fornire ulteriori informazioni riguardanti lo stato delle acque di balneazione di Napoli e provincia.  Alcuni giorni or sono, a fine luglio, la goletta verde di Legambiente ha effettuato diversi rilievi in numerosi punti critici del litorale napoletano.  I risultati sono stati pubblicati sul sito di Legambiente e dai comunicati stampa riguardanti i prelievi nel golfo di Napoli ed il numero di vele assegnate per la  Guida Blu 2010, appare evidente che sono da una parte preoccupanti, per quanto riguarda le numerose zone già note in cui il mare è fortemente inquinato e la balneazione è vietata, ed al contempo confortanti per quanto riguarda le numerose "vele" assegnate a diverse località balneari campane, sopratutto in provincia di Salerno (cinque vele a Pollica-Acciaroli Pioppi e quattro stelle a Centola-Palinuro e Pisciotta).

In provincia di Napoli le località che possono vantare "tre vele" sono Massa Lubrense (insignita anche della bandiera blu FEE 2010) , Anacapri e Capri, mentre si fermano a due vele Vico Equense, Procida, Ischia e Sorrento. 
Per una volta, confrontando i dati ARPA Campania e Goletta Verde, sembra che non ci siano località in cui emergano notevoli differenze fra i risultati dei prelievi ufficiali e quelli di Legambiente: le aree indicate come inquinate dall'ARPA lo sono anche per Goletta Verde e non vi sono località in provincia di Napoli in cui ci sono grosse discrepanze, anche se il comunicato di Legambiente è fortemente critico sulla riapertura di diversi tratti di costa dichiarati "temporaneamente vietati".  Va però segnalato che i prelievi ARPA effettuati in quei tratti costieri non hanno rilevato presenza di agenti inquinanti nè in aprile nè in maggio.

Schiume e mucillagine nel mare di Napoli- mappa dei divieti di balneazione (luglio 2010)

schiume al largo degli stabilimenti balneari di Sorrento - inizio luglio 2010

Alcune settimane fa segnalai la presenza di schiume di dubbia provenienza al largo delle coste della penisola sorrentina, adducendo la probabile colpa alla presenza eccessiva di barche. I maggiori controlli chiesti con insistenza dal WWF Penisola Sorrentina, secondo il cui responsabile Claudio D'Esposito tali schiume provenivano probabilmente  da scarichi illeciti od erano causati da malfunzionamenti dei depuratori,  hanno portato ad una risposta dell'ARPA Campania secondo le cui analisi si tratta di aggregati mucillaginosi prodotti in grande quantità in queste settimane a causa delle temperature eccessive. Quel che sembra abbastanza chiaro a tutti, al di là delle fin troppo rassicuranti parole del comunicato dell'ARPA, è che l'ìncontro di tre fattori negativi (gran caldo, assenza di forti correnti, presenza di sostanze inquinanti) abbia creato le condizioni ideali per la proliferazione di questo fenomeno tanto sgradevole da un punto di vista estetico quanto innocuo da un punto di vista sanitario.
E' un vero peccato che la comparsa di queste schiume e di altre alghe stia rovinando una stagione balneare iniziata sotto diversi auspici, dato che le analisi dell'ARPAC avevano confermato un miglioramento dello stato delle acque in diversi tratti costieri. 

Ne approfitto per riportare il link ad una nuova pagina dell'agenzia campana attraverso la quale è possibile un continuo monitoraggio delle acque di balneazione campane in modo tale da conoscere immediatamente in quali tratti di costa, in base alle ultime delibere ed ai risultati delle analisi effettuate, il mare sia pulito e balneabile e dove, al contrario, sia in vigore il divieto di balneazione per mare sporco e inquinato o per motivi diversi (porti, etc.). 

Mare inquinato e sporco a Sorrento di domenica: quel che non vorremmo vedere

mare sporco a Sorrento - marina piccola (luglio 2010)
E' un peccato che l'immagine di una delle perle del turismo italiano, Sorrento, invasa ieri come in altri giorni di inizio estate da turisti tedeschi, inglesi e di ogni nazionalità, debba essere rovinata da situazioni come quella in fotografia.  Ampie e vaste chiazze di schiuma biancastra, probabilmente legate agli scarichi delle tante (troppe?) imbarcazioni che arrivano e partono dal porto di Sorrento nei caldi weekend estivi.  Il danno di immagine ed economico per gli antichi stabilimenti balneari di marina San Francesco, a ridosso dell'area portuale, è enorme, considerato che anche nei mesi passati diverse erano state le segnalazioni e gli allarmi lanciati dal WWF Penisola Sorrentina e che anche durante la scorsa estate ci furono fenomeni simili.  Sicuramente le correnti giocano un ruolo cardine nel creare situazioni come questa, al contempo sarebbe importante prevedere dei piani di gestione delle troppe imbarcazioni private e di trasporto passeggeri in modo tale da contenere l'inquinamento.   Maggiori controlli per quelle imbarcazioni che si avvicinano troppo alla costa ed una politica volta a ridurre il numero di natanti in circolazione piuttosto che incrementarlo potrebbero consentire un miglioramento della situazione con tempi e costi ridotti.
Purtroppo è necessario testimoniare anche situazioni negative, senza dimenticare però che nelle settimane passate sono state scattate e pubblicate su questo blog diverse immagini a testimonianza del fatto che in penisola sorrentina, sopratutto per quanto riguarda l'area di competenza di Massa Lubrense, il mare è pulito e ricco di fauna e flora marine.

Mare pulito a Napoli - mappa balneabilità (giugno 2010)

mare blu con sarago a Cala di Puolo (bandiera Blu Fee 2010)
Per chi non l'avesse ancora notato - ben poca pubblicità è stata fatta in merito - è on line, con il patrocinio del Ministero della Salute, il "portale delle acque" all'interno del quale sono raccolti tutti i dati più recenti elaborati dalle diverse ARPA regionali riguardanti lo stato delle acque di balneazione dell'intera area costiera nazionale.
Per quanto sia il procedimento abbastanza macchinoso (seleziona regione - provincia - comune - spiaggia/località ), in pochi passaggi è possibile giungere sulla spiaggia o località ricercata e verificare con una grafica semplice e diretta (area verde -> acqua balneabile, etc.)  se il mare in quel punto del litorale sia pulito e balneabile o meno. I dati riguardanti la Campania fanno riferimento ai prelievi effettuati in Aprile e Maggio 2010.
Per quanti abbiano in passato letto quel  che il sottoscritto  aveva indicato nei mesi precedenti riguardo lo stato delle acque della provincia di Napoli e le varie mappe di balneazione pubblicate,  la visione con grafica "google maps" delle varie aree costiere non può far altro che confermare quanto pubblicato in anteprima, leggendo l'analisi dei rilevamenti effettuati dall'Arpa Campania. 
Buona ricerca e - sopratutto - buon bagno.

Mappa del divieto di balneazione Napoli e Provincia (Maggio 2010)

Marina del Cantone, per il terzo anno bandiera blu FEE  - Maggio 2010

Analizzando i primi dati forniti dall'ARPA Campania, ancora prima di nuove ordinanze sindacali, è possibile comprendere in quali tratti costieri di Napoli e provincia sia possibile fare un bagno senza correre rischi ed in quali sia meglio evitare, per il momento, di bagnarsi.
I due indicatori utilizzati dall'Agenzia, come ben spiegato nel sito, sono la presenza di Enterococchi Intestinali ed Escherichia Coli in misura superiore ai 200 MPN o UFC / 100 ml e 500 MPN o UFC /100 ml rispettivamente, a seconda del metodo di misura adottato.
In base a questi dati risulterebbe balneabile, a Napoli, il tratto fra Palazzo Donn'Anna e Posillipo, anche se con valori al limite sia per gli Enterococchi che per l'Escherichia Coli, mentre non risulterebbe balneabile,come prevedibile, il tratto di costa di Petrarsa e quello che riguarda San Giovanni a Teduccio dopo bacini SEBN. 
Mare pulito e nessun problema di inquinamento a Massa Lubrense, che per il terzo anno consecutivo, in base alle anticipazioni de Il Mattino, potrà vantare della Bandiera Blu FEE per le zone costiere di Marina del Cantone, Puolo,  Punta Campanella e Jeranto, mare pulito anche per quanto riguarda i rilevamenti effettuatial largo delle isole di Capri, Ischia e Procida.   Per quanto riguarda Sorrento, dalle analisi fatte in aprile, si segnalano valori al limite nella zona di Marina Grande, all'interno della quale vige il divieto di balneazione  temporaneo stando alle ordinanze di inizio 2010, relative ai prelievi fatti nel 2009,  mentre per quanto riguarda Marina San Francesco, all'interno della quale sono collocati gli stabilimenti storici, i dati sono positivi.
Buona parte della costa interna del golfo, da Portici all' inizio di Castellammare di Stabia, risulta inquinata,  con tratti al limite e tratti i cui valori sono decisamente oltre la soglia.
In attesa di altre analisi e degli interventi in merito ai divieti di balneazione delle amministrazioni locali, questo è un primo quadro riguardante la balneabilità delle acque di Napoli e provincia.

Mappa del divieto di balneazione a Napoli (Aprile 2010)

pescatore in via Nazario Sauro - Napoli
EDIT 11 Maggio: link all'elenco dei primi rilievi eseguiti dall'ARPA Campania nel 2010

La "stagione" balneare è alle porte ed iniziano ad essere pubblicati i dati relativi all'inquinamento dei tratti costieri, delle spiagge e del mare nella provincia di Napoli. 
Per quanto riguarda il territorio della città di Napoli, un'ordinanza sindacale del 26 marzo 2010 ha stabilito in quali tratti vige il divieto di balneazione, in base ai dati rilevati dall'ARPAC nel corso del 2009.  Dalle mappe pubblicate si evince che l'intero litorale di Bagnoli risulta ancora interdetto in attesa della bonifica e che - nota questa abbastanza positiva - del lungomare partenopeo non interessato dalle attività portuali - dal Molosiglio a Bagnoli -, risulta inquinata "solamente"  la porzione di mare antistante via Nazario Sauro, a causa del fatto che nel corso del 2009 l' ARPAC ha più volte rilevato presenza di  batteri nelle propri analisi nel tratto che va dalla rotonda fino al Molosiglio (fonte il Mattino del 21 luglio 2009).  Per quanto riguarda il tratto di mare antistante via Caracciolo, via Partenope e Posillipo, al momento gli unici divieti sono quelli relativi alle aree portuali di Santa Lucia, Mergellina e del circolo Posillipo. Qualora le prime analisi di questo 2010 non dovessero modificare alcunchè, significherebbe che la famosa "Mappatella Beach" tanto cara al popolo napoletano risulterebbe non inquinata.
Mappatella Beach - la piccola spiaggia di via Caracciolo

Link utili:
Elenco aggiornato dei divieti di balneazione - mappa della balneazione della provincia di Napoli - fonte ministeriale 
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