Napoli: parte di Via Caracciolo vietata a pedoni e bici dal 19 al 28 maggio per una gara di offshore

Il tratto di via Caracciolo che verrà chiuso dal 19 al 28 maggio ai pedoni ed alle bici
Oramai la rotonda Diaz è sede privilegiata di eventi sportivodi ogni tipo: solo nel 2014, dopo il tennis internazionale, lo skate ed il calcetto per bambini, fra dieci giorni arriverà a Napoli una tappa del mondiale off-shore "XCat World Series" che si svolgerà sullo specchio d'acqua fra Castel dell'Ovo ed il consolato americano.
La manifestazione avrà luogo dal 23 al 25 maggio 2014 ma il tratto pedonale di via Caracciolo sarà in buona parte interdetto già da lunedì 19 maggio. 
Sfogliando l'ordinanza protocollata il 15 maggio 2014 (O.D. n.101/14:), infatti, a partire da lunedì 19 maggio sarà 
  • sospesa la pista ciclabile nel tratto di via Caracciolo da piazza della Repubblica alla confluenza con viale Dohrn
  • Vietato il transito pedonale nella parte di via Caracciolo compresa fra la rotonda Diaz e piazza della Repubblica
 Sinceramente chi scrive ritiene che chiudere un pezzo di via Caracciolo ai napoletani per quasi dieci giorni per consentire una gara di off-shore per due o tre giorni sia del tutto fuori luogo, stante anche il minimo appeal di questa tipologia di sport...  sarebbe stato più opportuno limitare l'area interessata dalla manifestazione alla sola rotonda Diaz o comunque ridurre i giorni di chiusura al minimo... 

Nessun commento:

©2009-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.
____
Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001