Il mio facebook



Le frasi della seconda carica dello Stato lasciano perplessi, in quanto non riesco ad immaginare il "mio" facebook, così come quello di tanti amici "connessi nella rete" possa diventare luogo di adunanze sedizione, eversive, a fini prettamente terroristici.  Il "mio" facebook è un luogo virtuale dove chiacchierare con amici lontani, una piazza in cui è possibile condividere di tutto, dai video divertenti agli articoli impegnati, passando per tante, tantissime informazioni allo stato puro, scevre da impalcature costruite ad hoc da questo o quel giornale, da questo o quel partito politico. Il mio facebook è il luogo in cui leggere gli interessantissimi interventi da Oltre Manica di Ferdinando, o dal quale accedere ai blog di Daniela...la bacheca virtuale alla quale Roberto può appendere le proprie fotografie, così come Claudio o  Roberto.   In nome dell'innovazione tutti gli amici PR possono trovare artifici verbali, grafici o multimediali per pubblicizzare al meglio le serate da loro organizzate, persone sensibili e normalmente timide possono esteriorizzare i propri stati d'animo, trovando parole (scritte) di conforto... gli amici impegnati politicamente, da una parte o dall'altra della barricata, possono cercare un serio confronto dialettico, invitando tizio e caio a leggere le proprie impressioni o a partecipare a convegni da loro organizzati. Sul mio facebook si potranno vedere filmati di youtube, leggere battute demenziali ma anche apprendere dei programmi culturali e dei corsi fotografici proposti dal GIUBOX di Michele e Ref, così come delle iniziative culturali volte a focalizzare l'attenzione sulle bellezze di Baia, Bacoli e dei Campi Flegrei, proposte da Giannantonio o delle performance musicali di diversi gruppi.
Tramite facebook è possibile conoscere e partecipare ad iniziative di solidarietà siano esse poco conosciute o di fama mondiale.
Sul mio facebook, sopratutto, potrò "riprendere i contatti" con amici perduti, nel tempo e nello spazio, fra mille ricordi ed emozioni passate.  Non è del tutto corretto asserire che facebook ha ridefinito "verso il basso" il concetto di amico, ridotto a poco meno dello status di "conoscente"... il social network ha sopratutto creato la possibilità, qualora si voglia, di "ripescare dal cilindro" amicizie perdute... i cari e vecchi "compagni di scuola" (.. quante chiacchierate virtuali con persone che non vedo da quindici anni, vero Angelo?) di cui si erano perse le tracce o persone che hanno comunque significato qualcosa nella propria vita, percorrendone magari un pezzettino di strada insieme.
FB non si sostituisce alla vita reale, non ha pretesa di dar l'opportunità di avere una "second life" ... si pone semplicemente ed essenzialmente come un ulteriore strumento di comunicazione ed aggregazione e come tale va trattato...  Fra l'altro uno strumento eccellente, dato che consente di comunicare "on line" ed "off line" con quanti hanno scelto di lavorare lontano da Napoli o dall'Italia, in giro per il mondo, nel Far East o in Africa, in Inghilterra o nei Paesi bassi..  a meno che non siano in Cina o in Iran... perchè là... fra filtri e censure... facebook non è utilizzabile... ma questi sono altri discorsi....
Non demonizziamo strumenti utili... perseguiamo piuttosto chi male li utilizza... inneggiando all'odio razziale o ad altro.
W facebook... W il "mio" facebook... e un saluto affettuoso ai miei circa 480 "amici", che siano amici, conoscenti, ex-compagni di scuola o di università, colleghi o parenti....


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