Il parco del Poggio: il più recente dei parchi di Napoli

Parco del Poggio durante la rassegna Accordi@disaccordi
In piena area residenziale dei Colli Aminei, il parco del Poggio è il più recente dei parchi urbani della città di Napoli. Progettato dalla giunta del sindaco Bassolino, il parco del Poggio rappresenta uno degli investimenti urbanistici più interessanti degli ultimi anni in quanto in una cava di tufo abbandonata, utilizzata per costruire diversi complessi residenziali negli anni '50 e '60,  è stato realizzato un ampio parco con diverse aree verdi, uno spazio dedicato ai giochi per bambini, un lago artificiale ed un'arena che può ospitare fino a 600 persone, utilizzata oramai da sette anni in estate per la  rassegna Accordi@disaccordi con la proiezione serale all'aperto  di film della passata stagione cinematografica grazie alla collocazione in pieno laghetto di un maxi schermo. L'accesso al parco, a onor del vero, è abbastanza nascosto, dato che si trova nel pieno di un'area piena di alti palazzi alla destra di viale dei Colli Aiminei, prima dell'incrocio con via Nicolardi ed in assenza di una segnaletica degna di tal nome è facile non indovinare subito dove sia l'ingresso.  Trattandosi di una ex-cava di tufo, il parco occupa un ampio slargo che segue il pendio in discesa. La passeggiata sotto il pergolato è piacevole. I divieti di calpestare le aiutole sono rispettati dato che risultano verdi e ben tenute e le due aree "calpestabili" risultano così essere un prato parzialmente in ombra grazie alla presenza di alti pini e l'area occupata dai giochi dei bambini, purtroppo posizionata nella zona di maggiore esposizione al sole di tutto il parco e pertanto meno utilizzabile di quanto si voglia in estate.Il belvedere in fondo alla discesa è in una posizione ottima per ammirare il panorama della città di Napoli dall'alto, dominare la reggia di Capodimonte, la bella basilica della Madonna del Buon Consiglio a Capodimonte, il Vesuvio, l'area portuale ed il centro antico della città fino alla collina del Vomero.

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