Emergenza rifiuti a Napoli (20-21 Ottobre 2010)

Mentre su quotidiani e telegiornali tiene banco la protesta degli abitanti di Terzigno, Napoli ieri mattina si è svegliata nuovamente in piena emergenza rifiuti (che continua anche oggi), con tonnellate di immondizia in massima parte indifferenziata riversate per le  strade e nei vicoli del centro storico, a dimostrazione di come sia sottile il confine fra la normalità e l'emergenza per quanto riguarda la gestione dell'affare rifiuti: basta un giorno di protesta per avere due giorni di emergenza.
Ai giornalisti pare interessare solamente la sorte di quelle centinaia di persone costrette a vivere a poca distanza da una discarica e di quelle poche decine di delinquenti che, impuniti, da giorni distruggono e danneggiano mezzi pubblici o di società addette alla gestione dei rifiuti. 
Non fa notizia, invece, che i nostri bambini ed i nostri giovani sono costretti ad andare a scuola o all'università dribblando rifiuti di ogni genere, dato che l'immondizia che rimane per strada a tonnellate  è molto più pericolosa sia da un punto di vista sanitario che sociale. 
Proteste come quella di Terzigno, per quanto comprensibili, vanno limitate per il bene collettivo: non è purtroppo possibile immaginare di danneggiare milioni di persone per evitare di compiere un gesto politicamente scorretto nei confronti di un migliaio o poco più.
Finchè non verrà varato un piano regionale di raccolta differenziata che prenda spunto dagli esempi di eccellenza presenti in regione ed in provincia (Salerno, Portici, etc.) e che preveda sgravi fiscali per le comunità virtuose, finchè non entreranno in funzione i benedetti e poco compresi per ignoranza termovalorizzatori, le discariche saranno l'unico mezzo per arginare l'emergenza rifiuti e ci saranno altre piccole comunità come quella di Terzigno che, pur controvoglia, dovranno subire l'apertura di uno sversatoio vicino alle proprie abitazioni.
Urge incrementare la raccolta differenziata porta a porta (l'unica che si è dimostrata davvero funzionante), anche per far sì che i rifiuti indifferenziati che vanno in discarica abbiano il minor impatto ambientale possibile (se "l'umido", ovvero il materiale organico, è ridotto ai minimi termini in quanto riciclato il rifiuto non puzzerà).
Urge costruire rapidamente altri termovalorizzatori, purtroppo ancora di "vecchia" concezione a causa della tipologia di rifiuto da bruciare.   Produrre energia elettrica e - magari - termica dall'immondizia dovrebbe essere una delle priorità di chi ha a cuore il benessere della propria nazione: in tal modo si affrontano sia il problema della sempre crescente produzione di rifiuti solidi urbani che quello di una sempre maggiore richiesta di energia da parte della popolazione.
Urge far capire alla popolazione, al di là di frasi demagogiche di qualche politico locale, che la TARSU va pagata perchè solo pagando la tassa sui rifiuti sarà possibile avere fondi tali da garantire un sistema di raccolta differenziata e smaltimento rifiuti migliore.


Ps
per scelta non ho pubblicato alcuna fotografia riguardante la giornata di ieri.  Per le foto dell'emergenza rifiuti rimando a quelle scattate il 23 settembre e pubblicate qui.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

CARO SIGNOR REALE,LEI PARLA DI PICCOLE COMUNITA' COME TERZIGNO MA DIMENTICA CHE L'AREA INTERESSATA DAI NAUSEABONDI LIQUAMI E' BEN PIU' VASTA,E COINVOLGE DIVERSE CENTINAIA DI MIGLIAIA DI PERSONE.MA, AL DI LA DI CODESTA CONSIDERAZIONE, MI DOVREBBE SPIEGARE PERCHE' LA "MUNNEZZA" PRODOTTA A NAPOLI LA DEBBA INGOIARE LA PROVINCIA.PERCHE',CAMORRISTICAMENTE IL MIO SACCHETTO DI IMMONDIZIA LO POSSO LASCIARE DINNANZI AL SUO USCIO. PERCHE' A NAPOLI CONTRARIAMENTE A CIO' CHE AVVIENE IN BUONA PARTE DELLA PROVINCIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E' QUASI INESISTENTE?? E ANCORA, DIFFERENZIARE (LO SANNO BENE I POLITICI)NON E' SUFFICIENTE!BISOGNA CREARE INDUSTRIE PER LA TRASFORMAZIONE DEL DIFFERENZIATO,QUANDO SI PARTE??MA FORSE E' PIU' SEPLICE E CONVENIENTE SVERSARE IN PROVINCIA...............

Fabrizio Reale ha detto...

La discarica è qualcosa che tampona l'emergenza... è un male necessario qualora - come nel caso campano - la classe politica sia inefficace.

La gestione dei rifiuti è provinciale e non cittadina...pertanto può accadere - e penso siano diatribe che possano interessare più geologi che altro - che si preferisca aprire una discarica in una cava a Boscoreale piuttosto che altrove (non è una mia competenza... non so quali motivazioni possano portare all'individuare un posto rispetto ad un altro ma posso immaginarle).

Quel che critico fortemente è la violenza... la violenza storicamente non ha mai portato a nulla di buono.

Fra l'altro le discariche, per quanto assurde, resteranno attive finchè non verranno aperti nuovi termovalorizzatori.... chiunque scrive cose differenti scrive il falso... è una questione di matematica e di quante migliaia di tonnellate di rifiuti vengono prodotte ogni giorno.

PS
se si operasse come si dovrebbe, le discariche non dovrebbero puzzare... basterebbe che il tutto fosse ricoperto da spessi strati di argilla...

Anonimo ha detto...

EGREGIO SIGNOR REALE,NON HA RISPOSTO AI MIE QUESITI,ANZI MI PAR DI CAPIRE,SECONDO LA SUA LOGGICA,CHE CHI VIVE IN PROVINCIA SIA UN ESSERE UMANO DI SECONDA CATEGORIA.
SONO CONVINTO ANCH'IO CHE LA DISCARICA, NELLA SITUAZIONE ATTUALE,SIA UN MALE NECESSARIO,MA DEVE ESSERE UN MALE DI TUTTI,OGNI COMUNE DEVE SMALTIRE LA PROPRIA IMMONDIZIA NEL PROPRIO TERRITORIO(ESEMPIO EMBLEMATICO:MILANO).IN TAL MODO,ESSENDO TUTTI COINVOLTI,FINALMENTE GIUNGEREMO A CAPIRE CHE DOBBIAMO DARCI DELLE REGOLE ED OSSERVARLE SCRUPOLOSAMENTE.PER QUANTO CONCERNE LA VIOLENZA SONO D'ACCORDO CON LEI,MA ESSA,MAI COME IN CODESTO CASO SCATURISCE DALLA DISPERAZIONE.

Fabrizio Reale ha detto...

Premesso che è buona abitudine di chi frequenta forum e blog firmarsi ed evitare di scrivere in maiuscolo, ci tengo a precisare che il problema della discarica è che se ci fosse una classe politica efficiente e se tutto funzionasse come dovrebbe, verrebbe in massima parte meno la necessità di aprirne di nuove e di saturare quelle esistenti.

Dato che - come ben noto - la gestione regionale, provinciale e comunale è carente e dato che siamo indietro con la costruzione di nuovi termovalorizzatori, la discarica diventa l'unico modo per evitare l'emergenza sanitaria e che in città come in provincia vi siano epidemie dovuti ai rifiuti lasciati per strada a marcire (per strada, non in uno spazio definito dagli enti e - si spera e si immagina - controllato periodicamente da ASL e protezione civile.

Non esistono cittadini di serie a e b...del resto il prossimo termovalorizzatore dovrebbe essere realizzato in territorio comunale della città di NApoli e non in qualche paese o città di provincia... o forse mi sbaglio?

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