ZTL Chiaia e lungomare pedonalizzato: proroga fino al 31 maggio

Riviera di Chiaia - primo giorno di ZTL straordinaria - riaprirà al traffico dal 26 aprile
Ultimo aggiornamento 26 aprile
Anticipato dai quotidiani on line,   è stato pubblicato sul sito del comune di Napoli il decreto, con un chiaro schema riassuntivo, che riguarda la proroga della zona a traffico limitato (ZTL) di Chiaia e la pedonalizzazione del lungomare fino al 31 maggio 2012. Venendo parzialmente incontro alle tante critiche e richieste di favorevoli e contrari alla ZTL (si segnala un gruppo su facebook con quasi 3000 iscritti dal titolo "ZTL: gruppo di confronto fra favorevoli e contrari amministrato da Carlo Picone, Michele del Vecchio e da Fabrizio Reale (il sottoscritto)),  Luigi de Magistris e la giunta comunale sono intervenuti con un decreto che proroga la ZTL, riducendola di dimensione e negli orari, riuscendo però al contempo a conservare la pedonalizzazione del lungomare da via Caracciolo fino a via Partenope.
Se verranno confermate le novità annunciate sui quotidiani on line la ZTL di Chiaia sarà così articolata:
ZTL di Chiaia valida fino al 31 maggio - fonte Comune di Napoli
  • Perimetro della ZTL delimitato a nord da Piazza Amedeo, Parco Margherita, via Martucci, Riviera di Chiaia direzione Fuorigrotta, che sono pertanto ESTERNE alla Zona a traffico limitato 
  • Varco principale ZTL di Via Acton spostato da piazza Municipio a incrocio con via Riccardo Filangieri di Candida Gonzaga (Cavalli di Bronzo) che diventa senso unico a salire per le auto senza permesso, per ridurre il traffico in zona piazza Municipio
  • Parcheggio (gestito da NapoliPark) lungo viale Dohrn (da completare in due settimane)
  • Via Caracciolo pedonalizzata
  • Via Partenope a traffico limitato consentito solo per
    • clienti alberghi sul lungomare
    • residenti ed intestatari posti auto fuori sede stradale
  • La ZTL sarà in vigore tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 18.00  
Avranno diritto di accesso nella ZTL Ztl Napoli 26 aprile - 31 maggio 2012residenti, automezzi per carico e scarico merci, diversamente abili, possessori di posti auto fuori sede stradale autorizzati dalla Municipalità I, motoveicoli e ciclomotori, veicoli di medici in visita domiciliare per chiamate d'urgenza, veicoli destinati agli alberghi con prenotazione, veicoli destinati ai parcheggi ed autorimesse interne all'area, taxi e mezzi di soccorso.

Ne consegue che ancora per un mese il Corso Vittorio Emanuele dovrà diventare asse viario principale, con la differenza che chi vorrà potrà all'altezza di Parco Margherita scendere fino alla Riviera di Chiaia passando per piazza Amedeo e via Martucci, che diverrà un nuovo probabile punto di ingorgo insieme a via de Gasperi e Corso Vittorio Emanuele a causa della ZTL.

Appresa dal vivo la novità - era stato più volte dal sottoscritto richiesto in questa sede e nelle pagine del gruppo su facebook una soluzione alternativa - della riduzione di 350 metri della ZTL in via Acton, così da non eliminare lo scellerato varco di piazza Municipio, fra due cantieri metro, che causava code e traffico fino a via Marina,  si sottolinea che chi arriverà fino al varco di accesso principale - via Acton altezza Cavalli di Bronzo potrà tornare indietro a piazza Municipio attraverso via Riccardo Filangieri di CAndida Gonzaga che è percorribile per la prima volta come senso unico a salire.
Resta il dubbio sulla validità del dispositivo per quanto riguarda la zona di Via Vittorio Emanuele III - Piazza Trieste e Trento in quanto nei giorni scorsi in diversi hanno segnalato la totale assenza di controlli al varco. Del resto appare evidente che l'apertura di via Nardones, che risulta interna alla ZTL ma che in pratica è raggiungibile a causa del fatto che spesso mancano i controlli in quella zona, potrebbe da una parte portare maggiore inquinamento in quella zona ma dall'altra contribuire a decongestionare il traffico nelle altre aree periferiche alla ZTL di Chiaia. 

Pur apprezzando alcune delle modifiche fatte, chi scrive avrebbe auspicato l'annullamento del provvedimento che, si ricorda, era stato fatto per motivi straordinari e chiedendo grandi sacrifici nonchè pazienza ai napoletani.  
In alternativa sarebbe stato interessante chiudere solamente parte del lungomare, attendendo la chiusura dei cantieri e l'apertura delle fermate della linea 6 per nuovi progetti di viabilità di cui Napoli ha realmente bisogno, invece che continuare con provvedimenti che riguardano il traffico per nulla studiati ma realizzati con il metodo "trial and error", provando sul campo come il traffico e gli elettori rispondono ad ogni novità e modifica imposte senza reale confronto con l'opinione pubblica. 

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