De Magistris sindaco di Napoli: un voto contro e per al contempo

Il grande successo elettorale conseguito da Luigi de Magistris, capace in quindici giorni di raddoppiare i propri consensi raccogliendo il favore non solo di una parte politica ma, è il caso di scriverlo, di una parte consistente del popolo napoletano, è stato al contempo un voto "contro" e "per".
Un voto "contro" un certo modo di far politica, contro una classe politica che i napoletani hanno accomunato, a prescindere dall'appartenenza a questo o quel simbolo, un voto palesemente contro Bassolino e contro Cosentino, contro la Iervolino e contro Cesaro, sopratutto contro Berlusconi e le sue promesse mai mantenute.
Un voto "per" Napoli e i napoletani, a prescindere dal quartiere, dall'appartenenza politica, dal grado di istruzione.
Un voto "per" rinnovare la classe politica, per "rottamare" i vecchi dirigenti dei principali partiti locali, per portare un'aria nuova fra le sale di palazzo San Giacomo.
Napoli ha scelto il candidato sindaco che più ha convinto, ha optato per quello che gli oppositori più violenti verbalmente han definito un "parolaio", un arruffapopolo, un Masaniello, nella speranza che proprio lo spirito da Masaniello possa portare a soluzioni drastiche e forti per quanto riguarda rifiuti, sicurezza e vivibilità.

Quel 65% sarà un peso enorme per Luigi de Magistris, chiamato in brevissimo tempo a dimostrare coi fatti di essere in grado di ricambiare la grande responsabilità che in molti, compreso l'autore del blog, gli hanno affidato votandolo al secondo turno.  Essere il sindaco di tutti, lottare per Napoli,  liberare Napoli dai tanti malanni, dalla connivenza con la criminalità, dallo stato di abbandono in cui vessano numerosi monumenti, dalla sporcizia morale ancor prima che fisica: sarà un impegno gravoso, il rischio di bruciarsi sarà elevato ma, qualora riesca davvero a mantenere le promesse, avrà ancora maggiori dimostrazioni di affetto di quelle ricevute in piazza Municipio ieri sera.

A guardare le tabelle e i numeri, De Magistris è stato votato dagli elettori di sinistra, di centro ed in parte anche da quelli di destra. Se i sostenitori di Pasquino al primo turno lo han votato in massa - si parla di oltre l'80% e se al contempo una parte (oltre il 15%) dei sostenitori di Morcone al primo turno han scelto di votare Lettieri, appare evidente come un'analisi apparentemente complessa del voto possa riassumersi in poche semplici parole: i sostenitori di un vecchio modo di far politica  hanno votato Lettieri, dal Pd e dal Pdl.  Quanti hanno auspicato, in un senso o nell'altro, un radicale rinnovamento della classe politica, hanno optato per De Magistris. In mezzo i tantissimi (quasi la maggioranza assoluta degli aventi diritto) che hanno scelto di non scegliere, struzzi con la testa sotto la terra che hanno preferito non recarsi alle urne per far scegliere altri.  Compito primario di De Magistris sarà riportare alle urne gli scontenti, convincendoli con i fatti che una Napoli migliore è possibile.

Nessun commento:

©2009-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.
____
Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001