Il museo di Zoologia di Napoli, fra scheletri ed animali impagliati


All'interno del centro musei delle scienze naturali e fisiche dell'università degli studi di Napoli Federico II (ingresso via Mezzocannone 8),  la collezione sicuramente più vasta è quella contenuta all'interno del museo di zoologia: centinaia e centinaia di animali impagliati e di scheletri di vertebrati di ogni tipo. Un cartello, all'ingresso, ricorda che tutti gli animali raccolti nel museo negli ultimi anni sono morti per cause naturali, ben diverso il destino ovviamente di quelli arrivati qui nel secolo scorso o nei primi decenni del XX secolo.  Il sito del museo di zoologia è ben fatto in quanto ricostruisce storicamente la realizzazione della collezione, soffermandosi anche su quel che c'era e che nel corso degli anni, a più riprese, è stato depredato (soprattutto durante la seconda guerra mondiale). 
 Molti degli animali presenti nel museo hanno del resto una "storia" da raccontare: c'è l'elefante indiano che nel 1742 Carlo di Borbone portò alla reggia di Portici e che fu utilizzato come "comparsa" anche al San Carlo per un'opera di Metastasio, c'è lo scheletro di una balena franca boreale, che si addentrò nel mar grande di Taranto e fu barbaramente uccisa nel 1877 mentre cercava di ritornare in mare aperto.  Ci sono esemplari di animali oramai estinti o quanto meno non più presenti nei luoghi in cui furono trovati (anche una foca monaca ritrovata nel golfo di Napoli).  Di rilievo la collezione malacologica (la branca della zoologia che studia i molluschi).
Accanto all'elefante si nota lo scheletro di un dugongo (uno dei due esistenti in Italia), curioso mammifero marino dell' ordine dei sireni, la cui forma ha contribuito a creare il mito delle sirene . Gli scheletri dei cetacei rappresentano sicuramente una dei punti di interesse maggiori per i bambini, data la dimensione. Gli animali impagliati sono tantissimi (c'è anche un okapi), ultimo arrivato nel museo, un cucciolo di giraffa.

L'elefante indiano alla corte dei borbone, un dugongo ed un leone
Gli scheletri dei cetacei presenti nel museo.



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