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Riapre il pontile nord di Bagnoli per Pasqua (aggiornamento del 18 aprile)

Passeggiata sul pontile nord di Bagnoli (foto del 2011 - da archivio)

Riaprire il pontile Nord di Bagnoli, chiuso da settimane a causa delle vicende legate alla liquidazione di Bagnoli Futura, coi dipendenti della società rimasti senza stipendio: è questo quel che chiedono in tanti.
Proprio in questi giorni in rete gira l'invito dell' associazione Napoli in Movimento a partecipare ad una mobilitazione della cittadinanza per sabato 19 aprile 2014, ore 10.00, proprio davanti al cancello chiuso della graditissima passeggiata in mezzo al mare.

Questa è Bagnoli, uno spettacolo al tramonto in attesa dai 70 milioni per ripartire


Il 4 marzo 2014 doveva essere una data simbolo per mostrare una città che rinasce dalle proprie ceneri, con la firma dell'intesa fra comune di Napoli, regione Campania, ministero dell'ambiente e fondazione IDIS per rilanciare l'area di Bagnoli a ridosso di Coroglio con la ricostruzione di Città della Scienza insieme alla bonifica della famigerata ed inquinatissima colmata di Bagnoli.  La mancata firma, le enormi polemiche che ne sono scaturite (l'ufficio stampa del comune di Napoli ha preferito pubblicare tutti i documenti sottoscritti da Regione e comune nei giorni scorsi così da mostrare che di fatto un accordo era già stato raggiunto) non sono altro che l'ultimo tassello di uno scellerato puzzle che ha trasformato nel corso di oltre 100 anni uno dei luoghi più belli al mondo in un' area industriale prima ed in un enorme progetto incompiuto poi. 
Cosa è Bagnoli? Come descrivere Nisida o Coroglio? Basta fermarsi su via Coroglio per qualche istante al tramonto. La bellezza del golfo di Pozzuoli è unica, il tramonto visto da questi luoghi è paragonabile solo a quelli più celebri e celebrati.  Questa è Bagnoli, quella in foto è la spiaggia da bonificare, poco accanto ci sono i ruderi di città della scienza e la colmata frutto dell'ignoranza e della fame di chi nei tristi anni '50 e '60 ha iniziato a distruggere Napoli,  là davanti c'è l'isola che non c'è, quella Nisida assurdamente occupata da un carcere e fino a poco tempo fa da strutture militari...    
L'intesa fra comune e regione probabilmente verrà sottoscritta venerdì, il ministero ha garantito che ci sono 48 milioni per la bonifica, altri 22 son disponibili per ricostruire lo Science Center... 

Via la colmata di Bagnoli, il provvedimento di De Magistris, atto formale o svolta?

la colmata di Bagnoli
Una voce inattesa, quasi un diktat: il sindaco di Napoli ha oggi intimato attraverso un provvedimento "a Fintecna Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla presentazione del progetto per la rimozione integrale della colmata ai fini della messa in sicurezza dell'arenile di Coroglio-Bagnoli" e" a Cementir Italia Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato di pertinenza ai fini della eliminazione dei pericoli per la salute collettiva. E la Fondazione Idis dovrà provvedere, sempre entro 30 giorni, alla presentazione della certificazione di avvenuta bonifica." (fonte)
Ma cosa è la colmata di Bagnoli? Una delle più grandi "bombe ecologiche" d'Italia.  Negli anni '60 per ampliare l'area industriale che da lì a poco avrebbe assunto il nome di "Italsider" si decise di "colmare" il tratto di litorale fra Coroglio e Bagnoli con tonnellate e tonnellate di materiale di risulta e scarti di Ilva e Cementir, "residui della lavorazione della ghisa e dell'acciaio misti a cemento (fonte)". 
Nel corso degli ultimi decenni, dalla dismissione dell'intera area industriale, la colmata è stata al centro dei piani di riqualificazione e bonifica ambientale del territorio di Bagnoli, perchè non si può intervenire su Bagnoli senza prima rimuovere o cementificare (le proposte son più o meno queste da sempre)  la "colmata a mare".  
Rileggere un vecchio articolo pubblicato da Il Denaro nel 2007 aiuta a comprendere quali siano stati in passato i progetti (si pretendeva di prendere l'intera colmata e portarla a Piombino per la bonifica...) e quanto denaro pubblico sia stato sprecato. 
L'atto del sindaco di Napoli, per quanto possa essere ritenuto "simbolico" o un atto "formale" dovuto, può acquisire grande importanza se innescherà nuovamente la discussione sulla colmata e potrà finalmente portare all'eliminazione di una delle peggiori eredità che i nostri avi hanno lasciato alla nostra generazione, quella di riqualificare luoghi incantevoli irrimediabilmente contaminati a piani industriali e di edilizia scellerati. 
Di sicuro, dovesse riuscire nel corso del suo mandato a bonificare Bagnoli, De Magistris rientrerebbe nel novero dei grandi e i tanti piccoli errori compiuti finora in termini di gestione degli eventi, mobilità e quant'altro passerebbero in secondo piano.
Di sicuro non si tratta del primo atto di questo tipo, già la giunta Iervolino aveva provato ad intervenire in merito, coinvolgendo anche la procura (fonte La Repubblica del 2010).

Napoli: Nisida di notte vista da Coroglio


Ogni volta che si passa accanto a Nisida non si può non fermarsi ad ammirare questa isola non più isola, cantata da Bennato come "il più classico esempio di stupidità".  Parte integrante di uno dei panorami più belli al mondo, quello del golfo di Pozzuoli visto da Coroglio o da Posillipo, Nisida è stata adibita ad usi del tutto inadatti alla bellezza che la contraddistingue, sede di un carcere minorile e fino a poco tempo fa di una base NATO.  La pur bella vista da Bagnoli non deve ingannare chi guarda la foto: la forma dell'isolotto di Nisida è a ferro di cavallo, inconfondibile quando si passa sul gigantesco super vulcano dei campi flegrei con l'aereo...

Nisida, Bagnoli e Posillipo - cartoline di Napoli

Panorama di Nisida, Bagnoli e Posillipo
Nisida, Bagnoli, con il lungo pontile nord e Posillipo, viste dalla strada che collega Agano a Pozzuoli. La fotografia, scattata a prima mattina, evidenzia le enormi potenzialità turistiche inespresse di una delle aree paesaggistiche più belle d'Italia.  Questa fotografia fa parte della sezione "cartoline di Napoli" nonchè della guida fotografica di Napoli.

Vendo Bagnoli, chi investe sul futuro di Napoli?


Guardando questa fotografia a cosa pensate?
Ad un'area industriale  dismessa ed abbandonata od alla più grande scommessa per rilanciare Napoli?
A tutti i materiali inquinanti disseminati sul terreno di Bagnoli oppure alla più grande possibilità che Napoli ha di riqualificarsi? 
 L'occasione per riflettere ancora su una delle aree paesaggistiche più belle d'Italia è la pubblicazione del nuovo bando per la vendita di lotti edificabili su una superficie complessiva di 64000 m2, con prezzi in ribasso rispetto al precedente bando andato deserto.
Il futuro di Napoli passa per Bagnoli, eppure c'è ancora tanta incertezza, che non contribuisce a spingere sponsor ed investitori a farsi avanti.
Se infatti i progetti avviati da BagnoliFutura sono tanti ed in massima parte indirizzati verso la vocazione turistico ambientale accoppiata al recupero di elementi di archeologia industriale, allo stato attuale c'è ben poco di terminato.  La porta del parco è quasi una cattedrale nel deserto, con il parco dello sport ancora da ultimare e che è già in stato di abbandono.
Quelle strutture bianche a forma di bicchiere visibili nella fotografia altro non sono che l'ex impianto per il trattamento delle acque dell'ex italsider, che già sono pronte per diventare il nuovo acquario di Napoli, gestito dalla Anton Dohrn per quanto riguarda le attività di ricerca e salvaguardia e da una società esterna per quanto riguarda le attività aperte al pubblico.  Peccato però che siano carenti ancora le infrastrutture essenziali, dato che è facile notare che non vi è alcuna via di accesso costruita per raggiungere l'acquario.  Eppure l'acquario dovrebbe aprire in estate...
 Di certo le notizie riguardanti le trivellazioni per verificare l'ipotesi di realizzare in loco una centrale geotermica, con tutte le implicazioni in termini di sicurezza e di paure legate a qualsiasi intervento su uno dei pochi super-vulcani del mondo, nonchè l' ipotesi ventilata alcuni mesi fa dall'amministrazione comunale di realizzare in loco un impianto per il trattamento a freddo dei rifiuti, non contribuiscono a dar maggior fiducia agli investitori in quanto si tratta di progetti che sono diametralmente opposti alla concezione di Bagnoli che è stata data nel recente passato: luogo per turismo, verde, sport, eventi di massa.
Accanto ai tre progetti di riqualificazione già conclusi, la porta del parco, il pontile Nord di Bagnoli e la ristrutturazione della grande ciminiera (in foto) e del carro ponte,  sarebbe importantissimo per Napoli entrare in possesso nel breve periodo finalmente di un acquario moderno (la stazione zoologica della Villa comunale è meravigliosamente antica, ma ha ovviamente un basso appeal turistico) e tematico, essendo dedicato in buona parte alle tartarughe marine, di un parco interamente dedicato allo sport e di tutte quelle aree previste nei vari progetti.  Quel che però conterà più di tutto sarà il recupero del litorale, l'eliminazione delle sostanze inquinanti ed il coraggio di continuare ad investire su Bagnoli affinchè possa diventare uno dei luoghi simbolo di riqualificazione in Italia di ex aree industriali. 

Vendo Bagnoli? Fra costruzione di nuovi palazzi ed impianti di trattamento rifiuti

Archeologia industriale a Bagnoli
Vendo Bagnoli chi la vuol comprare
colline verdi mare blu
avanti chi offre di più
Cantava così Edoardo Bennato un bel po' di anni fa, utilizzando la musica per lanciare un disperato appello per salvare Bagnoli, una realtà molto simile nel destino alla meravigliosa isola che non c'è che è la vicina Nisida.   Dopo la dismissione dell'enorme area industriale, dopo progetti, carte bollate, milioni di euro, regate veliche affondate, parchi a tema mai visti, una struttura dedicata allo sport completa ma ancora non inaugurata (servizio di Striscia di poche settimane fa), un turtle point ed una incredibile Città della Scienza a confermare la vocazione turistico-scientifica di uno degli "scorci" più belli ed al contempo più maltrattati d'Italia, stride non poco il doppio segnale giunto dall'amministrazione comunale di Napoli e da Bagnoli futura, a distanza di pochi giorni:
Cemento e monnezza...  in senso sicuramente positivo ma pur sempre monnezza e cemento insieme, un connubio alquanto strano... 
 I lotti di terreno, come mostrato dalle piantine, corrispondono al tratto di via Bagnoli che parte dalla cittadella dello sport (che compare su google maps ma non nella piantina).

Non si vuole mettere in discussione un piano per l'edificazione di palazzi che interessa un' area tutto sommato piccola dell'intera ex-area industriale, quel che non si comprende è che tipo di abitazioni si possano costruire accanto non ad una zona turistica ma ad un impianto che dovrà raccogliere tonnellate di rifiuti e trattarli, si spera realmente senza odori e senza rischi per l'ambiente, come si afferma.
Sarebbe ora davvero di "pianificare" il futuro di Bagnoli, di confermare che davvero questo spazio di terra amato sin dall'antichità possa diventare nuovamente un luogo di villeggiatura e di turismo.
Perchè non realizzare davvero un acquario di Napoli, partendo dalle competenze acquisite dalla celebre stazione zoologica Dohrn che in zona ha un centro di eccellenza come il turtle point, che possa, come progettato e proposto più volte negli anni (i primi articoli risalgono al 2003, il progetto al 2010 ed è ancora on line sul sito di Bagnoli Futura), interessare un turismo più incentrato sui giovanissimi che a Napoli manca e che vede proprio nella Città della Scienza l'unico, reale, esempio?
 Città dello sport, acquario, città della scienza... di questo ha bisogno Bagnoli... per costruire edifici residenziali e nuovi impianti industriali c'è tempo... si investa per costruire il futuro di Bagnoli... da domani, e siamo già in ritardo






 amato sin dall'antichità possa diventare nuovamente un luogo di villeggiatura e di turismo
Perchè non realizzare davvero un acquario di Napoli, partendo dalle competenze acquisite dalla celebre stazione zoologica Dohrn che in zona ha un centro di eccellenza come il turtle point, che possa, come progettato e proposto più volte negli anni e suggerito anche da diversi giornalisti, intereBagnoli...

Il pontile di Bagnoli, una passeggiata di un km in mezzo al mare

Il pontile Nord di Bagnoli in controluce - Napoli, novembre 2011
  Sono poche le città al mondo ad offrire ai propri residenti e turisti la possibilità di passeggiare in mezzo al mare per quasi un chilometro, fra panorami mozzafiato, mare blu e gabbiani. Il pontile nord di Bagnoli, prima struttura dell'ex Italsider di Bagnoli ad essere stata riqualificata da Bagnoli Futura, da alcuni anni è uno dei luoghi di maggiore interesse paesaggistico e sportivo della città, in quanto è davvero difficile riuscire a trovare un posto migliore dove fare jogging, fra Nisida e monte di Procida, fra le ciminiere dell'ex area industriale e la collina di Posillipo.
Se i pontili, i "pier" più famosi sono quelli affacciati sull'Oceano Pacifico, il Pier 39 di San Francisco e quello di Santa Monica a Los Angeles, le peculiarità di quello napoletano sono uniche, a partire dal fatto di essere un'opera architettonica rubata al degrado ed all'archeologia industriale, riqualificata e trasformata in uno spazio di vita fondamentale per Napoli ed i napoletani.  
Si ricorda che il pontile di Bagnoli - qui giorni ed orari di apertura- , denominato "pontile nord" in quanto il più a nord di quelli presenti nell'area archeologico-industriale, è indicato come il terminale d'arrivo dell'ambizioso progetto approvato durante l'ultimo periodo dell'amministrazione Iervolino riguardante la realizzazione di una pista ciclabile che da San Giovanni a Teduccio arriverà fino a Bagnoli e fino al pontile.
Il pontile sarà una delle migliori strutture per ammirare i catamarani dell' America's cup World Series le cui gare sono programmate a Napoli nel corso del 2012 e 2013 in due differenti tappe.
Altre immagini del pontile di Bagnoli

Le regate a Bagnoli una vittoria ed una sfida per il futuro di Napoli

mare, natura e archeologia industriale... lo scenario di Bagnoli per la Coppa America
I veloci catamarani delle gare che precedono la America's Cup (le World Series) faranno tappa a Napoli sia nel 2012 che nel 2013. Archiviato rapidamente lo smacco del sorpasso di Venezia di alcune settimane fa,  comune, provincia e regione hanno mostrato quanto si possa ottenere mettendo da parte le solite beghe politiche e collaborando, insieme, per il bene della città di Napoli. A Plymouth, infatti,  il team che giocava pro Napoli era composto da un attacco a tre punte: accanto al bomber Luigi de Magistris c'erano infatti Stefano Caldoro e Gennaro Ferrara, in rappresentanza della Provincia.  Poco prima dell'esaltante partita di Cavani & co., il vero risultato è stato conseguito dal sindaco, capace di trasformare una criticata sconfitta in una vittoria per nulla scontata, portando finalmente a Napoli due tappe delle Worlds Series di America's Cup, la prima e l'ultima delle serie che anticipano le regate per ambire alla prestigiosa coppa. 
Sono essenzialmente due le riflessioni da farsi in occasione di questa notizia.
Innanzitutto in molti dovrebbero scusarsi con il sindaco per le accuse, con il senno di poi ingiuste, di abbandonare la città ai suoi problemi per recarsi allo stadio a vedere Manchester City-Napoli, mentre invece LdM aveva unito l'utile - l'incontro a Plymouth - al dilettevole - la partita serale - con un pizzico di risparmio per il comune legato all'aver viaggiato ospite gratuito a bordo del charter degli azzurri. In tal senso è stata indecente la messa in onda sul tg1 delle ore 20.00 di mercoledì 15 di un servizio sulle critiche al sindaco con intervista ad uno degli esponenti di spicco dell'opposizione in consiglio comunale, Stanislao Lanzotti figlio dell'assessore regionale Caterina Miraglia, senza alcun riferimento al risultato ottenuto, nonostante la notizia dell'ufficialità dell'assegnazione a Napoli di due tappe di "Coppa America" fosse stata da ore battuta dalle principali agenzie e riportata sulle versioni on line dei principali quotidiani.
Serve poi una riflessione approfondita su quanto Napoli possa e debba investire sui due eventi, collocati temporalmente come tappa di inizio e fine delle Worlds Series: se infatti è indubbio ed inimmaginabile pensare che queste possano avere un impatto sul futuro di Bagnoli, stante sia il poco tempo a disposizione che il carattere temporaneo della manifestazione, va progettato tutto alla perfezione per garantire a Napoli un ritorno di immagine enorme e la necessaria iniezione di fiducia in un periodo storico particolare per la città.
Se infatti il problema dell'inquinamento della colmata di Bagnoli resta, se le strutture mobili che verranno installate non porteranno giovamenti a quell'angolo di Paradiso in terra che gli uomini han provato per decenni a distruggere,è indubbio che le immagini proiettate sugli schermi televisivi di mezzo mondo dovranno mostrare una città viva ed ospitale, bella e pulita, una meta del turismo ed un luogo dove organizzare meeting ed incontri di lavoro. Il ritorno di immagine per Napoli sarà enorme, a meno che non si cada nell'errore di effettuare i lavori e le preparazioni all'evento con sufficienza e di sottostimare le solite problematiche legate al capoluogo partenopeo (rifiuti, traffico, micro-criminalità).  Qualora qualcosa vada storto si tratterà di una figuraccia in mondovisione, un danno molto più grave di quanto accaduto con la crisi rifiuti.  Ben vengano pertanto le regate ma in quei giorni dovrà tutto andare per il meglio e l'attenzione dovrà essere rivolta su più fronti, dai trasporti all'incremento dei controlli, dalla gestione dei rifiuti ad eventuali orari di apertura speciali da parte di ristoranti e commercianti non solo della zona di Bagnoli. 

Bagnoli vista da Nisida - cartoline di Napoli


"Nisida è il classico esempio di stupidità" chiosava una ventina d'anni fa il famoso cantautore e menestrello d'altri tempi Edoardo Bennato, originario di Bagnoli. Difficile dar torto al famoso cantante: l'area di Bagnoli e di Nisida, per unicità e bellezza, avrebbero meritato sicuramente maggior fortuna nel secolo scorso.  Invece che diventare rispettivamente polo industriale siderurgico e zona militare con carcere minorilie, una delle aree paesaggisticamente più rilevanti ed impressionanti dell'intera penisola italiana sarebbe potuta diventare facilmente meta del turismo internazionale, conservando la vocazione balneare e turistica che aveva a inizio XX secolo.  Oggi, a quasi vent'anni dalla chiusura degli stabilimenti dell' Italsider-ILVA,  c'è ancora tanto da lavorare per ripristinare l'area profondamente rimaneggiata e per bonificare l'ambiente, il litorale ed il fondale marino da tonnellate di materiali pesanti e cancerogeni derivati dalla lavorazione dell'acciaio.  Se qualcosa già è stato fatto, si pensi ad esempio alla Città della Scienza ed al turtle point, se qualche progetto è già andato in porto ma non ancora reso operativo per soliti cavilli burocratico-politici, si pensi alla cittadella dello sport, la sensazione è che a tanti anni dalla chiusura della fabbrica troppo tempo sia stato perso e che sia ora di iniziare davvero a progettare Bagnoli per quel che dovrebbe essere: una meta del turismo, uno spazio essenziale per la vita dei napoletani.  Bonificare l'area, anche se ha un costo elevato, deve essere una priorità e un obbligo preciso per chi ha la presunzione e la voglia di guidare una delle città più belle del mondo.
La fotografia in questione fa parte della galleria "cartoline di Napoli". 
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