Lo zoo di Napoli chiuderà? ancora una sconfitta per i bambini di Napoli

bambini allo zoo di Napoli
Lo zoo di Napoli chiuderà. Ad ascoltare le parole di alcuni membri della commissione incaricata di prendere decisioni sulle sorti del parco,  passeggiando per gli ampi e verdi viali del giardino zoologico, la sensazione è che, come al solito, sia più facile chiudere che riqualificare uno spazio di fondamentale importanza per i bambini napoletani.  Il sottoscritto ha incontrato casualmente il gruppo in transito all'interno dello zoo e l'impressione è stata  che -almeno stando a quanto asserito da parte di alcuni membri della commissione -  non si abbia il coraggio di investire per il bene dei bambini di Napoli e di andare contro moralismi ed ideologie falso-ambientaliste.

La sorte degli animali dello zoo di Napoli
Premesso che - come facilmente intuibile - gli animali selvatici nati in cattività non possono in alcun modo essere reintrodotti  nell'ambiente d'origine, appare evidente a chiunque voglia affrontare il problema con intelligenza che la sorte degli animali dello zoo di Napoli, una volta chiuso, sarà nella migliore delle ipotesi quella di essere rinchiusi altrove in altri spazi magari meglio gestiti, mentre per quanti non siano in grado di sopportare un lungo viaggio o per quanti non vi siano richieste l'unica via di uscita dallo zoo sarà una siringa e l'eutanasia.
Riqualificare sfruttando gli spazi ed eliminando le gabbie, non chiudere
Investendo il necessario lo zoo di Napoli potrebbe diventare un bioparco dal respiro europeo, alla stregua di quello romano o di altri, con animali ospitati in strutture quanto meno accettabili. 
E' infatti inaccettabile che le tigri possano ritrovarsi rinchiuse in gabbie piccole per ospitare anche un essere umano. Va però sottolineato, il che dovrebbe far riflettere non poco chi dovrà prendere decisioni difficili, che una delle attrazioni principali per i piccoli ospiti del giardino zoologico sia la "fattoria"  dedicata a caprette ed oche.
Un giardino zoologico attuale non dovrebbe prescindere da diversi spazi dedicati al contatto e confronto fra i bambini e gli animali, da aree didattiche necessarie per comprendere la natura, da aree attrezzate che possano ospitare con spazi ampi gli animali. Il giardino zoologico di Napoli ha dalla sua parte un patrimonio eccezionale in termini di alberi e flora, ospita oltre 300 animali nonostante sia inutilizzato per almeno la metà dello spazio disponibile, riqualificare dovrebbe essere la parola d'ordine per non privare Napoli e soprattutto l'infanzia napoletana di un luogo importante, alla luce anche del fatto che zoo "moderni" sono presenti in tantissime città italiane ed europee e del non trascurabile particolare che il giardino zoologico costituisce di fatto uno dei pochi "sfoghi" per i bambini di Napoli, messi troppo spesso in secondo piano, sui quali e per i quali troppo poco si investe.

3 commenti:

Lo Guarracino ha detto...

Una fortuna per i bambini. Credo che gli zoo siano decisamente diseducativi.
Ma questa - ovviamente - è solo la mia opinione.

Anonimo ha detto...

Se lo zoo venisse riconvertito in bioparco, una volta morti gli animali attuali bisognerebbe prenderne degli altri per continuare l'attività di bioparco! Quindi NO a questo tipo di soluzione!

Fabrizio Reale ha detto...

@ lo guarracino: secondo me dipende sempre dall'approccio con cui si affronta il problema con il bambino

@anonimo: gli animali si riproducono in natura come in cattività... dubito che esistano bioparchi che attingano dalla natura... gli animali che vivono nei bioparchi sono tutti nati in cattività... quel che conta è garantire loro spazi accettabili e condizioni igienico-sanitarie buone... nessuna gabbia come quella in cui sono attualmente rinchiuse le tigri...

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