La statua del Nilo restaurata: sabato 15 novembre il Corpo di Napoli sarà nuovamente visibile con la testa della sfinge che mancava da 50 anni



A meno di un anno dalla notizia del ritrovamento in Austria della parte mancante, la statua del dio Nilo, il celebre "Corpo di Napoli" che da 2000 anni domina il largo omonimo, sta per essere restituita ai napoletani.  Il restauro che ha portato alla ricollocazione della testa di sfinge nel luogo d'origine è infatti terminato e la celebre statua verrà svelata sabato 15 novembre dopo una cerimonia con inizio alle ore 10,30.
 La plurimillenaria storia della statua (wiki), eretta intorno al II sec. d.C. dagli egiziani provenienti da Alessandria d'Egitto e stanziatisi in quella zona, è del resto costellata di danneggiamenti e restauri, venendo ad essere dimenticata per essere puntualmente riscoperta ad ogni nuova ricostruzione della zona.  Ritrovata acefala nel XIII, la collocazione attuale risale al XVII secolo, allorquando fu aggiunto il volto di uomo barbuto ancor oggi presente.  Da allora la statua non ha più cambiato collocazione ed ha subito diverse opere di restauro, subendo poi numerosi danni nel dopoguerra, quando furono asportate e rubate diverse parti (alcuni putti e la testa della sfinge). 

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