Corriere Innovazione: a Napoli la presentazione fra start up e innovazione

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Innovazione ed informazione, è questa l'accoppiata proposta dal nuovo prodotto editoriale del Corriere della Sera:  Corriere Innovazione, nella duplice versione web e cartacea (bimestrale).   Nato nelle redazioni RCS del Nord Est, da domani Corriere Innovazione sarà anche nelle edicole del Sud Italia, insieme al Corriere del Mezzogiorno. Per presentare il nuovo sito web ed il nuovo magazine incentrati sul mondo delle start up e degli spin off, ma non solo, è stato organizzato un incontro all'interno di Eccellenze Campane, luogo simbolo dell'unione di tradizione ed innovazione, nella rinata via Brin. 

Presenti alla tavola rotonda l'ex ministro Ortensio Zecchino, in qualità di presidente di Biogem, l'ex rettore Guido Trombetti, come vicepresidente della Regione Campania ed assessore all'Università ed alla ricerca, Ambrogio Prezioso, vicepresidente dell'Unione degli Industriali di Napoli; Giovanni De Caro, Investment manager Atlante Ventures; Amedeo Giurazza, amministratore delegato di Vertis Sgr. 
Padroni di casa il neo direttore del CorMez Antonio Polito ed il responsabile editoriale di Corriere Innovazione Giuseppe Di Piazza.A dar voce ai giovani "startupper" intervenuti è stato Cristiano Seganfreddo, direttore scientifico di Corriere Innovazione, in un originale confronto visivo e dialettico fra il presente stazionario ed abbastanza conformista, fatto di tavole rotonde ed ospiti in giacca e cravatta d'ordinanza, ed un futuro fatto di tavolate meno tradizionali, con dialettica più conviviale, legato però con doppi fili al presente, fra descrizione dei propri progetti già in stato avanzato e rispetto nei confronti di chi è visto come tutor accademico o finanziario.
La discussione è stata incentrata sul binomio Sud ed innovazione, evidenziando sia la presenza, non sempre opportunamente pubblicizzata, di aziende giovani ed innovative anche a Napoli ed al Sud (hanno preso parola giovani imprenditori capaci di sviluppare progetti multimediali come quelli legati al MAV di Ercolano partendo dalla programmazione di videogiochi od anche ricercatrici protagoniste in spin off a carattere biotecnologico) ma anche oggettive difficoltà non tanto legate alla presenza o meno di cervelli ed idee quanto soprattutto alle carenze strutturali di servizi ritenuti al contempo accessori e fondamentali: province senza fibra ottica, come nel caso dell'Irpinia, difficoltà di presentare in maniera ottimale l'immagine di Napoli come sede di iniziative a causa di traffico e caos... c'è anche chi ha ipotizzato che un percorso in taxi dal lungomare fino a via Brin, fra buche e fossi, possa portare un potenziale investitore a scegliere altri luoghi ed altre aziende. 
Il tutto in una via Brin incredibilmente rinata, grazie al recupero dei padiglioni, a Brin 69 (area industriale riprogettata e riqualificata dai vulcanici architetti partenopei di Vulcanica Architettura), grazie alla presenza di Eccellenze Campane, luogo che può rappresentare in pieno lo spirito che ha spinto a realizzare un magazine sulle idee innovative ancor prima che sull'innovazione (non per nulla all'interno del primo numero c'è spazio anche per la struttura di via Brin). 

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