Sommersi dai rifiuti: il colera o il tifo ci salveranno dalla monnezza?

rifiuti in Viale Marconi (uffici RAI) - giugno 2011
Difficile capire cosa sta succedendo a Napoli. Difficile comprendere quali siano i reali motivi di questo ennesimo sprofondamento nel baratro dell'emergenza rifiuti.  Provare a camminare per Napoli è quanto meno impervio. I quartieri spagnoli fino a qualche ora fa erano in parte "chiusi per rifiuti", con cassonetti e spazzatura in eccesso messi ad ostruire le strade principali. Nei quartieri spagnoli sono a decine i cartelli fatti in casa con cui i singoli chiedono di gettare i rifiuti solo negli spazi consentiti. Il problema semmai è che gli spazi consentiti non bastano più.  Le piazze e le vie del centro città sono piene zeppe di rifiuti. In corso Umberto I, poco dopo le 23.00 uno spazzino era intento a ripulire il marciapiede in attesa del passaggio del veicolo utilizzato per pulire le strade.... una strada linda e pinta intervallata da cumuli di monnezza... o cumuli di monnezza intervallati da marciapiede e carreggiata lindi e pinti? Vedere negozianti spalare i residui incombusti dei rifiuti bruciati dai vandali per cercare di rendere più accessibile il proprio negozio e meno nauseabondo il contesto civile è triste scena quotidiana di questi giorni. Guardare esterrefatti dipendenti di negozi gettare imperterriti rifiuti da differenziare sui mega cumuli di rifiuti è ancora più triste. 
Napoli chiude per spazzatura, titolano i giornali. Intanto a nessuno viene in mente che basterebbe davvero poco per ripulire la città.  Sbloccare i fondi europei destinati a Napoli e Campania, varare finalmente la legge che prevede la possibilità in casi di emergenza di sversare i rifiuti fuori dalla provincia se non dalla regione, portare avanti il progetto di de Magistris riguardante la raccolta differenziata e magari al contempo quello di Caldoro sul termovalorizzatore, a patto che si tratti di un impianto che possa bruciare combustibile derivato da rifiuti e non rifiuti tal quali, dato che si tratta, sopratutto in termini di emissioni inquinanti, di cose profondamente differenti.  Tre passaggi fondamentali per Napoli.  In rete cominciano a nascere gruppi per sostenere il sindaco appena eletto ed organizzare una protesta in stile "monnezza day" a Roma, davanti al parlamento, in occasione della partenza per Roma di Luigi de Magistris e della sua nuova giunta,  per ricordare ai nostri deputati quali sono i reali problemi del paese, dato che sembrano intenti a farneticare su cose del tutto inutili e fuori luogo come la delocalizzazione di ministeri o uffici ministeriali. 
Al di là delle idee politiche, del "colore", dei pensieri di ciascuno, quel che conta in questo momento è essere uniti.  Napoli non può essere abbandonata. Se davvero la Lega Nord ha fatto ostruzione come sembra, allora i parlamentari del Pdl prendano le distanze, a costo di far cadere il governo qualora non venga al più presto risolta l'emergenza a Napoli. 
Bisogna davvero aspettare che scoppi un'epidemia di colera o tifo o qualche altra malattia oramai fuori moda per far sì che si possa intervenire con decisione? 
Possibile che il napoletano debba augurarsi che vi sia un'emergenza sanitaria per uscire dall'emergenza rifiuti, per non essere definitivamente sommersi dalla spazzatura?
Provocazione a parte,  stando a fonti mediche il numero di casi polmonite negli ultimi due anni è cresciuto di oltre il 40%, dato già di per sè drammatico.  Chi scrive spera che non si debba realmente aspettare che scoppi un'emergenza sanitaria prima che vengano prese le dovute decisioni per risolvere l'emergenza rifiuti.

Nessun commento:

©2009-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.
____
Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001