I danni dei writers ai monumenti di Napoli - cosa fare?

Il campanile della chiesa di Santa Chiara a Napoli - 2008

Avvicinarsi al bel campanile della chiesa di Santa Chiara a Napoli, in piena Spaccanapoli,  ammirare le scritte medievali incise a pochi metri dal basamento in marmo della torre non può prescindere, purtroppo, dal soffermarsi a guardare le vergognose scritte che deturpano buona parte della base del campanile.  La triste abitudine di coloro che si definiscono graffitari o writers di deturpare e danneggiare il patrimonio artistico e culturale napoletano non risparmia nemmeno monumenti simbolo della città. Fra dichiarazioni pseudo sportive e presunte e presuntose manifestazioni artistiche, fra dichiarazioni d'amore di ignoranti ragazzini e proclami politici di studenti che probabilmente ben poco capiscono di politica richiamandosi ad estremismi oramai defunti e deperiti, mura, portoni, statue e monumenti del centro antico di Napoli vengono ripetutamente violentati senza che vengano in alcun modo prese le necessarie contromisure.  Il caso di piazza Dante, con la seconda municipalità costretta a cercare uno sponsor per restaurare (leggasi "Ripulire") la statua di Dante Alighieri ridotta ad un collage di vernici colorate è emblematico.  Basterebbero maggiori controlli, qualche telecamera davvero funzionante e la volontà di punire chi, con la scusa della libertà di espressione, limita fortemente la libertà altrui e crea danni notevoli all'intera città di Napoli.   Chi scrive non è contro i murales, non è contro manifestazioni artistiche che possono essere di qualità per nulla trascurabili.  Chi scrive è fortemente contrario all'uso della violenza espressiva nei confronti del patrimonio storico della città e dei cittadini stessi.  I writers vadano ad abbellire il grigiore delle aree industriali ma stiano lontani dai palazzi e dai monumenti.  Che la libertà di un individuo finisca dove inizia quella altrui dovrebbe essere un principio democratico condiviso universalmente.  Che il decerebrato di turno debba imbrattare la facciata di un palazzo appena restaurato, che possa imbrattare impunemente l'ingresso dell'Università appena ristrutturato coi soldi dei contribuenti, che possa addirittura danneggiare monumenti considerati patrimonio UNESCO dell'umanità è qualcosa che va evitato, che va perseguito e punito.

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