Napoli e rifiuti: emergenza infinita - 10 febbraio 2011

Emergenza rifiuti a Napoli - 10 febbraio 2011
La monnezza che scompare in un quartiere dopo le proteste dei cittadini appare puntualmente il giorno dopo altrove.  In una situazione di emergenza continua come quella in cui vessa la città di Napoli,  è possibile raccogliere solamente la quantità di spazzatura prodotta quotidianamente. Eventuali tonnellate di rifiuti rimasti per terra a causa di rallentamenti, problemi o proteste, restano là.  Accade quindi che allorquando la situazione rischia di diventare drammatica in un quartiere, le forze si concentrano là ( è il caso di Chiaia, finalmente senza sacchetti di rifiuti per strada dopo tre giorni) e inevitabilmente è un altro quartiere a risentirne. Provate a passeggiare stamattina per via Monteoliveto o via Sant'Anna dei Lombardi... lo spettacolo sarà quello proposto in fotografia.  Napoli non merita questo!  Il governo deve intervenire non solo sbloccando fondi FAS europei già stanziati per la Campania e non si sa per quale motivo in passato bloccati,  l'amministrazione comunale deve pianificare quanto prima l'avvio della raccolta differenziata porta a porta sull'intero territorio cittadino e Provincia e Regione insieme ai commissari devono individuare in primis aree di stoccaggio provvisorio (non voglio chiamarle discariche....) e contestualmente avviare i lavori per costruire impianti di compostaggio, impianti di trattamento e trasformazione dei rifiuti in combustibile, nuovi termovalorizzatori, tutto quello che serva cioè per realizzare un ciclo di gestione dei rifiuti che NON preveda discariche e NON preveda che per un nulla Napoli, la terza città d'Italia in termini di abitanti e fra le prime in termini di afflusso turistico, debba ritrovarsi sommersa dai rifiuti.  

Va poi sottolineato che con l'avvicinarsi delle elezioni amministrative, sono in tanti a cavalcare l'onda nera della monnezza con affermazioni ed interventi dal puro sapore demagogico.  La monnezza, adeguatamente trattata e trasformata, è una risorsa.  Se è vero che la raccolta differenziata può portare alla produzione di nuovi manufatti dagli scarti, è altresì vero che attraverso impianti innovativi e ben progettati è possibile ottenere energia dalla spazzatura con sensibile riduzione di costi e di emissioni inquinanti rispetto alle centrali tradizionali.

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