Emergenza rifiuti: Napoli reagisce - le manifestazioni contro la disastrosa gestione rifiuti

Il manifesto dell'iniziativa del 28 novembre
Dopo le fotografie, dopo le parole, è ora di passare ai fatti.  Una parte di Napoli, quella Napoli mai doma e sempre pronta a reagire, famosa nel mondo sin dai tempi più antichi, prova a reagire ed a ricordare a tutti che la città è viva e cerca di risollevarsi.
Su facebook sopratutto sono tante le iniziative promosse da gruppi di giovani e meno giovani con il solo intento di "manifestare" il proprio disappunto verso una gestione del problema che - al di là delle idee politiche e dell'appartenenza - è stata ed è DISASTROSA.   Sempre su facebook sono diverse le iniziative culturali che abbiano come scopo cercare di individuare modi e mezzi per ridurre la massa informe di spazzatura prodotta ancor prima che parta la "benedetta" ed "attesa" raccolta porta a porta in tutta la città.

Domenica  28 Novembre dalle ore 11.00 in poi in Piazza San Luigi si terrà l'evento organizzato da un gruppo di cittadini intorno ai 30 anni. La manifestazione contro la disastrosa gestione dei rifiuti a Napoli (qui la pagina facebook dedicata) prevede che ciascun partecipante debba portare in corteo un sacco di spazzatura rigorosamente DIFFERENZIATA.  Sarà -stando a quanto scritto dagli organizatori- una  "Marcia pacifica per affermare lo sdegno verso questi 20 anni di EMERGENZA RIFIUTI", non politica, contro l'aumento della Tarsu, per la raccolta differenziata, contro il luogo comune che vede i napoletani come piagnoni e incivili.   Il corteo si unirà in Piazza Plebiscito con i partecipanti ad altre iniziative simili in modo tale da unificare le varie anime della protesta pacifica contro la gestione assurda di questa emergenza.

Lunedì 29 novembre l'associazione onlus Laici e Gesuiti per Napoli organizza a Villa San Luigi in via Petrarca un incontro sul tema rifiuti e raccolta differenziata durante il quale, oltre a descrivere il ciclo dei rifiuti, verranno esposti esempi su come ridurre a monte il quantitativo di immondizia. 

Questi sono solo esempi che dimostrano come si possa reagire all'emergenza. Tante altre iniziative stanno nascendo in questi giorni. La speranza è che la classe politica possa comprendere che esiste il rischio concreto di essere punita alle prossime elezioni e che si faccia di tutto per risolvere l'emergenza quanto prima. 
Appare ovvio che alla prossima tornata elettorale sarà importante individuare all'interno delle singole liste e dei singoli partiti quelle figure, giovani e nuove, che nulla hanno avuto a che vedere con chi ha gestito malissimo negli ultimi anni come in passato l'affare rifiuti (affare milionario per pochi eletti... problema enorme per molti).  Appare altresì ovvio che chiunque provi a cavalcare l'onda dei rifiuti per ottenere consensi elettorali dovrà dimostrare di non essere un populista ma portare proposte concrete e valide.

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