Rifiuti a Napoli... il problema ancora in parte irrisolto e la città sporca...

Rifiuti per strada in via Toledo questa mattina

Non è solo questione di inciviltà, il problema rifiuti a Napoli, ancora irrisolto nonostante proclami, navi o treni che viaggiano quasi quotidianamente verso l'estero, è ampio e parte dall'assoluta mancanza di senso civico di alcuni cittadini per arrivare all'inadeguatezza del sistema di "pulizia" della città, che sembra funzionare alla perfezione solo in agosto, quando i delinquenti sono in vacanza (perchè chi getta materassi, mobili o altri rifiuti per strada è un delinquente che meriterebbe di essere rinchiuso in una cella con vista su una discarica per contrappasso) e quando la mole di lavoro è più adeguata all'efficienza attuale di ASIA e simili.  Se quanto sta accandendo ai Quartieri Spagnoli  è stato in parte giustificato con le solite pezze a colori da parte di chi ci amministra, se i rifiuti apparsi stamane in Via Toledo sono probabilmente frutto della sofferenza proprio dei residenti dei quartieri spagnoli, è intollerabile che nel primo lunedì in cui definitivamente tutti i cittadini sono rientrati dalle vacanze si debba trovare una situazione così problematica, con cartoni in strada a corso Umberto I, piazza sporche e non spazzate come a ponte di Tappia, rifiuti ingombranti non segnalati e non raccolti un po' ovunque, al centro come a Fuorigrotta, gallerie ridotte a sversatoi di spazzatura, oltre alle discariche a cielo aperto di cui si parla sui giornali di oggi, al centro come a via Caravaggio.
Ponte di Tappia davanti alla Feltrinelli, sporca come quasi tutte le mattine da un po' di tempo
Non si può pretendere di gestire con sufficienza l'ordinario laddove Napoli è una città anomala, in perenne emergenza rifiuti a causa di politiche mai del tutto convincenti.  Persino De Magistris, che ha fatto della lotta al rifiuto un punto primario del proprio piano politico, con l'introduzione della raccolta differenziata porta a porta e scelte forti come l'obiezione a nuovi termovalorizzatori,  a metà mandato si trova periodicamente a dover sopportare attacchi sul tema rifiuti.  La realtà è che da una parte bisognerebbe dare ancora più forza al nucleo di polizia ambientale, cercando di punire quanti più delinquenti possibili, dall'altra servirebbe riprogettare ASIA ed educare gli stessi dipendenti di ASIA ad essere più efficienti e collaborativi. Assurdo che il 90% delle volte in cui si ferma un solerte spazzino per chieder perchè nella strada accanto ci siano rifiuti o non si sia spazzato questo debba far spallucce facendo capire che la cosa, non essendo di competenza sua ma di un collega poco efficiente, ben poco gli riguarda. Assurdo che i dipendenti di ASIA incaricati di gestire l'ordinaria raccolta di rifiuti non debbano avere come ruolo quello di segnalare ai colleghi incaricati della raccolta di ingombranti la presenza di rifiuti per strada. 
Sporcizia e rifiuti ingombranti per strada, una "maledizione" per Napoli
Chi scrive è da sempre convinto che sia di gran lunga più difficile gettare una carta per terra in una strada pulita piuttosto che in una sporca, che sia più difficile essere "i primi" a sporcare e più facile omologarsi alla massa di sporcaccioni... mantenere una città pulita ed eliminare i primi rifiuti ingombranti appena posti, dovrebbe da una parte contribuire a ripulire l'immagine di Napoli ancora di più, dall'altra scoraggiare quanti, pur con poco senso civico, non sono a quei livelli tali da far da apripista, pecore piuttosto che capobranco...

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