Napoli: La guerra alla cacca dei cani in una città poco amica dei quattrozampe

Fa discutere in città, nella settimana del caso San Carlo e dell'inquinamento da PM10 alle stelle, l'obbligo imposto dal comune di Napoli di effettuare attraverso prelievo ematico il test del DNA sui cani residenti al Vomero-Arenella per prevenire lo sporcamento da deiezioni canine, ovvero per limitare la pessima abitudine di alcuni padroni di cani di non eliminare la cacca dalla strada. 
La notizia è finita sui principali quotidiani nazionali, ha sollevato qualche polemica su siti come dagospia per quanto concerne l'ipotesi di spesa, è rimbalzata sui social network. 
Al di là del fatto che probabilmente il costo dell'operazione DNA canino non è così elevato da rendere peregrina l'idea, quel che stupisce è che si intervenga in modo così forte e massiccio per limitare l'inciviltà di alcuni cittadini laddove, va scritto e ricordato, Napoli è una città poco amante dei cani, con pochi o nulli spazi verdi ufficialmente dedicati agli amici a quattro zampe e con l'assenza di dispensatori di segatura / palette portatili e simili. 
In una città in cui in troppe zone il servizio di spazzamento è mediocre ed insoddisfacente, è curioso che ci si voglia concentrare sui padroni dei cani, per quanto, va scritto, è vergognoso che alcuni non si mettano a raccogliere (gesto di pochi attimi ed a costo minimo) gli escrementi dei propri amici a quattro zampe. 
Vomero-Arenella residenza del sindaco di Napoli sarà la municipalità che testerà per prima la nuova ordinanza, sperando che chi, violando la legge, non ha mai registrato i propri amici all'anagrafe canina, lo faccia e sperando che vi siano poi vigili adibiti a controllare che la disposizione venga eseguita. 
Una nota positiva, indubbia, del provvedimento, è che verrà effettuato anche il test per verificare la presenza di leishmaniosi e che verrà ulteriormente contrastata la barbara pratica dell'abbandono dei cani.  Di sicuro i cani del Vomero non saranno contenti di subire un'iniezione senza motivo, dato che loro non hanno colpa alcuna dell'inciviltà dei loro padroni. 


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