I nuovi orari della movida a Napoli: critiche e suggerimenti

alcool e bottiglie di vetro - i tristi resti della movida napoletana in Piazza Santa Maria la Nova (archivio)
Non è  facile scrivere di movida notturna senza soffermarsi sui problemi dei residenti delle aree maggiormente frequentate dai giovani napoletani.  Non è immediato pertanto un giudizio sulle ordinanze comunali che, in un senso o nell'altro, cercano di fissare quei paletti fondamentali per una difficile e corretta coesistenza fra esigenze del  tutto differenti di chi di notte vorrebbe dormire nel silenzio e chi invece ha la necessità opposta.
Come l'ordinanza che istituiva la zona rossa della movida, firmata dalla Iervolino, fu accolta tiepidamente da chi scrive,  così la decisione della nuova amministrazione, guidata da Luigi de Magistris, di eliminare le zone rosse e di modificare radicalmente gli orari delle notti dei giovani napoletani ha qualche pregio e diversi punti oscuri, che rischiano di diventare negativi qualora non venga effettuato un assiduo controllo da parte delle forze dell'ordine. 
Il rischio  è quello di sottovalutare e non evidenziare l'assoluta mancanza di legalità che vige nelle notti napoletani in alcune zone particolarmente calde, con venditori abusivi di bottiglie di alcoolici, spacciatori, parcheggiatori abusivi ed assoluto menefreghismo da parte di chi getta le bottiglie per strada o nelle aiuole o parcheggia ovunque le proprie macchine.
Nel dettaglio i nuovi orari della movida a Napoli, che NON riguardano le discoteche e le attività danzanti, sono i seguenti:
  • Il venerdì:               Chisura attività svolte all'esterno dei locali ore 3.00 - all'interno ore 4.00
  • Sabato e prefestivi: Chisura attività svolte all'esterno dei locali ore 3.00 - all'interno ore 5.00
  • Negli altri giorni :    Chisura attività svolte all'esterno dei locali ore 1.00 - all'interno ore 2.00
Nell'ordinanza si fa inoltre riferimento sia al divieto di somministrazione di bevande in bottiglia o lattina dopo le ore 23.00 ESCLUSIVAMENTE da asporto, laddove invece per il servizio ai tavoli non vi è alcuna limitazione che alla definizione stessa di "orario di chiusura" come termine delle attività - ultimo scontrino fiscale emesso... con buona pace di chi evade le tasse -  concedendo nell'ordinanza ai clienti di terminare le consumazioni "parallelamente alle attività di pulizia..." un'ulteriore mezz'ora.

Un errore da modificare quanto prima è l'aver equiparato tutte quelle attività che non hanno un "interno" ma svolgono attività commerciale sul suolo pubblico ai locali che svolgono attività all'interno, il che causerà inevitabilmente rumori e fastidi fino alle 5 del mattino per i residenti e che di fatto costituisce un ingiustizia nei confronti di quegli esercenti che hanno tavolini all'aperto ma non potranno utilizzarli dopo una certa ora. 
Non si capisce perchè kebaberie, cornetterie, pizzetterie potranno lavorare fino a notte fonda e chi ha locali veri e propri con spazi all'aperto no
 
Con queste premesse, chi scrive auspica che in quelle che sono note come le aree critiche della movida napoletana, laddove sono maggiori i problemi per la popolazione residente, sia prevista una presenza fissa delle forze dell'ordine per evitare che vengano disattese le regole stabilite, per tutelare i commercianti dagli abusivi, per limitare lo spaccio di stupefacenti, per far sì che vengano rispettate le necessità dei residenti della zona.  In particolare nella seconda municipalità sarebbe opportuno prevedere controlli fissi in Piazza Santa Maria la Nova, in piazza San Giovanni Maggiore Pignatelli, nella zona nota come "i baretti di Chiaia" ed in tutte quelle piazze e strade note per essere il fulcro delle notti napoletane ed al contempo per essere le zone di maggior disagio notturno dei residenti.
Sarebbe inoltre opportuno valutare di incrementare le sanzioni pecuniarie in modo tale da scoraggiare le attività illegali.  Il divertimento di alcuni non deve avvenire a discapito del giusto riposo di tanti. Non si tratta di un problema di orario ma di controllo e rispetto delle regole... si può stare in un bar al chiuso fino alle 5 senza però turbare la quiete di chi abita nei palazzi intorno, evitando tutte le fonti di disturbo e rumore all'esterno.

Nessun commento:

©2009-2016 Fabrizio Reale
I testi e le immagini pubblicati sul sito, salvo dove espressamente indicato, sono di proprietà dell'autore del blog. Tutti i diritti sono riservati.
E' vietato l'utilizzo delle fotografie pubblicate senza esplicita autorizzazione da parte dell'autore.
Per quanto riguarda i contenuti testuali, è possibile l'utilizzo per fini non commerciali a patto di citare correttamente il nome dell'autore e la fonte, con link al post utilizzato.
____
Il blog non rappresenta una testata giornalistica,
in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai
sensi della legge n°62 del 7/3/2001